Il giardino è uno degli spazi della casa più cari e belli da vivere, ma necessita di moltissime cure in tutte le stagioni.
Oltre alla progettazione del giardino e alla sua realizzazione, alla scelta delle piante giuste, è importante poi fare manutenzione del giardino e curare le piante, affinché possano crescere rigogliose e nel migliore dei modi.
Sebbene vi siano molti aspetti particolari da seguire, ed ogni pianta ha le proprie necessità, ci sono delle criticità comuni a tutti i vegetali. Scopriamo quindi quali sono le più comuni 5 malattie delle piante e come curarle.
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Malattie delle piante: cosa sono e perché stare attenti
Le malattie delle piante sono delle patologie che possono essere causate da funghi, batteri, virus o insetti. Queste malattie sono in grado di danneggiare le piante e compromettere la loro salute e il loro sviluppo. Possono causare danni alle foglie, ai fusti, ai frutti e alle radici, compromettendo la produzione e la qualità delle colture.
La prevenzione e il controllo sono gli aspetti fondamentali da curare per garantire una crescita sana delle piante e per mantenere la produttività e la qualità delle colture.
Ecco perché è basilare conoscere i segni e i sintomi delle malattie delle piante. In questo modo sarà possibile prevenire e controllare le piante.
Quali sono le 5 principali tipologie di malattie delle piante?
Dopo aver capito l’importanza della conoscenza delle malattie delle piante, è un bene cercare di capire quali sono le principali tipologie che le possono danneggiare.
Le malattie delle piante possono essere divise in base alla loro origine – fungine, batteriche, virali o causate da insetti.
Ciascuna di queste categorie può comprendere diverse tipologie di malattie con sintomi e segni distinti, che possono essere trattati in modo diverso. È importante conoscere i diversi tipi di malattie per poter prevenire e controllare i danni alle piante e mantenere la loro salute e produttività.
Cerchiamo di capire meglio le cinque principali tipologie di malattie alle piante. Ecco qua un piccolo approfondimento.
Carenze o eccessi nutrizionali: cause, sintomi e soluzioni
Le piante come ogni essere vivente, quando sono malate, hanno sintomi specifici, che possono permettere di trovare una soluzione al problema.
Le foglie sono di norma il primo indicatore del cattivo stato di salute di un vegetale, e spesso è dovuto a carenze nutrizionali o ad un eccesso di nutrimenti.
Naturalmente ci sono numerose cause, che possono comportare il cambiamento di colore delle foglie e del loro stato, come vedremo nei successivi paragrafi, ma le carenze o gli eccessi nutrizionali sono la causa più frequente delle malattie delle piante.
Ciò non accade solo ai principianti, ma anche ai professionisti e non dipende sempre da una coltivazione sbagliata.
Ogni specie ha le sue specifiche necessità, ma sono numerosi i fattori esterni ed ambientali, che incidono sulla sua salute come la luce, lo stato nutrizionale del terreno, la quantità d’acqua che si usa per irrigare ed eventuali ristagni di quest’ultima, ecco perchè è importante sapere come sistemare il giardino.
In questo caso bisogna studiare attentamente le caratteristiche della pianta, concimandola nel periodo giusto con del concime specifico, spostarla dalla luce se troppo forte e fare molta attenzione all’acqua, specie al PH e alla capacità di drenaggio della terra. La maggior pare delle piante soffre in questi casi di mancanza di azoto, magnesio e ferro, tutti elementi necessari al suo corretto ciclo di vita.
La mancanza di qualche elemento minerale si riconosce sempre dal colore delle foglie. L’azoto ad esempio è caratterizzato da un fogliame giallastro, che colpisce prima le foglie vecchie e poi si estende alle nuove.
Se il problema persiste si osserveranno delle venature porporee sui rami e sulle venature. Oltre che il colore, anche lo stato della foglia è un buon indicatore come nel caso del potassio, che fa perdere lucentezza all’intera foglia, seccando i margini.
Presenza di pidocchi ed altri ospiti indesiderati: cause, sintomi e soluzioni
Le infestazioni colpiscono numerosi giardini. A volte riguardano l’intero spazio ed altre si concentrano su determinate piante.
Gli afidi sono i più popolari, insieme alle cimici e ai bruchi. Questi ospiti indesiderati portano in breve tempo alla morte della pianta. I primi si nutrono della sua linfa e sono facilmente visibili ad occhio nudo.
Le cimici ed i bruchi si nutrono della parte superiore, e la loro presenza si riscontra quando si notano buchi ed altri segni di morsi sulle foglie. In entrambi i casi se non si agisce tempestivamente, si rischia di compromettere la pianta per sempre.
Esistono numerosi metodi per eliminarli, ma a volte la pianta non riesce a recuperare. Un buon disinfestante agisce in maniera efficace fin dal primo utilizzo, uccidendo gli animali infestanti e le eventuali presenze di uova sul vaso e lungo la pianta.
Questi prodotti sono molto forti e la pianta è soggetta a molto stress, e per questo si dovrebbero preferire prodotti ecologici o a basso impatto ambientale. In molti siti specifici vengono fornite anche istruzioni per composti da preparare a casa con rimedi naturali.
