Piante Zen: quali piante utilizzare in un giardino Zen giapponese per meditazione

Alfio Sciacca

Spesso abbiamo sentito parlare di piante zen o, più generalmente, anche di giardino zen. Nonostante ciò, però, non sempre si sa con estrema sicurezza quando si può parlare di questo particolare tipo di piante giapponesi e, dunque, è un bene approfondire il discorso.

Nell’articolo odierno analizzeremo vari tipi di piante zen e capiremo che cos’è e cosa si intende con il termine giardino zen. Dunque, vi auguro una buona lettura!

Giardino Zen: cos’è e perché aiuta la meditazione

piante <a href=In questo articolo illustreremo quali sono le migliori e più diffuse piante della tradizione del giardino Zen. Forniremo inoltre una guida alla scelta delle piante e alla loro posizione all’interno dello spazio.

Questa forma d’arte si è sviluppata in Giappone a partire dal Duecento. Grazie alla sua unicità, è al giorno d’oggi, uno degli stili paesaggistici più conosciuti e copiati al mondo. Molti architetti si sono cimentati nella realizzazione di questi giardini.

Nella cultura occidentale il giardino è uno spazio aperto alle necessità materiali dell’uomo. Viene sfruttato come elemento decorativo e a volte integrato con zone coltivate, per accontentare il desiderio e la necessità di un luogo dove alleviare il peso della vita quotidiana. Invece, il giardino della cultura orientale, in particolar modo il giardino zen, è un luogo puramente meditativo e spirituale.

Dove gli elementi semplici di cui è composto trovano equilibrio e alimentano le emozioni, la riflessione, la pace interiore e la serenità d’animo.

Questi giardini aiutano la meditazione grazie alla espressione concettuale di ogni elemento, appartenente alla composizione paesaggistica.

Sabbia, pietre, specie vegetali e punti d’acqua sono i veri protagonisti, che devono rappresentare la semplicità, in quanto valore fondamentale del buddismo. un giardino che è un’opera d’arte in continuo cambiamento, così come il susseguirsi delle stagioni.

Esso incarna il movimento della natura e del tempo, per questo ha bisogno di essere curato e rinnovato continuamente.

Nel contatto e nella manutenzione di questi spazi ognuno di noi trova un istante di lucida meditazione. La meditazione viene stimolata grazie alle forme del giardino, che vengono studiate nei minimi particolari per ricreare paesaggi e zone naturali esistenti in altri luoghi, riducendo la loro grandezza ad un livello tale da poter integrati dentro il giardino.

Questi concetti paesaggistici vengono miniaturizzati creando una forma unica e tipica della cultura giapponese il cui esempio principale è l’arte del bonsai.

Qual è l’importanza delle piante giapponesi in un giardino Zen?

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Le piante all’interno del giardino Zen sono state inizialmente considerate come semplici oggetti ornamentali, nel corso del tempo le stesse piante hanno assunto funzioni più attive e considerate parte fondamentale del giardino.

La scelta delle piante in un giardino zen è molto importante, in quanto grazie a delle piante di un certo tipo la meditazione all’interno del giardino può essere favorita, e inoltre piante di questo tipo possono favorire il rilassamento dei muscoli e delle sensazioni mentali e fisiche.

Quando venne concepito il concetto di giardino Zen le piante non erano presenti in quanto si pensava di ottenere gli stessi effeti con elementi inerti, principalmente sabbia e rocce.

In un secondo momento e gradualmente sono stati inseriti fiori, arbusti per siepi ed alberi.

Le piante hanno la capacità di rappresentare e ricreare ambienti naturali in miniatura all’interno del giardino, inspirati a paesaggi esistenti.

Quindi è molto importante scegliere le piante giuste quando si sta progettando un giardino zen, in quanto possono cambiare completamente la funzionalità del giardino meditativo, e della meditazione all’interno del giardino stesso.

Scegliendo alcune piante piuttosto che altre si può ottenere un effetto di giardino zen che soddisfa le proprie esigenze e necessità.

Piante Zen: come scegliere le piante per il giardino zen

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Le piante hanno un ruolo importante. A seconda delle loro fasi di crescita. Dalla nascita fino alla morte delle stesse, ricreando un ciclo all’interno del giardino che rappresenti lo scorrere della vita e la rinascita dell’anima.

Ad esempio le fioriture prolungate o specie di piante da giardino perenni, che posseggono soltanto le foglie, possono essere utilizzate di forma differente in base alla zona naturale che si vuole ricreare.

