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La Ceratonia siliqua è un arbusto sempreverde coltivato nell’area del Mediterraneo, e particolarmente apprezzato per i suoi baccelli noti come carrubi ricchi di zucchero e per i semi contenenti gomma. Conoscere a fondo caratteristiche, cura e manutenzione dell’esemplare in oggetto è tuttavia importante prima di procedere all’acquisto.
Indice argomenti:
Caratteristiche principali della Ceratonia siliqua-Carrubo
La Ceratonia siliqua appartiene alla famiglia delle Caesalpiniaceae e all’omonimo genere del Ceratonia. Si tratta di un arbusto sempreverde che nasce spontaneamente nel Mediterraneo e sul versante atlantico di Marocco e Portogallo.
Ogni albero porta fiori sia femminili che maschili o ermafroditi (alcuni esemplari possono essere completamente ermafrodite).
Premesso ciò, va sottolineato che i suddetti fiori che la Ceratonia siliqua produce sono numerosi, a grappoli e crescono direttamente lungo i rami. Il frutto invece è un baccello che in gergo botanico viene chiamato carrubo e che ha delle forme indefinite, anche se generalmente si presenta dritto o curvo, ed è lungo 10-30 cm, largo 1,5-3,5 cm e spesso da 6 a 20 mm. I carrubi inoltre hanno una superficie rugosa che diventa marrone scuro e coriacea alla maturazione.
Ogni singola carruba contiene da 5 a 18 semi di colore marrone (10% del peso della carruba) incorporati in una sostanza polposa dolce e anche densa.
Il carrubo dal termine scientifico Ceratonia siliqua, appartiene alla specie di alberi sempreverde della famiglia Fabacee, originario del bacino meridionale del mediterraneo, diffuso in seguito nella parte meridionale dell’ Italia da parte dei Fenici, soprattutto in Sicilia e Sardegna, mentre le specie presenti al nord si trovano in Toscana, nel promontorio chiamato Argentario.
Caratteristiche del carrubo
Il carrubo è un albero longevo, che può vivere per centinaia di anni e che può arrivare fino ad una altezza di dieci metri.
Forse perché si pensava che le carrube presentassero sempre lo stesso peso e, quindi venivano usate per poter pesare sia le pietre preziose ma anche l’ oro.
L’ albero presenta un tronco molto robusto e vigoroso, dalla corteccia marrone-grigiastra, con parecchie discordanze, dal portamento tabulare, che può raggiungere un’ altezza fino a sette-dieci metri.
Mentre le sue foglie sono formata ciascuna da due o cinque paia di foglioline rigide e consistenti, dalla colorazione scura nella parte superiore e dalla tonalità un pò più chiara di verde nella parte inferiore.
Una volta raggiunta la maturità, il carrubo presenta una chioma maestosa e un tronco molto grande; inoltre essendo un albero cosiddetto dioico, ovvero sessi separati, i fiori femminili e maschili sono presenti su piante diverse.
In casi rari possono però presentarsi delle specie di carrubo, chiamati ermafrodite, che presentano entrambi i fiori, maschili e femminili, nella stessa pianta.
I fiori di carrubo hanno delle dimensioni molto piccole e sono inoltre prive di corolla e poco estetici, in alcuni specie come nel’ albero di Giuda e nel Siliquastro nascono nella corteccia dei rami, raggruppati in diversi e compatte infiorescenze diritte che presentano una tonalità verde-rosso.
La sua impollinazione avviene mediante il vento e agli insetti pronubi, come le api.
Ma come si fa a riconoscere un carrubo femmina da uno maschio?
I fiori femminili presentano cinque filamenti diritti che terminano con una specie di cilindro compresso, diviso in due parti da una membrana a forma longitudinale.
Mentre i fiori di natura maschile presentano un aspetto tubolare e finiscono con un ingrossamento.
I suoi frutti, le carrube, si presentano come dei baccelli a forma allungata, che possono raggiungere o superare una dimensione di venti centimetri.
I frutti di carrubo rimangono nell’ albero per parecchio tempo, quindi è possibile vedere nella pianta, contemporaneamente quelli ancora freschi di colore verde e quelli già seccati di colore marrone.
Per quanto riguarda le sue caratteristiche nutritive, il carrubo è un albero i cui frutti sono molto nutrienti; con un alta percentuale di fibre vegetali, carboidrati e proteine molto importanti per l’ organismo.
Tra le sue sostanze nutrienti sono presenti i sali minerali e vitamine, in particolare vitamina E, vitamina C e quelle del gruppo B.
Coltivazione
La pianta di carrubo viene coltivata anche per usi ornamentali, sia nei giardini che nei parchi pubblici, grazie al suo aspetto rustico, stabile e per l’ ombra data dalla sua chioma folta e tondeggiante.
