Planeta SRL offre dal 1895 servizi e attività quali: progettazione giardini, giardini verticali, architettura del paesaggio, biolaghi, bio-ingegneria, mitigazione acustica attraverso le piante, illuminazione, consolidamento scarpate, organizzazione di grandi eventi culturali.
Nei centri urbani sempre più cementificate e privi di verde l’acqua è spesso costretta ad un lungo e tortuoso percorso prima di riuscire ad infiltrarsi nel terreno. Nella progettazione giardini, e soprattutto in quelli urbani, diventa quindi sempre più importante avere giardini che possano rispondere a particolari necessità.
I cambiamenti climatici in atto e le inadeguate infrastrutture idriche di smaltimento, contribuiscono sempre più di frequente a fenomeni di allagamento ed inondazione.
Per cercare di ovviare a questo problema già negli anni ’90 nei paesi anglosassoni è stata avviata una ricerca mirata a individuare nuovi sistemi. Questi nuovi sistemi servono per gestire i deflussi metereologici in modo sostenibile e naturale (SSUD). Tra questi sistemi stanno trovando sempre maggiore impiego, in ambito pubblico e privato, i “Rain Garden”.
Rain Garden: cos’è e come funziona
Questi particolari “giardini della pioggia” si presentano come delle leggere depressioni del suolo. Sono ricoperte dal verde e sono simili a delle aiuole ma con una funzione tecnica importante; infatti, hanno il compito di gestire e controllare le grandi quantità d’acqua piovana provenienti principalmente dai tetti, dalle sedi stradali e dalla pavimentazione.
Inoltre, questo particolare sistema di installazione, contribuisce notevolmente alla riduzione dell’inquinamento idrico. Tutto ciò avviene perché intercettano e trattengono l’acqua piovana di ruscellamento (Runoff).
I Rain Garden oltre a filtrare e depurare in maniera del tutto naturale dell’acqua raccolta, permettono il rallentamento dell’afflusso d’acqua di scorrimento superficiale così da ridurre la possibilità di fenomeni alluvionali a valle. Un Rain Garden conserva e filtra l’acqua piovana consegnandola all’impianto fognario in maniera meno inquinata e meno veloce. In questo modo non viene alterato il regolare funzionamento dell’impianto stesso.
Questo particolare tipo di giardino, se utilizzato su grande scala, aiuta sensibilmente a limitare il fenomeno dell’allagamento stradale. Si stima, infatti, che possa ridurre del 30% la concentrazione di agenti inquinanti nel sistema idrico ricettore.
Esso è un sistema filtrante vegetale progettato per avere un tempo di drenaggio delle acque accumulate dopo l’evento atmosferico non superiore alle 12-24 ore, così da prevenire il ristagno delle acque e la proliferazione degli insetti; inoltre, può essere collegato ad un sistema di accumulo e conservazione delle acque meteoriche filtrate. Questa scelta può portare ad un notevole risparmio idrico derivante dal riutilizzo delle stesse.
Per realizzare queste strutture è sempre necessario effettuare un sopralluogo preliminare del sito per valutare:
caratteristiche climatiche;
qualità del terreno in termini di struttura, tessitura e grane;
rilevanza degli eventi atmosferici.
Gli elementi principali di un Rain Garden
Eccoci giunti ad un punto cardine riguardante questo tema. Infatti, ogni Rain Garden che si rispetti ha bisogno di alcuni elementi imprescindibili.
Ecco qua una lista di 7 elementi fondamentali:
Fascia erbosa di protezione: costituita da piante erbacee copri suolo, serve sostanzialmente a rallentare il flusso dell’acqua in entrata.
Essenze vegetali: selezionate in maniera specifica per essere resistenti sia all’eccessiva acqua e sia ai periodi di siccità, devono inoltre essere idonee ad assorbire e a filtrare il Runoff inquinante. Queste piante sono anche selezionate allo scopo di creare un ambiente dalle grandi valenze ornamentali idoneo a formare un habitat con elevata bio-diversità.
Area di ristagno: una depressione del terreno di 10-20 cm è sufficiente a frenare e raccogliere l’acqua, facilitando l’evapotraspirazione e la sua infiltrazione nel suolo.
Strato di pacciamatura: molto importante per trattenere il materiale organico grossolano e le particelle sospese contenute nell’acqua piovana.
La pacciamatura è anche utilizzata per mantenere umido il terreno nei mesi caldi così da garantire le giuste condizioni di vita per le essenze vegetali.
Terriccio di posa drenante: costituito principalmente da una miscela di sabbia (50%) compost organico (25%) e terriccio precostituito (25%) fornisce struttura e nutrienti per le piante; oltre a contribuire all’assorbimento dei metalli pesanti, degli idrocarburi e di molti altri agenti inquinanti contenuti nelle acque meteoriche.
Dreno di raccolta dell’acqua: costituito da un letto di ghiaia con tubi drenanti immersi al suo interno, viene utilizzato per convogliare le acque verso l’impianto fognario o verso le cisterne di raccolta per un possibile riutilizzo della stessa.
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