L’albero dei rosari, denominato anche melia è un albero di medie dimensioni che raggiunge altezze di circa 12-15 metri, caratterizzato da una crescita piuttosto rapida e da una forte attitudine pollonifera. La chioma è compatta e tondeggiante, il tronco è eretto o leggermente tortuoso, i rami giovani sono pelosi e rossicci. Le foglie sono lunghe complessivamente fino a 50 cm di color verde scuro, mentre inferiormente sono più chiare. I fiori delle Melie sono di piccole dimensioni, gradevolmente profumati, di colore viola e riuniti in infiorescenze a grappolo; la fioritura inizia nel mese di maggio, protraendosi fino a luglio. I frutti sono delle drupe rotonde, aventi il diametro di 1 cm, che maturano a fine autunno assumendo una colorazione giallo dorata e in seguito alla permanenza sulla pianta durante l’inverno divengono rugosi e biancastri.
Planeta possiede una vastissima collezione di agrumi.
Gli agrumi vengono coltivati prevalentemente per la produzione di frutti da destinare al consumo fresco o alla trasformazione industriale, ma anche per scopi ornamentali. Hanno luoghi di origine diversi e quasi sempre ricadenti in una vasta area dell’Asia sud-orientale. Compatibilmente con la loro scarsa resistenza alle basse temperature, si sono diffusi in molte altre parti del mondo, dal bacino del mediterraneo all’America e al Sudafrica, attraversando la storia delle più grandi civiltà. In Italia hanno trovato una zona d’elezione nelle regioni meridionali, per il clima mite e per il tipo di terreno.
Il laurus nobilis è una specie di arbusti o alberi sempreverdi che può andare dai 2 ai 15 metri di altezza. Gli allori sono originari dell’Asia Minore e del bacino del Mediterraneo e, sebbene abbastanza rustici, sono maggiormente diffusi nelle zone più temperate, fino agli 800 metri di altitudine. Il laurus nobilis è una pianta di facile coltivazione, rustica, che in genere non richiede grandi cure; si sviluppa preferibilmente in luogo soleggiato, o semiombreggiato, ma con almeno alcune ore di luce solare diretta al giorno; il terreno in cui affonda le radici dovrebbe essere ben drenato, non particolarmente ricco profondo, ma gli allori tendono ad adattarsi a qualsiasi tipo di terreno, anche ghiaioso o argilloso, purché non si tratti di un terreno pesante, con ristagni idrici frequenti. Il tronco è dritto e grigio nella parte bassa mentre verso l’alto diventa verde. Le foglie sono fortemente aromatiche, il profumo si libera maggiormente quando vengono sfregate. Produce in primavera dei fiori bianchi in ombrelle di 4 o 5 esemplari. Producono in estate-autunno dei frutti ovoidali, a mazzetti di color nero violaceo.
Le agavi sono delle succulente multiannuli o perenni. Questa specie di piante grasse è una delle più numerose e dalle caratteristiche più svariate (raggruppa oltre 300 varietà). Il fusto generalmente è molto corto e le foglie partono numerose fin dalla base. Una caratteristica delle foglie è quella di essere molto carnose e tozze. L’apparato radicale è composto da un fascio di radici molto compatto, formato da fini capillari molto lunghi, che consentono alla pianta di raggiungere l’acqua anche molto in profondità. Può produrre un’infiorescenza a pannocchia che poi produce frutti a capsula, neri. La fioritura avviene come minimo dopo 8 anni, ma per alcune specie, nelle condizioni ideali, ci vogliono almeno 40 anni. Tutte le agavi sono originarie del continente americano centro-settentrionale. Alcune specie, però, si sono naturalizzate nel bacino del Mediterraneo.
Planeta possiede una vasta disponibilità di Cycas.
Pianta originaria del Giappone e in generale dell’estremo Oriente, considerata una delle più antiche della terra, la sua origine risale a circa 200 milioni di anni fa. È una splendida pianta ornamentale il cui aspetto ricorda la palma, sia per il fusto, poco ramificato, che per la disposizione delle foglie, grandi e pennate poste a spirale alla sommità del fusto come una corona. Sono foglie sempreverdi di colore verde intenso brillante, che possono essere lunghe fino a 1,5 metri. Il fusto può raggiungere un diametro di circa 20 centimetri e ha una crescita molto lenta, lungo pochi centimetri nelle piante giovani, mentre negli esemplari molto anziani (oltre i 50 anni), può raggiungere i 5-6 metri di altezza.
