Architettura del paesaggio

Guida completa all’architettura del paesaggio e architettura dei giardini

Cos’è il “Paesaggio” (una definizione)

Il paesaggio è una porzione di territorio considerata dal punto prospettico o descrittivo, come appare allo sguardo di un soggetto, per lo più con un senso affettivo cui può associarsi anche un’esigenza di ordine artistico ed estetico. Il termine è usato soprattutto per vedute caratterizzate da bellezze naturali o di interesse storico, artistico, architettonico o ecologico.

Il paesaggio è stato definito in svariati modi nel corso degli anni, da parte del contesto naturale ed ecologico a componente estetica del territorio, da potenziale da valorizzare a fini turistici, ad elemento qualificante capace di migliorare l’estetica ed il livello di vita dei cittadini.

La Convenzione Europea del Paesaggio (2000)

Per meglio definire e descrivere come il paesaggio viene oggi percepito, bisogna partire dalla Convenzione Europea del Paesaggio adottata il 19 luglio 2000 dal Comitato dei Ministri della Cultura e dell’Ambiente del Consiglio di Europa, ufficialmente sottoscritto nel Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze il 20 ottobre 2000.

Ufficialmente il paesaggio viene definito come “una determinata parte di territorio, così come viene percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni” (Capitolo 1, art.1 lettera a). La convenzione dispone i provvedimenti in tema di tutela e riconoscimento.

Vengono quindi definite le politiche, gli obiettivi e la salvaguardia del territorio. Per mezzo della Convenzione Europea del Paesaggio lo stesso è stato quindi identificato come concetto giuridico autonomo. In quest’ottica il paesaggio rappresenta un elemento fondamentale per il benessere individuale e sociale e la sua salvaguardia, gestione e progettazione comportano quindi diritti e responsabilità per tutti gli individui.

Paesaggio in arte dal Rinascimento al romanticismo

L’idea di paesaggio inizia a delinearsi solo nel rinascimento; infatti l’interesse artistico per il paesaggio nasce da un maggiore interesse sotto l’aspetto sentimentale per la natura, interesse non esistente nella cultura pagana e cristiana. Una simbolica data di nascita per la scoperta del paesaggio può essere il 1860 quando Jacob Burkhardt scrive il saggio che si intitola “la civiltà del Rinascimento in Italia”.

Oggi tendiamo a pensare che la natura, e quindi il paesaggio, sia più bella quanto più incontaminata, ma per millenni è stato l’opposto: l’uomo riteneva bello ciò che lo stesso uomo riusciva a creare . Durante il 400 e il 500 nasce in Europa la parola paesaggio che indica la riproduzione pittorica di una porzione di territorio; successivamente il termine prenderà anche l’accezione di territorio percepibile con lo sguardo.

Fu Ambrogio Lorenzetti con i suoi affreschi datati 1340 nel palazzo pubblico di Siena a dare lo spunto a molti altri artisti alla rappresentazione di squarci di paesaggi. Nonostante la scoperta del paesaggio durante il Rinascimento questo non veniva ancora paragonato alla bellezza artistica, ritenuta superiore rispetto a quella paesaggistica. Sarà la rivoluzione industriale prodottasi in Europa nel 1800 e la nascita del movimento artistico e culturale conosciuto come Romanticismo ad avere importanti ripercussioni sul piano della percezione estetica della natura e quindi del paesaggio.

Il romanticismo fu l’espressione di una nuova sensibilità, i cui temi ricorrenti furono la natura e i paesaggi suggestivi. Tra i maggiori esponenti della pittura romantica che predilessero i paesaggi ci furono William Turner, John Constable.

Concetto di paesaggio nell’estetica del 900

Attorno alla metà degli anni 80 il tema del bello naturale, quasi ormai assente, torna in discussione con l’inizio della presa di coscienza ecologica. Una più ampia presa di coscienza, con l’aumentare e l’affermarsi dei movimenti ambientalisti, hanno prodotto una maggiore considerazione del concetto di bello naturale, legato però più al termine ambiente che al termine paesaggio, considerato ormai obsoleto.

