Come realizzare impianto di irrigazione interrato per giardino e prato e costi

Quando si è stanchi di dover gestire la manutenzione di un giardino o di un prato irrigando continuamente la zona, è necessario dotarsi di un impianto di irrigazione interrato e analizzare le caratteristiche del terreno.

Per sapere come realizzare un giardino con un efficiente impianto di irrigazione interrato occorre innanzitutto valutare le caratteristiche del terreno come la disponibilità, la pressione e la portata dell’acqua.

La disponibilità dell’acqua deve essere di almeno 25/30 litri al minuto con una pressione superiore o uguale a tre bar.

Per verificare la pressione è sufficiente applicare un manometro su un rubinetto esterno qualsiasi, rilevando il dato in diverse ore del giorno e della notte.

Per valutare la portata, invece, basterà sistemare un recipiente del quale si conosce il volume e misurare con un cronometro o orologio il tempo che impiega il contenitore a riempirsi.

Se per esempio il recipiente è di dieci litri e si riempie in venti secondi, significa che la portata dell’acqua è pari a trenta litri al minuto.

Componenti da acquistare per realizzare un impianto di irrigazione e costi giardino acqua

Per realizzare un impianto di irrigazione interrato occorre acquistare una serie di prodotti necessari come:

  • centralina per l’irrigazione;

  • irrigatori da giardino a scomparsa;

  • elettrovalvole per irrigazione;

  • raccordi per irrigazione in plastica;

  • tubi per irrigazione in polietilene;

  • nipplo per avvitare l’irrigatore al raccordo.

A seconda della grandezza del giardino o del prato, i costi per la realizzazione di un impianto sono diversi. Se la zona da coprire è di piccole dimensioni, fino a 150 metri quadri, è possibile risparmiare spendendo una cifra sui 150 euro.

Idee Giardino, Prato e giardino acquaIl costo della centralina è sempre lo stesso, tuttavia variano i singoli costi delle altre componenti.

Per un piccolo giardino, infatti, sono sufficienti otto nipplo, otto irrigatori, otto raccordi e un tubo di irrigazione di una lunghezza pari a 100 metri e un diametro di 25 millimetri.

Se l’area da coprire è più vasta, il costo sarà più alto poiché si ha bisogno di un maggior numero di nipplo, raccordi e, il tubo di irrigazione deve essere più lungo.

La tipologia di irrigatore scelto può influire ulteriormente sul costo finale. In commercio è possibile trovare irrigatori statici e dinamici.

I primi hanno un costo di circa 10 euro e realizzano un getto di acqua fisso che viene distribuito sull’area a 360 gradi e sono in genere da preferire se la superficie da coprire ha dimensioni ridotte.

Gli irrigatori dinamici sono la scelta migliore per realizzare un impianto di irrigazione interrato poiché la testina per la fuoriuscita dell’acqua è mobile e fuoriesce dal terreno solo quando viene attivata.

Inoltre, questa tipologia di irrigatore è perfetta per i giardini di grandi dimensioni visto che la gittata dell’acqua può arrivare fino a 30 metri. Il costo di questi componenti è di circa 20/30 euro.

Sensori ambientali: pioggia, umidità, meteorologia (smart)

sensori ambientali impianto irrigazionePer rendere un impianto di irrigazione davvero efficiente, è consigliabile integrarlo con sensori ambientali intelligenti. Questi dispositivi permettono di ottimizzare l’uso dell’acqua, adattando i cicli di irrigazione alle condizioni climatiche reali e alle esigenze specifiche del terreno.

Tra i più utili troviamo il sensore di pioggia (rain sensor), che interrompe automaticamente l’irrigazione in caso di precipitazioni, evitando sprechi inutili e proteggendo le piante da un eccesso d’acqua. Alcuni modelli permettono anche di impostare una soglia di pioggia minima oltre la quale il sistema deve fermarsi.

Un ulteriore passo avanti è rappresentato dai sensori di umidità del terreno, che misurano la reale quantità di acqua presente nel suolo. Quando il terreno è già sufficientemente umido, l’impianto viene bloccato, anche se il ciclo irrigante era programmato. Questo consente di irrigare solo quando necessario, migliorando la salute del verde e riducendo i consumi.

Infine, le centraline intelligenti con connessione Wi‑Fi rappresentano la soluzione più avanzata. Questi dispositivi si collegano a servizi meteo online e regolano in modo dinamico la frequenza e la durata delle irrigazioni in base alle previsioni del tempo, alla stagione e persino al tipo di vegetazione. Alcuni modelli permettono anche il controllo da remoto tramite app, offrendo massima flessibilità e risparmio.