Ogni pianta matura di carrube può produrre una grande quantità di frutti, fino a raggiungere i cento chilogrammi.
Poiché, come già detto, il carrubo appartiene alla categoria degli alberi dioici, per la sua coltivazione e produzione dei frutti di carrubo è necessario intervenire con la fecondazione; per la quale è indispensabile la coltivazioni di due carrubi; precisamente per fecondare i fiori di natura femminile è necessario il polline dei fiori di natura maschile.
La coltivazione di carrubo richiede particolari attenzione per quanto riguarda:
- clima
- il terreno
- irrigazione
- fertilizzazione
- potatura
- riproduzione
Coltivazione, irrigazione e clima della Ceratonia siliqua
La Ceratonia siliqua è una specie a crescita lenta e può vivere più di 100 anni, iniziando a fruttificare dopo i primi 6 o 7 anni di crescita. Inoltre è resistente alla siccità e può svilupparsi in luoghi con precipitazioni annue scarse, anche se per la produzione commerciale è necessario maggiore acqua e quindi occorrono regolari irrigazioni.
In secondo luogo va aggiunto che il drenaggio è fondamentale per questo arbusto, poiché l’eccessivo ristagno d’acqua (piovana e delle innaffiature) potrebbe irrimediabilmente danneggiare l’apparato radicale.
A tale proposito specie nelle giornate più piovose dell’anno, è opportuno eseguire un’abbondante pacciamatura del suolo con foglie secche allo scopo di ottimizzare il suddetto drenaggio. Per quanto riguarda invece le irrigazioni va detto che devono essere blande e una volta al mese dopo il terzo anno.
Clima
Il carrubo è un albero che vive bene nei luoghi dove è presente un clima mite, in Italia lo si trova quindi nelle zone meridionali, ed è coltivato anche come albero ornamentale.
La sua coltivazione si sviluppa in forma molto robusta e rigogliosa nelle zone semiombreggiate; mentre non è capace di sopportare le temperature rigide al di sotto dei meno cinque gradi e le gelate invernali.
Resiste ai venti salmastri, anche se la sua crescita è spesso rallentata a causa dell’ inquinamento dell’ atmosfera, soprattutto quello dei grandi centri abitati.
Terreno
Essendo una pianta rustica, il carrubo è capace di adattarsi a qualsiasi tipologia di terra, sia calcarea, sabbiosa o rocciosa, l’ importante che sia ben drenato e non siano presenti ristagni d’ acqua, che possono causare gravi danni alla struttura delle radici.
Irrigazione
Il carrubo ama molto il terreno arido, questo gli permette di affrontare con facilità i periodi di lunga siccità.
Le sue piante, invece, destinate a produrre frutti vanno annaffiate in maniera regolare, soprattutto durante la fase di fioritura e della maturazione dei suoi frutti.
Mentre le piante ancora giovani vanno irrigate con una periodicità maggiore per facilitarne la crescita e il conseguente sviluppo.
Fertilizzazione
La pianta di carrubo non richiede trattamenti specifici di concimazione, ma è ugualmente utile distribuire alla base delle piante, in particolare su quelle ancora giovani, una dose di concime ben maturo, di origine organica, oppure del concime a granuli con rilascio lento a fine estate, ancora meglio se in primavera, dopo la fase di fioritura.
Riproduzione
Il carrubo è una pianta che va impiantate in buchi larghi e abbastanza profondi, prendendo come misura il doppio del pane di terriccio dove sono avvolte le radici.
Nei casi in cui la coltivazione presenta più alberi di carrubo le file devono avere una distanza compresa tra i tre e i cinque metri.
Nel caso in cui lo spazio non permette tale distanza, è possibile innestare sulla pianta femmina di carrubo alcuni rami di piante di origine maschile.
La potatura della Ceratonia siliqua
La pianta Ceratonia siliqua è un albero dotato di una folta vegetazione che può raggiungere anche i nove metri di ampiezza, e le ramificazioni sono decisamente fitte e quindi in grado di formare una chioma molto chiusa.
Per questo motivo sia per favorire una corretta crescita di fiori e carrubi che per un fattore estetico una potatura non è affatto un optional.
Gli strumenti necessari per una corretta potatura sono altresì indispensabili, e nel caso della Ceratonia siliqua sono sufficienti tosatrici manuali di alta qualità, un troncarami e possibilmente una sega per la potatura manuale.
Anche per la potatura, il carrubo non richiede grandi opere di manutenzione, poichè la sua crescita è molto lenta.
È utile comunque provvedere alle recisioni dei rami secchi o malati, oltre a togliere anche qualche rametto che si trova all’ interno della sua chioma. per favorire in tal modo oltre l’ arieggiamento, anche ai raggi solari di penetrare all’ interno delle sue folti foglie.