La collocazione di questi componenti influenza non solo l’aspetto estetico anche quello metaforico, in base alla disposizione all’interno del giardino.

L’assortimento delle specie vegetali è definito, vengono utilizzate all’interno di un giardino tradizionale Zen essenze vegetali tipicamente asiatiche, principalmente diffuse in Giappone.

Ovviamente non tutte queste piante possono crescere degnamente in tutte le zone climatiche, di conseguenza verranno utilizzate piante similari che resistono ai climi più diversi.  Le linee guida per la realizzazione impongono di rendere sempre un insieme minimalista e poco caotico, prediligendo soprattutto l’armonia tra le componenti del giardino.

Piante zen giapponesi: guida alla scelta

Il posizionamento degli alberi in un giardino Zen segue un disegno triangolare o piramidale. Si utilizzano principalmente piante di origine Giapponese.

Che siano di habitat e quote simili tra loro. Si possono collocare anche esemplari provenienti da altre zone, basta che rispettino queste indicazioni.

Verranno posti uno affianco all’altro rispettando la loro posizione in natura. Simbolicamente le piante sono posizionate in base al loro carattere maschile e femminile, in solitario o accanto alla casa o vicino ai gruppi di rocce.

Da tenere in conto anche la presenza di piante ovviamente particolarmente adatte ad ambiente umidi in prossimità di laghetti o zone d’ombra.

Questa è la scelta delle piante più utilizzate nella creazione di un giardino Zen raggruppando le essenze vegetali in base al loro scopo.

Piante all’ingresso del giardino

Seguendo le tradizioni giapponesi si possono utilizzare i rami degli alberi da giardini in modo tale da creare un arco d’ingresso del giardino.

Questa disposizione è specifica, in modo tale da essere obbligati a passare sotto o in mezzo le piante d’ingresso. Un atto che influisce in forma positiva sul destino dei visitatori. Inoltre contiene un significato di umiltà e devozione.

Le piante che fanno parte di questa categoria vengono definite a carattere di tipo maschile. Conseguenza vengono posizionate singolarmente e foggiate a colonna o piramide.

Pino bianco giapponese (Pinus perviflora)

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Il pino bianco giapponese è una conifera sempreverde. È diffusa in Giappone e la corteccia grigia è una delle caratteristiche tipiche di questa essenza.

Il pino bianco è un ottimo tipo di pianta (albero) da utilizzare all’ingresso del giardino zen, in quanto favorisce l’interazione con la natura. Il pino bianco ha bisogno di calore e quindi di un esposizione diretta alla luce del sole. Inoltre preferisce un suolo drenante e ricco di sostanze nutritive. Può anche essere posizionato come pianta singola.

Tasso giapponese (Taxus cuspidata)

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Il tasso giapponese è una specie sempreverde. La corteccia è rossa, durante la fase adolescenziale liscia e con gli anni tende a fessurarsi, rialzarsi ed a staccarsi sotto forma di scaglie. Resistente sia al freddo sia alla siccità.

Piuttosto tollerante anche nei confronti delle malattie. Questa pianta ama particolarmente ambienti freschi ed umidi, tipici dei sottoboschi; può vivere e svilupparsi correttamente anche in ambienti ombrosi, ma non subisce danni, neppure se esposta tutto il giorno al sole.

Piante a foglia caduca

Molto diffuso in oriente è il Ginkgo biloba unico esemplare del suo genere, è una pianta a rischio di estinzione e rappresenta una specie molto antica, dotata di foglie lobate molto ornamentali. Anche il comune salice piangente può essere utilizzato per via della sua chioma ornamentale e per l’effetto che crea durante il soffiare del vento leggero.

L’Acer palmatum, grazie alla caduta delle foglie in autunno, richiama simbolicamente la caducità dell’uomo. Il momento della caduta delle foglie di questi alberi è molto importante, inoltre la loro collocazione dovrebbe essere quanto più vicina all’abitazione.

Ginko biloba

Il Ginko biloba è una pianta nata in Cina, che merita maggiore attenzione e cure, oltre che ad un approfondimento delle sue riconosciute propietà curative.

Anche per il suo enorme significato come simbolo di longevità e di rinascita, diffuso in tutta la cultura e la tradizione buddista.

Salice piangente (Salix babylonica)

Il salice piangente è un albero piuttosto resistente, non è incline alle malattie e non necessita di particolari cure.

Acero rosso (Acer palmatum)

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L’acero rosso giapponese è un albero che può raggiungere diverse dimensioni. Apprezzata dai architetti paesaggisti per le sue caratteristiche rustiche.