L’albero del drago (Dracaena draco) è un albero sempreverde di origine subtropicale appartenente alla famiglia delle Dracaenaceae nativo delle isole Canarie, Madeira, Capo Verde (Macaronesia) e alcune località del Marocco occidentale. Il nome deriva dal termine greco antico drakaina, che nella mitologia identifica la femmina del drago. Lo sviluppo di questa pianta è piuttosto lento, tanto che per raggiungere un metro di altezza spesso sono necessari anche 10 anni; solitamente l’albero del drago è in grado di crescere sino a 12-15 metri di altezza, talvolta anche 20. Gli esemplari più giovani di albero del drago presentano un tronco singolo, che rimane tale finché la pianta non inizia a fiorire; quando la pianta entra nell’età riproduttiva, alla base del fiore si forma una biforcazione e il tronco inizia ad assumere una forma di crescita ramificata. Affinché una pianta inizi a fiorire, solitamente devono passare una trentina di anni. Dal punto di vista ornamentale l’albero del drago è una pianta molto apprezzata, dal momento che cresce con una forma slanciata e colonnare dove il tronco eretto è sovrastato da folte rosette di foglie disposte in ciuffi. Il tronco presenta una colorazione grigiastra ed è caratterizzato da una corteccia spessa e solcata da incisioni orizzontali, mentre le foglie sono di colore verde scuro, dalla forma lanceolata e dalla consistenza coriacea. I fiori sono portati in racemi (infiorescenze simili a pannocchie) sulle estremità dei rami e presentano un colore bianco verdastro; in seguito alla fioritura, si formano grappoli di bacche tondeggianti e carnose di colore arancione. L’albero del drago è una pianta piuttosto resistente nei confronti dell’aridità, che viene impiegata in zone dove altre specie non riuscirebbero a sopravvivere.
Planeta dispone di moltissimi esemplari di Dasylirion in vaso con un altezza tronco che varia da 30 cm fino 2 metri.
Piante succulente sempreverdi simili alle palme dai grandi tronchi sugherosi, dalle lunghe foglie filiformi e dalle maestose ciocche di fiori che si presentano nel periodo primaverile-estivo. Il Dasylirion si adatta perfettamente alla coltivazione in piena terra, dove può raggiungere i 15 metri di altezza. Volendo, lo si può coltivare anche in vaso per rallegrare gli angoli della casa o del balcone, anche se in questo caso le dimensioni saranno più contenute.
Gli esemplari di Celtis australis, conosciuti comunemente come bagolaro o spaccasassi, amano le posizioni molto luminose, possibilmente in pieno sole. è un grande albero dalla imponente impalcatura dei rami che supporta un’intensa chioma, che vive spontaneo nel nostro ambiente climatico. è frequentemente utilizzato a scopo ornamentale nelle alberature stradali o nei grandi parchi cittadini, a dispetto del nome scientifico è una specie proveniente dall’Asia minore. E’ un albero longevo del quale ne esistono esemplari più che centenari in varie parti d’Italia, sull’Etna vegeta la specie Celtis tournefortii ssp. aetnensis che è endemica del versante sud occidentale del vulcano, è una pianta non più alta di cinque metri con la lamina fogliare cuoriforme alla base e frutti prima rossi, poi giallastri a maturità. Si tratta di una pianta rustica, particolarmente resistente, che può ben adattarsi a condizioni non ottimali.
L’acacia saligna è un piccolo albero originario dell’Australia occidentale, introdotto in Europa a scopo ornamentale e come pianta ricolonizzatrice, la specie è stata usata per programmi di rivegetazione, per il rinverdimento di siti minerari, come foraggio per gli animali, come legna da ardere e come pianta ornamentale. Ha una rapida crescita anche su suoli con bassi livelli di nutrienti, una precoce maturità riproduttiva e gran parte dei suoi semi resistono al fuoco. Le acacie sono comunemente conosciute come mimose.
Il Ficus benjamin proviene dall’Asia sud-orientale dove può raggiungere i 25-30 metri d’altezza; anche in allevamento ha un notevole sviluppo, arrivando anche a 5 m e può essere allevato con successo in appartamento. Possiede una chioma caratteristica poiché i suoi rami si sviluppano in forma disordinata, sopporta molto bene le potature per cui si presta molto come pianta ornamentale. Le foglie sono piccole, ovate, appuntite all’estremità, di colore verde intenso.