Cure e manutenzione della Ceratonia siliqua
Una volta che l’impianto di Ceratonia siliqua si è stabilizzato in termini di manutenzione, in primis va detto che la fecondazione non è necessaria, ma l’uso di un fertilizzante organico può rivelarsi appropriato se applicato una volta all’anno e a fine inverno. Del resto questi esemplari hanno una naturale capacità di estrarre sostanze nutritive da terreni poveri, e ciò testimonia ulteriormente la robustezza innata dell’arbusto.
Malattie e rimedi della Ceratonia siliqua
Una volta che gli arbusti di Ceratonia siliqua si sono stabilizzati diventano anche forti e resistenti, per cui vengono colpiti da poche malattie, anche se qualcuna può comunque creare dei problemi che però sono tutto sommato risolvibili. Una grave infestazione infatti può avvenire ad opera dei cosiddetti insetti scala che riducono le foglie deformate e ingiallite. In presenza di questi parassiti bisogna eliminare tutto il fogliame interessato dalla loro secrezione. A margine va aggiunto che alcuni altri insetti come gli scarafaggi, possono aggredire anche questa tipologia di arbusto, e per evitare che ciò accada è consigliabile trattare le cortecce con dell’olio specifico per orticoltura, e per un certo periodo limitare le irrigazioni visto che i suddetti insetti amano proliferare e nutrirsi in habitat umidi.
La propagazione della Ceratonia siliqua
Per riprodurre la Ceratonia siliqua e i suoi dolci carrubi si può optare sia per seme che per germinazione. A riguardo della prima tecnica, i semi vanno tenuti in una condizione di pre-ammollo per circa 24 ore e in acqua calda.
Se con questa accortezza non si sgonfiano, l’operazione appena descritta va ripetuta, e se rispondono al suddetto requisito si possono poi interrare in contenitori ubicati in una serra. Per quanto riguarda invece la procedura per germinazione, va subito detto che dovrebbe avvenire entro due mesi ovvero nel momento in cui i semi risultano abbastanza grandi da essere maneggiati, ed inseriti in singoli vasi profondi adagiati poi in una serra almeno per il loro primo inverno. Una volta che le piantine diventano giovani ed esposte all’aria aperta vanno comunque protette dal freddo per i loro primi inverni.
La raccolta dei carrubi di Ceratonia siliqua
Tradizionalmente, la polpa dei carrubi che crescono come frutti sulla Ceratonia siliqua viene utilizzata come cibo; infatti, si fa arrostire e poi va mangiata come spuntino. Inoltre sempre arrostita e macinata serve per creare una polvere che è l’ideale sostituto del cacao visto che ha lo stesso sapore.
Dopo questa premessa su come vengono utilizzate i carrubi della Ceratonia siliqua, vale la pena soffermarsi sul loro raccolto che avviene come descritto di seguito. I carrubi vengono rimossi manualmente o meccanicamente dai rami e raccolti in reti poste sotto ogni albero.
Quest’ultima viene macinata in diverse grane a seconda della richiesta del mercato. I semi infine avendo un guscio decisamente duro si possono tostare, e poi successivamente si macinano e si fanno essiccare allo scopo di produrre una sorta di farina dai molteplici usi in cucina.
L’ albero di carrubo coltivato in zone dal clima favorevole permette la raccolta dei suoi frutti dopo circa quattro-cinque anni di vita, contrariamente i suoi frutti saranno disponibili per la raccolta passati gli otto anni di vita.
La raccolta viene effettuata con inizio nel mese di agosto, fino ad arrivare alla fine del mese di ottobre, periodo nel quale raggiungono la piena maturazione assumendo la colorazione tipica marrone scuro.
Per la raccolta viene effettuata, come succede per le olive e le noci, la bacchiatura; che consiste nel percuotere utilizzando una pertica lunga le carrube già mature, che una volta scosse cadono nel suolo o su teli che sono stati precedentemente disposti per facilitarne la raccolta a terra.
Per evitare di danneggiare la pianta di carrubo durante questa particolare operazione di raccolta è consigliabile fare eseguire la bacchiatura da professionisti o esperti.
Dopo essere state raccolte le carrube vengono essiccate mediante l’ esposizione al sole per una durata di circa due-tre giorni, per poi essere deposte e conservate in sacchi di tela o cassetti.
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Planeta ha diversi esemplari di Ceratonia siliqua , anche secolari. Originariamente piantato nel bacino meridionale del Mediterraneo, è un albero robusto con un’espansione tabellare. La crescita del Carrubo è lenta, è una pianta molto longeva, può arrivare fino ai 500 anni. C
aratterizza l’aspetto più caldo del macchia mediterranea, dove è accompagnata dall’ulivo, dalla palma nana, dal mirto e altri arbusti e specie erbacee. Inoltre, il valore ornamentale dell Carrubo non deve essere trascurato, lo ritroviamo spesso nei paesi costieri. La nostra collezione.