Molto resistente ai climi freddi, inoltre non ha bisogno di condizioni climatiche particolari. Ama crescere in terreni ricchi di humus e drenanti.

Le foglie hanno il caratteristico colore rosso. In Giappone viene coltivato e apprezzato da secoli per il suo portamento e la bellezza del suo fogliame di colore rosso vivo, lo è anche in formato ridotto (bonsai). Viene posizionato esclusivamente accanto alle abitazioni delle case per richiamare in osserva il senso della caducità dell’uomo.

Piante a foglie persistenti

Un genere di piante molto vasto, che comprende vari esemplari, adatti a essere collocati ai margini del giardino come barriera naturale dall’esterno o singolarmente in posizione lontana del centro. Tutte queste conoscenze si rivelano utili nel sapere come realizzare un giardino. Molte di queste piante vengono utilizzate all’interno dell’arte bonsai.

Ginepro (Juniperus communis)

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Il ginepro è un arbusto sempreverde, di altezza compresa tra 1 e 10 metri, con foglie aghiformi e bacche blu-viola, ricoperte da una pellicola opaca.

Vengono utilizzati in Giappone nell’arte bonsai poiché permettono di ottenere forme molto originali e uniche.

Quercia giapponese (Lithocarpus edulis)

Quest’albero è originario del Giappone, si tratta di una specie di grande portamento.

Quando si vogliono piantare all’interno di un giardino Zen va tenuto in considerazione il fatto che questa essenza vegetale ha bisogno di cure particolari e di un attenzione maggiore nel mantenimento. Temperatura, luce, l’umidità dell’ambienta e testura del terreno sono gli elementi da prendere in considerazione. Questo albero si sviluppa con molta facilità in quasi tutti i tipi di terreni. I quali vanno mantenuti umidi.

Aralia (Fatsia japonica)

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L’aralia è una pianta sempreverde. Originaria del Giappone e diffusa anche in Corea. E’ molto rustica, che riesce a sopravvivere anche nei climi freddi. Questa specie viene generalmente posizionata all’interno  delle abitazioni delle case.Come pianta per la depurazione dell’aria grazie alle sue capacità di assorbimento di elementi inquinanti aerei.

Questa essenza vegetale è un arbusto pieno di ramificazioni.

Il fusto ha la caratteristica di moltiplicare il numero delle ramificazioni dalla base della pianta. Altro elemento importante sono le meravigliose foglie di grandi dimensioni.

Olmo giapponese (Zelkova parviflora)

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La Zelkova parviflora è una pianta proveniente dal Giappone e dalla Cina, è considerata l’equivalente degli olmi e delle querce europei e americani.

Questa specie è, molto simile all’Olmo, con un unica differenza, le caratteristiche foglie seghettate. Il tronco ha una corteccia squamata sottile di colore grigio.

Necessita di sole pieno ed è resistente ai climi più caldi. Questa essenza vegetale viene inoltre utilizzata e molto apprezzata nell’arte bonsai.

Cipresso Hinoki (Chamaecyparis obtusa)

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E ‘coltivato per il suo legno di altissima qualità in Giappone, dove viene utilizzato come materiale per la costruzione di palazzi, templi, santuari, teatri Noh tradizionali, bagni, racchette da ping-pong e Masu.

Il legno ha aroma di limone, un leggero colore marrone rosato, con una grana ricca e diritta ed è molto resistente alla putrefazione.

È anche un albero ornamentale popolare in parchi o persino in un giardino emozionale, sia in Giappone che in altri luoghi di clima temperato, compresi l’Europa occidentale e parti del Nord America.

Un grande numero di cultivar è stato selezionato per la semina nei giardini, comprese le forme nane, le forme con foglie gialle e le forme con fogliame denso. Inoltre è spesso cresciuto come un bonsai.

Cedro del Himalaya (Cedrus deodora)

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Detto anche Cedro dell’India. Questa è una specie nativa dell’Ovest del Himalaya, Est dell’Afghanistan, Pakistan, India, Tibet e Nepal.

E’ una conifera dal portamento conico. Le proprietà curative del Cedrus deodora sono ben conosciute in India nei medicamenti ayurvedici. L’interno del tronco è profumato utilizzato per fare incensi, si può anche distillare per fare oli essenziali.

Abete (Abies procera)

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L’abete è un albero sempreverde, di grande portamento, dalla forma piramidale conica. La corteccia è liscia e grigia con caratteristiche vesciche resinose.

La specie è originaria dell’America settentrionale.

