I giardini verticali esterni consentono di coprire con il verde muri e facciate degli edifici.

Questa tecnologia rappresenta uno degli elementi chiave per la naturalizzazione degli involucri architettonici.

I giardini verticali esterni diventano così utili strumenti per ridurre l’impatto ambientale delle strutture e proteggere l’opera muraria dal degrado.

Con l’applicazione di questi sistemi si ottiene anche un positivo abbattimento del calore e delle polveri sospese.

Le piante sono degli elementi di regolazione igrotermica estremamente efficaci. Specialmente se impiegate in contesti critici come quelli che generalmente caratterizzano i centri abitati.

Quello che più colpisce nei giardini verticali esterni è la loro elevata valenza estetica ed architettonica. Le pareti fioriscono e si ammantano di colori e profumi coprendo la struttura di natura.

Planeta ha concentrato i suoi studi verso la realizzazione di pareti verdi verticali a bassissima manutenzione. Caratterizzati da specie vegetali molto resistenti alle condizioni urbane ed a basse esigenze idriche. (con particolare riferimento alla temperatura e alla qualità dell’aria)

Questa ricerca, orientata in prevalenza alle facciate esterne degli edifici, ha portato allo sviluppo di una tecnologia che si è dimostrata efficace. Ed economica nella sua gestione successiva all’impianto.

Sono state individuate una serie di piante che non erano sino ad oggi contemplate nelle tradizionali realizzazioni di verde verticale. Sono state testate per garantire la totale copertura della parete. Fornendo un “manto protettivo vegetale” in grado di incorporare l’aria al suo interno. Garantendo alti livelli di coibentazione della struttura.

La particolare flessuosità di alcune di queste specie rende il prospetto architettonico molto interessante sotto il profilo estetico. La conformazione delle foglie reagisce ad ogni minimo movimento d’aria. Regalando movimento e vita alla rigida struttura muraria. (lo stesso effetto che osserviamo nei campi di grano accarezzati dal vento)

Il manto vegetale è ovviamente composto da piante le cui caratteristiche sono di fondamentale importanza per la riuscita della realizzazione.

La provenienza e distribuzione geografica delle piante costituiscono dei fattori di selezione estremamente importanti.

Se la prima definisce le caratteristiche ambientali che hanno indotto gli organismi vegetali a sviluppare determinate strategie di crescita e funzionamento biologico. La seconda costituisce un fattore ancora più utile all’impiego delle specie. Perché ci permette di capire in quale ambito geografico queste piante sono riuscite ad ambientarsi. (a prescindere dalla localizzazione dei luoghi di origine)

Anche il portamento e lo sviluppo complessivo delle piante è oggetto dei nostri studi. Il particolare sviluppo in verticale impone l’utilizzo di specie dal portamento compatto, strisciante, arbustivo cespuglioso o decombente. Con uno sviluppo medio piccolo in altezza e una grande capacità coprente.

Le caratteristiche del manto vegetale delle piante prese in considerazione costituiscono il principale elemento di controllo microclimatico. Le peculiarità fisiche e dimensionali di questo componente sono state impiegate per valutare l’impatto ambientale.

Sui parametri e le caratteristiche del manto vegetale si basano inoltre le erogazioni degli sgravi fiscali. Previsti dalle varie leggi locali. (sviluppo in altezza e in ampiezza, tempi di crescita e densità)

Lo sviluppo in altezza ed ampiezza delle specie impiegate per la costruzione di pareti verdi è una caratteristica di grande interesse sul piano dell’incidenza delle prestazioni energetiche.

Nelle più recenti tecnologie utilizzate per la realizzazione di pareti verdi, il rivestimento parietale avviene attraverso l’applicazione di elementi modulari.

Planeta ha comunque testato diversi sistemi modulari di estensione del rivestimento parietale. Diversi tipi di substrato atti alla coltivazione delle piante. Siamo arrivati a mettere a punto una tecnologia in grado di incidere positivamente sul controllo microclimatico.

Anche il tempo di crescita delle essenze applicate all’involucro edilizio risulta essere una delle discriminanti nella scelta delle piante da inserire.

La necessità di ottenere in tempi brevi e più possibile sicuri la maturazione delle superfici verdi risulta di estrema importanza per utenti e progettisti. Specie nel momento in cui si tende ad incrementarne la qualità sul piano estetico e su quello prestazionale.

