Potatura ortensie: come e quando farla

Alfio Sciacca

Con il nome di ”Ortensia” ci si riferisce a un genere di piante derivanti dall’Asia orientale, appartenenti a una famiglia comprensiva di una settantina di varietà. L’ortensia si riconosce subito per i suoi fiori molto peculiari: riuniti in infiorescenze appariscenti chiamate ”corimbi”.

I suoi fiori sono spesso bianchi o, in base alla varietà, rosa, azzurri, rossi e violetti. Ma qual è il segreto per avere sempre fiori di ortensia belli e salutari? La risposta risiede nella potatura. Vediamo di seguito perché quest’ultima è così importante.

Perché è importante la potatura delle ortensie: ecco a cosa serve

Idee Giardino, perché è importante potatura delle ortensie: serve

La potatura delle ortensie è un lavoro importante, e può davvero fare la differenza nella cura di questi splendidi fiori. Questo perché, grazie alle attenzioni adeguate, le ortensie si mantengono sempre belle e forti, producendo un alto numero di boccioli. Il risultato sarà uno spettacolo di fiori colorati e sani, di impareggiabile bellezza.

La potatura delle ortensie è comunque fondamentale non soltanto per un punto di vista estetico, ma anche funzionale e di spazio: se le ortensie non vengono periodicamente tagliate si allargano e crescono a dismisura, e in questi casi è facile che invadano lo spazio verde circostante rendendo il giardino confusionario e disordinato.

La potatura permette invece di dare una forma ben definita alla pianta, e di agevolare il ricambio dell’aria tra i suoi cespugli (le ortensie necessitano di un buon ricambio dell’aria, anche per questo è importante sfoltirle con potature a cadenza annuale).

Vediamo di seguito tutti i consigli su come effettuare correttamente la potatura.

Quali sono gli obiettivi della potatura?

Lo scopo della potatura è quello di evitare che le ortensie crescano in modo eccessivo, mantenendo un aspetto gradevole. Se queste non vengono potate, infatti, tendono a divenire ”legnose”: la potatura è importante per favorire la crescita dei fiori freschi, e renderli più salutari. Bisogna tenere conto che esistono due tipi di ortensia maggiormente diffusi nei giardini: a cespo e rampicanti, ma in tutti i casi e per tutte le varietà le regole generali di potatura non cambiano.

Potatura ortensie: quando bisogna farla?

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Le ortensie devono essere potate preferibilmente in autunno, ovvero al termine della loro fioritura. Ciò non significa che non si possano fare in altri periodi dell’anno: se lo scopo autunno hai dimenticato di potarle puoi comunque farlo prima della stagione estiva, magari nel periodo primaverile, l’importante è non aspettare che le temperature aumentino troppo.

Se è vero che è preferibile procedere con la potatura in autunno infatti, è anche vero che questa regola non vale in assoluto per tutte le varietà di ortensie: è necessario anche considerare la tipologia e l’epoca della fioritura. Bisogna tenere conto che le ortensie si dividono in due tipologie principali: arbustive e rampicanti. In base alla varietà si possono trovare piante di ortensie che fioriscono sui rami dell’anno (cosiddetti rami giovani), e ortensie che fioriscono invece sui rami dell’anno prima (cosiddetti rami vecchi).

Solitamente le ortensie arbustive fioriscono sui rami giovani, ma è importante documentarsi bene sulle necessità di potatura specifica della singola varietà, nel caso in cui si possieda una specie particolare.

Come potare correttamente le ortensie: guida alla potatura

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Le ortensie sono piante a foglia caduca di origine asiatica, di semplice coltivazione e di grande impatto estetico. Trattandosi di piante che producono fiori sui nuovi rami, è necessario che la potatura non venga mai trascurata, allo scopo di stimolare annualmente lo sviluppo di nuovi germogli. La potatura deve avvenire tutti gli anni, se non è possibile procedere con il lavoro durante l’autunno si consiglia di farlo verso la fine dell’inverno, ovvero nel periodo in cui la pianta è in riposo vegetativo. Come procedere correttamente?

In primis è importante tagliare tutti i fiori appassiti e i rami rovinati, ovvero quelli storti o visibilmente malati. Successivamente si deve procedere eliminando tutti i rami, accorciandoli per il massimo di un terzo della loro lunghezza.

Bisogna considerare che durante il periodo autunnale, le ortensie, presentano già delle gemme ingrossate, che apriranno i rami dell’anno dopo. Ciò significa che quando effettuiamo la potatura dei rami vecchi arriviamo fino a una gemma sviluppata.

Per questo motivo è consigliabile non effettuare eccessivi tagli della pianta, per evitare che crescano molti altri rami con un numero eccessivo di fiori che resterebbero molto piccoli.

La potatura, comunque, può essere fatta anche durante la stagione vegetativa, ma solo per togliere i fiori molto grandi e appassiti. Nel corso di tutto l’anno, infine, senza alcuna differenza stagionale, è consigliabile rimuovere i rametti deboli o danneggiati dalle intemperie. Concretamente il taglio, per essere effettuato in modo corretto, deve essere fatto tramite strumenti affilati e puliti, come apposite forbici da potatura e cesoie, l’importante che siano ben affilati (il taglio deve essere infatti preciso e netto, per evitare che funghi e patogeni possano entrare nel ramo). Per una corretta potatura si consiglia inoltre di effettuare dei tagli obliqui, con la parte più larga verso il basso (in questo modo l’acqua scorrerà verso il basso, evitando il cosiddetto ”ristagno idrico” responsabile di muffe e funghi).

È importante ricordare che la potatura va fatta in modo corretto, con tagli netti e decisi, perché altrimenti i funghi potrebbero trovare nel taglio una facile via d’ingresso e danneggiare irrimediabilmente le piante di ortensia.

Posso potare le ortensie da solo o serve uno specialista?

Grazie alla potatura delle ortensie uno spazio verde sembrerà più colorato e armonioso.

Se si desidera avere un giardino curato è importante occuparsi tutti gli anni della loro potatura. Ma quest’ultima è un’operazione complessa che necessita di uno specialista?

La risposta a questa domanda è ”no”: la potatura può essere effettuata da chiunque abbia il pollice verde, basta solo prendere i suggerimenti sopra esposti per realizzarla correttamente, ricordando che, per tutte le varietà esistente, la regola generale resta sempre la stessa: dai cespugli di ortensia vanno eliminati tutti i rami secchi e deboli, anche se la pianta è in riposo vegetativo. Con il tempo e l’esperienza si imparerà a capire quali sono i rami da tagliare, controllandoli al tatto.

I rami secchi infatti, visibilmente e al tatto, si presentano più chiari e rigidi rispetto ai rami sani, e devono essere accorciato realizzando un taglio di qualche centimetro sotto la parte essiccata. I rami deboli, invece, ovvero quelli con diametro minore di 5 mm, devono essere recisi alla base, e rimossi totalmente dalla pianta.

Ortensie in vaso: è necessaria la potatura?

Idee Giardino, ortensie vaso: è necessaria potatura

Anche l’ortensia in vaso ha bisogno di una potatura annuale: si tratta di un’operazione da effettuare (per le piante coltivate in casa), al termine della fioritura, ovvero a novembre. In questo caso devono essere rimossi i rami che sono fioriti in primavera, facendo attenzione a lasciare una coppia di gemme per ramo.

Per potare la pianta in vaso è consigliabile aspettare il terzo anno di vita, anche se, oltre alla potatura, è sempre necessario eliminare i rami più deboli, secchi e appassiti, a prescindere dalla stagione e dagli anni della pianta.

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