Viene riconosciuto in tutto il mondo come il classico albero di Natale. Quest’albero viene coltivato anche per ricavarne il legno.

Molto sfruttato nell’artigianato, nelle costruzioni in generale e per la produzione di carta.

Piante da fiore

Abbiamo accennato al fatto che è possibile utilizzare anche piante da fiore, queste dalle forme spesso aggraziate rappresentano la tipica essenza femminile, stanno a simboleggiare la rinascita, lo sviluppo e la vita che continua.

Azalea

L’azalea è un grande arbusto sempreverde o deciduo, è solitamente una pianta da appartamento dal fusto sottile, legnoso in parte.

Dalla forma tondeggiante. le foglie di colore verde scuro, hanno forma ovale e al tatto ruvide. In primavera fioriscono. I fiori variano di colore dal rosa, al rosso o bianco.

Esistono una grande quantità di ibridi, e raramente si possono incontrare specie di colore lilla o azzurro. Questa specie resiste con difficoltà ai climi freddi.

Albicocco giapponese (Prunus mume)

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Prunus mume, conosciuto come ume o albicocco giapponese, è una specie asiatica il cui fiore è stato il tema favorito dai tempi antichi nella pittura dell’est asiatico e del Vietnam.

I colori dei suoi fiori va dal bianco , passando per il rosa fino al rosso intenso. Albero originario della Cina e dopo fu trasportato in Giappone e Corea.

Questa specie viene coltivata tanto per i sui frutti che per i suoi fiori. La sua frutta è molto comune in Asia e viene utilizzata anche nella medicina tradizionale cinese.

Altre piante

Tra queste ci sono specie che data la loro natura possono crescere in piccoli gruppetti, collocati anche in zone diverse del giardino, a seconda dell’estensione dello stesso.

Tra le altre piante è possibile impiegare anche il muschio, data la natura di questa tipologia di vegetali è importante che la scelta di usarlo sia fatta soltanto nel caso si abbia a disposizione un laghetto artificiale, piccolo ruscello o qualsiasi altra fonte di umidità costante.

Si sviluppa prevalentemente all’ombra e in genere è presente su pietre o sassi. L’uso del muschio richiama la vastità e la purezza dei prati che solitamente dominano le colline.

Bambù (Bambusa)

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I bambú sono piante di grandi dimensioni provenienti dall’Est asiatico. Sono diffuse soprattutto nelle regioni di piante tropicali e sub tropicali.

I bambù sono piante famose per la loro forza. Inoltre esistono una enorme quantità di specie di grandezza variabile. Sono principalmente arbusti, sempreverdi.

L’apparato radicale di questa pianta ha un incredibile sviluppo verticale verso il basso. Il fusto è cavo con nodi cilindrici dai quali si sviluppano le foglie. Vengono anche coltivati in tutta l’Asia per la loro robustezza, leggerezza e flessibilità. Questo materiale è utilizzato inoltre nei campi dell’artigianato e del tessile.

Canna comune (Arundo donax)

La canna comune è una specie perenne. Il fusto è cavo, robusto e allungato, è in grado di crescere in terreni poveri.

Diffusissima in quella fascia terrestre che va dal Mediterraneo passando per il Medio Oriente arrivando fino all’India. Attualmente questa essenza si può trovare piantata e al naturale in ogni parte del mondo. Forma grandi gruppi in prossimità dei terreni umidi, lungo gli argini dei fiumi e lungo le sponde di stagni e laghi, ma anche in prossimità dei confini di terreni coltivati e sulle dune di sabbia, anche vicino al mare.

Si tratta di una pianta molto resistente, che ha bisogno di un’alta esposizione solare e di umidità per potersi sviluppare al meglio, però non disdegna le zone semiombreggiate.

Muschio (Bryophyta sensu stricto)

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Sono tra le essenze vegetali più antiche conosciute dall’uomo. Crescono in zone umide, praticamente dappertutto sui terreni, sulle rocce e sulla corteccia degli alberi. Si sviluppano principalmente in ambienti naturali come la tundra e nelle zone montuose, all’interno delle foreste nel sottobosco.

Dove rappresentano la specie vegetale dominante. Le piccolissime piante dei muschi, sono formate da piccoli fusti. Le minuscole foglie, sono prive di vene all’interno, vale a dire di un sistema di trasporto dei liquidi. In particolari specie esistono delle cellule specializzate che si occupano di tale compito. Queste piante sono mancati di vere e proprie radici.

Ciò che mantengono il collegamento al terreno sono invece dei filamenti sotterrani.