Il termine paesaggio rimane legato a condizionamenti estetici, quindi sembra essere arretrato rispetto al termine ambiente, connotato più strettamente all’ecologia, legata quindi agli aspetti della salvaguardia dell’ambiente piuttosto che alla bellezza dello stesso. Il paesaggio risulta essere subordinato all’ambiente, perché la tutela dell’ambiente, in termini biologici, permette il mantenimento della bellezza del paesaggio, che quindi diventa subordinato all’ambiente stesso. Il paesaggio in senso stretto viene quindi interamente riassorbito dall’ecosistema.

Architettura del paesaggio: cos’è e come farla

Per architettura del paesaggio si intende la pianificazione, progettazione e gestione degli spazi aperti. Il paesaggista è colui che pianifica e progetta paesaggi urbani e rurali nello spazio e nel tempo. L’architettura del paesaggio non può esulare dalla conoscenza del territorio, dell’ecosistema e dalla sua salvaguardia.

Il professionista, detto in tal caso anche paesaggista, deve creare e mantenere paesaggi che soddisfano le esigenze umane e naturali e i requisiti tecnici. Deve inoltre identificare e rendere compatibili i bisogni dei propri clienti ma anche quelli della società in generale.

Landscape design

Landscape design è un termine che identifica qualsiasi intervento di architettura per gli spazi aperti. Il fascino del landscape design è che si può attuare ovunque, dalle periferie degradate al centro città, dalle zone industriali alle zone residenziali. Qualsiasi elemento naturale può ispirare il landscape design: il vento, la sabbia, la luce, il verde, le foglie o le forme dei sassi e delle conchiglie.

Qualsiasi elemento naturale può aiutare l’architettura a fondersi con l’ambiente circostante. Gli interventi di landscape possono essere di svariati generi; da interventi piccoli e nascosti, addirittura astratti, a interventi che abbracciano l’orizzonte modificandone le caratteristiche. Interventi di landscape possono essere la creazione di un nuovo quartiere, l’inserimento paesaggistico di alcuni stabilimenti industriali, come anche più semplicemente la riqualificazione di una terrazza o di un balcone.

I vantaggi del landscape design non sono solo economici, nei termini di poter utilizzare e sfruttare ciò che si ha già a disposizione, ma anche di rendere più armonico il paesaggio e quindi il miglioramento della qualità della vita e dell’aspetto paesaggistico.

Fondazione Europea per l’Architettura del Paesaggio (EFLA)

La fondazione Europea per l’Architettura del Paesaggio definisce l’architettura paesaggistica come una branca dell’architettura che si occupa della progettazione di spazi aperti, quali parchi, giardini e aree verdi. Il paesaggista viene quindi definito come colui che progetta e pianifica paesaggi urbani e rurali, sulla base delle caratteristiche naturali, dei valori storici e culturali del territorio.

La Fondazione ritiene quindi di fondamentale importanza la necessità che il paesaggista abbia le capacità di creare e mantenere paesaggi che soddisfino le esigenze umane e naturali nonché i requisiti tecnici, preservando l’ambiente naturale e il retaggio culturale. Deve inoltre soddisfare le esigenze dei propri clienti e della società in generale, rispettando però i limiti imposti dal fattore economico.

Progettazione di giardini, parchi e pianificazione delle aree verdi e del paesaggio

La pianificazione e la progettazione giardini e aree verdi sono due processi che devono essere necessariamente legati. E’ indispensabile che prima di progettare si pianifichi in maniera chiara e ben definita quali siano i possibili utilizzi degli spazi. Anche per il paesaggio bisogna pianificare e progettare gli interventi, come qualsiasi altro genere di progettazione.