L’integrazione di questi sistemi ”smart” migliora significativamente l’efficienza dell’impianto, protegge l’ambiente e può ridurre i costi in bolletta fino al 30–50%.

Fase di progettazione per la realizzazione di un impianto di irrigazione interrato

Progettazione dettagliata e suddivisione in zone

La fase di progettazione è fondamentale per garantire che l’impianto di irrigazione sia efficace, equilibrato e adatto alle caratteristiche del giardino. Prima ancora di scegliere componenti come irrigatori o programmatori, è indispensabile rilevare e disegnare una planimetria dettagliata dello spazio verde. Il disegno dovrebbe includere tutti gli elementi rilevanti: aiuole, alberi, siepi, vialetti, superfici pavimentate e naturalmente l’estensione del prato.

Una volta definita la planimetria, il passo successivo è la suddivisione in zone irrigue, ciascuna delle quali dovrà essere gestita separatamente dal programmatore. Questa scelta dipende da vari fattori:

  • Tipo di vegetazione: prato, aiuole, orto e siepi richiedono quantità e frequenze d’acqua diverse.

  • Esposizione al sole o all’ombra.

  • Portata e pressione dell’impianto: ogni zona deve contenere solo il numero di irrigatori che la linea idrica può gestire senza perdere efficienza.

Per un risultato ottimale, è essenziale calcolare la portata d’acqua disponibile (litri al minuto) e confrontarla con il consumo degli irrigatori. In presenza di portata limitata, è necessario distribuire gli irrigatori su più zone, attivate in sequenza. Le guide tecniche dei produttori, come Hunter o Rain Bird, offrono strumenti e tabelle utili per eseguire questi calcoli con precisione.

Un sistema ben progettato, con zone omogenee e calibrate in base ai fabbisogni reali delle piante, evita sprechi, garantisce una copertura uniforme e semplifica la manutenzione nel tempo.

Realizzazione pratica di un impianto di irrigazione interrato

Una volta disegnato il progetto per la realizzazione dell’impianto di irrigazione si può passare alla fase pratica.

Innanzitutto va realizzata la batteria che raggruppa tutti i sistemi di chiusura e apertura delle singole valvole.

In secondo luogo deve essere evidenziato il tracciato delle tubature e il punto dove saranno collocati i singoli irrigatori tramite l’utilizzo di paletti e di una corda o scrivendo direttamente sul terreno con un gesso.

realizzazione impianto di irrigazioneDa questo momento si può iniziare a scavare con una vanga per creare le canalette che devono avere una profondità di circa venti centimetri.

Una profondità minore è sconsigliata poiché il freddo invernale potrebbe compromettere la funzionalità delle tubature.

Gli irrigatori devono essere posizionati vicino ai paletti dove sarà srotolato il tubo di polietilene.

Quest’ultimo deve essere tagliato a misura dove andranno istallati i raccordi di deviazione e di giunzione di ogni singolo irrigatore.

Il taglio deve essere pulito e preciso quindi meglio utilizzare un seghetto e raschiare i bordi per fare in modo che la tenuta stagna sia massima.

In seguito occorre mettere a dimora il tubo interrando tutto l’impianto facendo però attenzione a fare in modo che gi irrigatori rimangano a filo del terreno.

Dopo aver riempito di terra la canaletta si può passare alla fase del collaudo facendo svuotare completamente il circuito per far uscire eventuali detriti.

Manutenzione e controlli periodici del tuo impianto di irrigazione

Un impianto di irrigazione interrato, per garantire efficienza e durata nel tempo, richiede alcune semplici ma fondamentali operazioni di manutenzione periodica. È consigliabile effettuare almeno due revisioni complete all’anno: una all’inizio della primavera, prima di rimettere in funzione l’impianto, e una in autunno, prima della chiusura invernale.

Durante la manutenzione primaverile, è importante verificare l’integrità dei tubi e dei raccordi, accertandosi che non ci siano perdite o danni causati dal gelo. È buona pratica anche controllare e pulire gli ugelli degli irrigatori, rimuovendo eventuali ostruzioni da calcare, sabbia o detriti, che possono compromettere l’uniformità dell’irrigazione. Allo stesso modo, i filtri presenti a monte dell’impianto vanno puliti o sostituiti, per evitare cali di pressione e malfunzionamenti.

In autunno, oltre alla pulizia generale, è fondamentale svuotare completamente le tubazioni tramite apposite valvole di scarico o con l’aiuto di compressori, per evitare la formazione di ghiaccio durante l’inverno, che potrebbe danneggiare irrimediabilmente l’impianto.

Un controllo regolare assicura il corretto funzionamento dell’impianto, riduce gli sprechi d’acqua e previene interventi costosi di riparazione. Una manutenzione ben eseguita può prolungare significativamente la vita utile del sistema.

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