Cocciniglia e mosca bianca: cause, sintomi e soluzioni
Due fastidiosi parassiti comuni sono la cocciniglia e la mosca bianca. Sono molto presenti nei climi caldi e raramente interessano le piante da appartamento, interessando maggiormente le piante da balcone e giardino.
La prima si riconosce per la presenza di insetti bianchi, che iniziano ad infestare i rami e poi le foglie, provocandone macchie e deperimento. Non è particolarmente invasiva e di norma basta eliminarla attraverso batuffoli e tessuti imbevuti di alcool, o con l’utilizzo di prodotti poco invasivi.
Invece la mosca bianca è favorita dalla presenza di acque stagnanti o terreni troppo irrigati. Non è molto semplice riconoscerla ed una volta iniziata l’infestazione si diffonde velocemente. La pianta appare rovinata, in particolare sulle foglie e sui rami.
Facendo attenzione a limitare il consumo d’acqua ed eliminando eventuali fonti di umidità, si deve provvedere ad eliminare le parti colpite e manualmente anche le larve.
Per uccidere gli esemplari adulti gli si deve creare un ambiente inospitale e mettere delle trappole cromotropiche per catturarli.
Presenza di funghi e muffe: cause, sintomi e soluzioni
La presenza di funghi lungo la pianta o di muffe sul terreno è un problema molto comune tra chi si occupa della realizzazione di giardini. Nello specifico la muffa grigia e l’oidio sono le due problematiche più frequenti.
La muffa grigia è causata dalla botrite, un patogeno che causa la morte della pianta, facendo marcire sia il fusto che le foglie. E’ molto contagiosa e capace di colpire molte piante.
E’ presente quando si ha una forte concertazione di piante in poco spazio, ma è causata principalmente dalla temperatura, dall’umidità e dalla condensa.
Su questi fattori si deve intervenire per salvare la pianta. Bisogna assicurarsi che vi sia la giusta temperatura ed un grado di umidità adeguato favorendo l’aereazione e nel caso spostando il vaso se l’ambiente non è quello adatto.
Come la si scopre, è essenziale eliminarla anche tagliando le parti della pianta, che sono state colpite e quelle che vi si trovano a contatto.
Una particolare attenzione si deve dare alla quantità d’acqua con la quale si irriga, e nel caso di ambienti di grandi dimensioni, ricercare soluzioni idonee per l’irrigamento.
L’oidio è una malattia fungina ed appare sopratutto in Primavera a causa degli sbalzi termici, favorito da un clima caldo ed umido e dalla cattiva areazione del terreno.
Si presenta come una sorta di polvere con chiazze bianche e si attacca alle foglie fino a fare seccare la pianta.
Il fogliame non cresce più ed inizia velocemente a deteriorarsi e a cadere. Si riconosce molto facilmente e non a caso è chiamato in gergo comune mal bianco. E’ una malattia contagiosa, che può in breve tempo infestare anche le altre piante.
E’ una malattia che bisognerebbe prevenire ponendo attenzione al grado di umidità e alla temperatura, ma qualora colpisca una pianta è necessario utilizzare in più trattamenti un forte fungicida, e nel frattempo allontanare se possibile la pianta dalle altre.
Alcune muffe si riconoscono dal color ruggine ovvero dalla comparsa di uno strato superficiale rossiccio-brunastro a forma tondeggiante. La tonalità può variare fino al nero e dipende dal periodo dell’anno in cui si verifica.
Non sempre vengono riconosciute in tempo perché si confondono con problematiche legate alla carenza di minerali.
La diffusione della pigmentazione su tutta la pianta la porta ad una morte graduale. Le cause sono sempre legate alle temperature, all’umidità e all’areazione, quindi la prevenzione di questi fattori è l’arma più efficace perché compare gradualmente e con le giuste cure può essere stoppata.
Nel caso però la pianta venga colpita fortemente dagli agenti patogeni che provocano le macchie color ruggine, si devono utilizzare prodotti per la disinfestazione specifici e sciacquare il terreno con altri strumenti come infusi naturali o liquidi particolari venduti nei negozi.
Marciume radicale fibroso: cause, sintomi e soluzioni
Le radici sono la parte più delicata di una pianta. Osservare eventuali problemi è molto difficile poiché interrate e spesso quando emergono problemi, non si ha la tempestività per risolverli.
Il marciume radicale fibroso è una delle problematiche meno note, ma più comuni quando ci si occupa di giardinaggio.
E’ causata da un fungo, che attacca tutte le piante indipendentemente dalla varietà. Attacca con più facilità quelle denutrite, che hanno carenze minerali, ma non è raro trovarlo anche in piante, che godono di perfetta salute.
Le cause principali sono legate al terreno, alla sua idratazione e all’umidità. Può essere trasportato attraverso concimi o fogliame appassito, ed ha un lungo periodo di incubazione, pari a 5-6 anni.
Inizia attaccando le radici e presenta i primi segni visibili sul fogliame, che ingiallisce e cade, ma anche sul colletto della pianta con la comparsa di funghi e lacerazioni.
Si previene evitando i ristagni ed offrendo alla pianta il giusto livello di umidità ed acqua, ma qualora la pianta ne viene colpita è difficile da eliminare.
Si deve cambiare totalmente il terreno, sciacquando le radici e cercando di eliminare quelle che presentano i funghi. Al contempo bisogna anche toglierli dal colletto, operazione da effettuare delicatamente cercando di incidere il meno possibile.
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