Il concetto del verde si intreccia con il concetto di paesaggio, considerando simultaneamente il presente, il passato e il futuro di un luogo. La progettazione quindi non si limita alla riorganizzazione spaziale di un luogo, ma deve essere anche espressione di un progetto culturale e sociale. Il professionista deve quindi sviluppare l’idea di paesaggio attraverso il suo sapere, la sua esperienza ed anche la sua fantasia immaginando scorci, prospettive, dettagli.

Per fare questo deve necessariamente considerare le piante nelle diverse epoche vegetative, considerandone i cambiamenti, la crescita e il cambiamento di colore e di forma nelle diverse stagioni. Il professionista deve cogliere l’anima di un giardino e di un parco, progettandone lo sviluppo all’interno delle componenti urbanistiche, contribuendo alla qualità urbana. La progettazione del verde deve essere considerata come una componente urbana strettamente legata alle esigenze della popolazione, dell’ambiente e del paesaggio.

Progettazione e gestione degli ecosistemi agroterritoriali, forestali e del paesaggio

Progettare e gestire gli ecosistemi agro territoriali, forestali e del paesaggio consiste nella gestione sostenibile del territorio agro-forestale, con riguardo agli aspetti economico-produttivi, ecologico-ambientali, paesaggistico-progettuali alla luce delle normative vigenti.

Il professionista deve quindi operare nel rispetto e nella tutela delle risorse agro-forestali per una loro utilizzazione controllata, deve valorizzare il paesaggio anche come elemento di sviluppo rurale e di attrazione turistica, deve considerare la produzione e l’uso di biomasse a finalità energetiche, rispettando quindi l’ambiente e l’ecosistema, monitorando e proteggendo i suoli e le acque.

Ecologia, pianificazione e gestione tecnica del paesaggio

La pianificazione del territorio e la tutela dell’ambiente e del paesaggio sono elementi che non possono essere considerati separatamente. La valutazione del ruolo della pianificazione ambientale nel governo del territorio è un elemento fondamentale che il professionista deve considerare.

L’esperienza progettuale del professionista è strettamente correlata con la conoscenza del professionista stesso degli assetti esistenti e degli strumenti di pianificazione del territorio e dell’ambiente. L’ecologia è un elemento fondamentale per il professionista che opera sul territorio; l’utilizzo dell’economia all’interno paesaggio, inteso come lo studio degli ecosistemi a scala regionale, delle varie tipologie di uso del suolo e dei principali fisionomici del paesaggio, è un elemento che non può non essere considerato in fase di progettazione.

Scienza forestali e ambientali

Per scienze forestali ed ambientali si intende un insieme di discipline che studiano l’ambiente naturale e l’ecosistema forestale. Il professionista e laureato in questa materia ha una formazione scientifica di base che si amplia nelle conoscenze in svariati campi, quali la selvicoltura, l’ecologia della dendrometria, la botanica, l’economia, la zoologia e l’entomologia. Inoltre il professionista deve essere a conoscenza della patologia forestale, genetica, dell’ingegneria e dell’assestamento forestale.

L’obiettivo del dottore forestale è quello di applicare le proprie conoscenze per sviluppare, gestire e proteggere gli ecosistemi quali i boschi, le foreste e tutte le formazioni vegetali spontanee e artificiali. Inoltre il professionista si occuperà della pianificazione e progettazione dell’ambiente e del territorio, del patrimonio floristico e faunistico, della filera agro-silvo-pastorale e della produzione e commercializzazione dei prodotti forestali

Progettazione e gestione delle aree verdi e del paesaggio

La progettazione e la gestione delle aree verdi e del paesaggio consiste nella lettura del territorio, nelle azioni progettuali, nella pianificazione paesaggistica, analizzando i processi legati alla trasformazione del paesaggio, nello studio e nell’analisi dei caratteri del paesaggio e del giardino e nell’analisi del loro sviluppo storico. Il professionista deve conoscere in maniera approfondita la geomorfologia e la pedologia in modo tale da applicare le tecniche di analisi geomorfologica e del suolo.