Il fine ultimo del progetto di naturalizzazione dell’involucro è quello di una completa integrazione tra tecnologie tradizionali e tecnologie viventi. Appare chiaro quindi come il controllo dei tempi di crescita e lo sviluppo delle piante diventa uno dei grandi temi. Attorno al quale si gioca la partita dell’innovazione per queste tecnologie.

Planeta ha selezionato delle specie con grande capacità di sviluppo, molto coprenti e rustiche. In grado di garantire coperture variabili dal 80% al 100% già al momento della posa. (verde verticale pronto effetto)

Anche le caratteristiche delle foglie che compongono il manto vegetale incidono sull’efficacia del rivestimento in termini di controllo microclimatico degli spazi costruiti, abbattimento degli inquinanti e effetto fonoassorbente.

I giardini verticali esterni non vanno confusi con le pareti verdi ottenute con l’ausilio di piante rampicanti.

 

In questo caso le specie rampicanti possono solo coprire nel tempo il muro o la parete utilizzandola come tutore. Mentre i giardini verticali esterni si aprono all’utilizzo di molteplici piante differenti per portamento e colore.

La biodiversità del giardino verticale è il suo vero punto di forza e consente al progettista di esprimere a pieno la sua creatività.

Per la creazione di giardini verticali esterni vanno presi in considerazione diversi fattori.

L’esposizione della parete (al sole, mezzombra o ombra). La temperatura esterna. L’umidità ambientale e i livelli di inquinamento sono solo alcuni dei fattori che vanno analizzati.

Nelle fasi di progettazione e realizzazione va anche considerato lo stato della parete. La sua impermeabilizzazione e le strutture di sostegno della tecnologia nel caso in cui si decidesse di realizzare una parete ventilata.

Ogni apertura sulla parete, come finestre e porte, va gestita separatamente. Con l’ausilio di opportuni sistemi di raccolta dell’acqua gravitazionale.

I moduli che consentono di accogliere le piante vanno opportunamente progettati e realizzati. Al loro interno, va inserito l’impianto d’ irrigazione e fertirrigazione.

Ogni specie vegetale inserita vive in un substrato appositamente creato per lei, allo scopo di consentire il massimo sviluppo e adeguate condizioni di vita.

Planeta con il suo studio tecnico e di ricerca collabora con le università per valutare i dati prestazionali di questa tecnologia.

Il principale obiettivo della nostra ricerca è quello di delineare le reali prospettive di diffusione su vasta scala degli involucri naturalizzat. Con l’ausilio di pareti verdi. Fornendo un quadro completo riguardante le tecnologiche e tentando di definire dei chiari confini prestazionali in termini di controllo microclimatico dell’ambiente costruito.

I moderni concetti di “qualità diffusa” mirano a creare le condizioni necessarie affinché si utilizzi la qualità degli spazi urbani come strumento per generare qualità sociale.

La programmazione negli anni di un gran numero d’interventi di riqualificazione di singole aree della città rientrano in quella che definiamo “terapia di agopuntura urbana”. Il cui scopo è anche quello di aumentare il più possibile la superficie di verde complessivo migliorando la qualità dell’aria, il microclima e l’aspetto estetico-architettonico.

Questi principi che mettono la gestione della qualità ambientale degli spazi urbani al centro delle politiche di sviluppo delle città, costituiscono una premessa fondamentale per comprendere lo sforzo e l’entusiasmo con cui Planeta ha organizzato la sua ricerca per lo sviluppo di tecnologie utili alla creazione di involucri edilizi naturalizzati.

Nel corso degli ultimi trenta anni sono stati numerosi gli studi e le esperienze progettuali. Attraverso le quali si sono potute testare le potenzialità delle superfici verdi in termini di controllo ambientale e microclimatico degli spazi urbani.

Questi studi hanno accolto all’interno della pratica progettuale urbanistica i contributi di diverse discipline, allo scopo di cogliere tutte le possibili sfaccettature di tali sperimentazioni. (dalla progettazione ambientale alla bioclimatologia, dalla psicologia alla sociologia)

Ai fini della nostra ricerca è utile approfondire i risultati scientifici prodotti delle funzioni di controllo microclimatico. Depurazione dell’aria. Attenuazione del rumore. Azione antisettica. Aumento della biodiversità e del benessere psicologico.

L’analisi di questi fattori può portare ricadute positive in sviluppo e diffusione delle tecnologie per creare involucri vegetali.

Siamo quindi a disposizione di Ingegneri, Architetti, specialisti del settore ed imprese per fornire tutto l’appoggio tecnico necessario e lo sviluppo dei costi.