Non possono mancare per il professionista la conoscenza della botanica e delle specie vegetali, utili per ogni tipo di progettazione; l’analisi e l’interpretazione del paesaggio vegetale, nonché conoscenza dell’ingegneria naturalistica e delle tecniche per la difesa del territorio. La progettazione e la gestione della aree verdi non può esulare dalla difesa e dalla gestione delle specie vegetali, dallo studio delle scienze sociali legate al progetto paesaggio e dall’analisi economico-ambientale con strumenti e metodologie di lettura economica dell’ambiente.

Pianificazione, progettazione e gestione del territorio e dell’ambiente

Esiste una crescente richiesta nazionale ed europea di tecnici ad alta professionalità in grado di operare in modo innovativo e transdisciplinare sulle problematiche ambientali in termini paesaggistici, urbanistici e socio-economici. I professionisti del settore sono figure con forti capacità culturali nell’analisi, progettazione, gestione e valorizzazione del territorio in ambito urbano e rurale. Devono avere capacità operative nella pianificazione infrastrutturale, ambientale e paesaggistica, con particolare attenzione al paesaggio agro-forestale, alla luce delle trasformazioni future ambientali e con un occhio all’ecosostenibilità e all’ecologia.

Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP)

L’AIAPP; Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio promuove la cultura del progetto del giardino e del paesaggio. Attualmente riunisce più di 700 iscritti, tra professionisti, studenti e studiosi, che operano con lo scopo di tutelare, valorizzare e conservare il paesaggio, attraverso la ricerca, la progettazione, la formazione e le attività scientifico-culturali di informazione e aggiornamento professionale.

L’associazione è stata fondata nel 1950 su iniziativa di Pietro Porcinai e Elena Luzzato. E’ un’associazione senza scopo di lucro impegnata nel riconoscimento del ruolo culturale, scientifico e professionale della disciplina e della figura dell’architetto del paesaggio in Italia. Sono molti gli ambiti di intervento dell’AIAPP, suddivisi tra analisi, pianificazione e progettazione.

In ambito di analisi e pianificazione l’associazione e i suoi professionisti offrono consulenza alla redazione di strumenti di pianificazione generale, consulenza alla pianificazione di infrastrutture territoriali ad elevata interferenza ambientale, analisi paesaggistica, analisi e studio dei regolamenti di salvaguardia ambientale, studi e valutazioni di impatto ambientale, analisi di piani comunali del verde e degli spazi aperti, piani di gestione di aree protette e piani di conservazione e gestione di giardini storici.

Cosa fa quindi un architetto del paesaggio

In ambito di progettazione i professionisti del settore offrono consulenze in fase di progettazione di parchi e giardini pubblici e privati, restauro di giardini e parchi storici, progettazione di siti monumentali, cimiteri e piazze, progettazione di spazi pedonali, parcheggi, percorsi pedonali, progettazione di aree ricreative e sportive, mitigazione paesaggistica di infrastrutture e grandi impianti, riqualificazione di aree dismesse e degradate, valorizzazione e utilizzo di zone di pregio naturalistico e ambientale, interventi di recupero ambientale e di ingegneria naturalistica, progettazione di giardini pensili e terrazzi e tetti verdi e opere ornamentali, giardini d’inverno, serre e piscine, giardini verticali e molti altri progetti di giardini e aree verdi.

Cultura del progetto di giardino e del paesaggio

La progettazione del paesaggio deve essere correlata alle componenti urbanistiche ed al loro significato; l’intervento sul verde urbano deve essere eseguito per migliorare la qualità urbana. La progettazione del verde deve essere considerata come una componente urbana poiché svolge una funzione strettamente legata alle esigenze della popolazione, dell’ambiente e del paesaggio. Progettare un giardino, un’area verde, un parco o un giardino pensile deve rispettare le esigenze paesaggistiche e migliorare la qualità urbana che li circonda.

L’esigenza di verde in ambito urbano non significa che qualsiasi tipo di verde o di vegetazione siano appropriate. La pianificazione delle aree verdi non può essere una mera analisi che soddisfi solo funzionalità ed estetica, ma deve coniugare tutte le funzioni e i ruoli del verde, tenendo conto delle loro caratteristiche.

Il progettista deve quindi conoscere tutte le varie implicazioni di quanto progetta, anche in termini di costo di mantenimento, in modo da produrre beni compatibili e sostenibili. Il sistema delle aree verdi quando progettato, pianificato e gestito correttamente contribuisce in modo efficace al miglioramento della qualità della vita negli ambienti urbani soddisfacendo i target programmati di sostenibilità.

Progettare per il benessere nei luoghi di lavoro

L’uso delle piante nei luoghi di lavoro produce effetti benefici alle persone, agli operatori e ai clienti. Per questo motivo la corretta progettazione degli spazi esterni ed interni nel luogo di lavoro, utilizzando piante adatte alle specifiche condizioni dell’ambiente stesso, aumenta il comfort degli ambienti, generando quindi valore economico ed anche un ritorno di immagine all’azienda. Non meno importanti sono gli effetti positivi sugli aspetti psicologici di chi lavora all’interno di un ambiente ben progettato.

Protocollo di intesa tra BAI e AIAPPP

L’Associazione Borghi Autentici d’Italia (BAI) e l’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP) hanno stipulato e sottoscritto il 20 settembre 2018 un protocollo di intesa volto a diffondere la cultura del paesaggio partendo dalla conoscenza e dalle peculiarità dei territori. L’obiettivo è quello di collaborare con iniziative di valorizzazione socio-economiche, produttive e turistiche, con l’obiettivo di migliorare la qualità ambientale dei borghi e la vita delle popolazioni. La collaborazione tra le due associazioni ha anche l’obiettivo di individuare nuovi percorsi di partecipazione affinché le comunità locali possano ricominciare a costruire paesaggi mantenendo e riscoprendo la tradizione italiana.

Assemblea internazione AIAPP

Si è appena conclusa l’assemblea internazionale svoltasi a Londra il 6-9 settembre relativa a “Valorizzare il paesaggio: connettere persone, luogo e natura”. La convention si è svolta in associazione con l’IFLA Europe. Introdotta dal giornalista della BBC, Samira Ahmed, ha trattato diversi argomenti, incentrati sul landscape e la sua evoluzione, con esempi di architettura concreti quali ad esempio l’analisi del caso studio della città di Otawa e il Royall Museum Greenwich. Si sono trattati argomenti quali la creazione di valore per le persone attraverso le infrastrutture, l’importanza della progettazione e pianificazione e il valore della scienza applicata al paesaggio.

EFLA (European Federation of Landscape Architects)

L’European Federation of Landscape Architects è l’organizzazione professionale per l’architettura del paesaggio in Europa. E’ nata nel 1989 con la dichiarazione di Bruxells. L’organizzazione ha l’obiettivo di promuovere all’interno dell’Unione Europea le politiche e le direttive sul paesaggio. L’appartenenza all’EFLA è aperta alle associazioni nazionali per l’architettura dei paesaggi di tutti i paesi membri del Consiglio Europeo.

I migliori Master e Corsi di Laurea in Architettura del Paesaggio 2018/2019

Per tutti coloro che vogliono diventare professionisti nell’ architettura del paesaggio siamo a segnalare diversi corsi di laurea di ottimo livello che possono formare futuri professionisti. Il Politecnico di Milano, l’Università di Pisa, l’Università degli studi di Firenze e la Sapienza di Roma, solo per citarne alcuni, sono atenei che offrono corsi di laurea specifici che coprono le materie di studio necessarie per formare seri professionisti. Anche atenei di minore importanza, come l’Università di Genova, offrono corsi di progettazione delle aree verdi e del paesaggio. Esistono inoltre diversi master in architettura del paesaggio tra cui segnaliamo il master di Yacademy che promuove il corso di alta formazione in Architettura per il paesaggio.