Aeroponica: guida alla coltivazione

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Scopriamo in cosa consiste la coltivazione aeroponica, priva di ristagni d’acqua e in grado di sviluppare piante di ogni genere, mettendola a paragone con quella idroponica.

Aeroponica: cos’è e qual è la sua storia

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Il primo elemento che contraddistingue la coltivazione aeroponica è l’indoor, in quanto il sistema si svolge all’interno, dentro serre o box appositi, senza al’utilizzo della terra. Le piante, infatti, sono adagiate all’interno di vasi, nutrite da sostanze minerali ed eventualmente fertilizzanti, beneficiando della presenza di pompe ad aria, che consentono di regolare il flusso.

Lo scopo delle pompe è appunto quello di nebulizzare le sostanze liquide, facendo in modo che raggiungano le radici in modo uniforme, permettendo uno sviluppo più regolare della pianta.

La coltivazione aeroponica nasce nel 1942 grazie all’intuizione di Carter, sviluppandosi negli anni ’50 e ’60 e trovando la sua applicazione su piante di pomodoro, agrumi, avocado e caffè.

Del 1983 è il Genesis Rooting System, inventato da Stoner, che di fatto ha reso possibile la coltivazione di moltissime varietà con questo metodo, prevedendo solo il collegamento a una presa elettrica e a un rubinetto con acqua corrente.

Che cosa si intende e cosa significa coltivazione aeroponica?

Idee

La coltivazione aeroponica prevede quindi la nebulizzazione delle sostanze utili alla sviluppo della pianta, creando di fatto le condizioni ideali per la sua crescita e il suo sviluppo. Si tratta di un metodo di architettura verde che può essere utilizzato in modo molto intelligente in una casa ecosostenibile.

La tecnica è più mirata e, nella maggior parte dei casi, efficace rispetto a quella idroponica, che crea uno shock superiore al momento di trapiantare il vegetale sulla terra.

Grazie alla realizzazione di un ambiente sterile e privo di batteri, nel corso degli anni, i coltivatori hanno potuto utilizzare questa tecnica per clonare ogni genere di pianta, coltivandola anche in regioni ostili dal punto di vista climatico grazie alla scelta dell’indoor.

Coltivazione aeroponica: ecco perché scegliere questo tipo di coltivazione

La coltivazione aeroponica apporta una serie di vantaggi in termini di qualità, di tempistiche e di resistenza, permettendo al vegetale di svilupparsi nelle migliori condizioni possibili. Vediamo quindi quali sono i principali benefici e perché preferire questo sistema ad altri utilizzati nel settore.

Quali sono i vantaggi e i benefici della coltivazione aeroponica?

Idee

In primo luogo, la coltivazione aeroponica evita la presenza di batteri e parassiti, che sono una delle cause principali della morte delle piante esterne o della sterilità di un terreno.

Creando un ambiente di fatto sterile, si permette alla pianta di crescere forte, in modo che possa sopportare al meglio lo spostamento su terra al momento opportuno. Un secondo vantaggio di questa tecnica risiede nell’alto livello di ossigenazione che ricevono le radici, favorendo una crescita più rapida della pianta e ottimizzando quindi i tempi della coltivazione.

Con la tecnica aeroponica l’azione del coltivatore è molto ridotta, in quanto è un mini-diffusore a nebulizzare la giusta quantità di prodotto, senza richiedere una particolare applicazione umana.

Il terreno ridotto e sempre sotto controllo limita al minimo il rischio di infezione reciproca degli esemplari, che possono essere rimossi rapidamente in caso di problemi, senza lasciare alcun residuo nocivo. Grazie al processo di nebulizzazione di sali minerali e fertilizzante, che viene effettuato periodicamente sulle radici, il consumo di acqua necessario a sostenere tutto il sistema è ridotto, in modo da risultare maggiormente sostenibile anche per l’ambiente.

Infine, la coltivazione aeroponica si presta a tutte quelle varietà di piante che possono svilupparsi anche in senso verticale, mentre è meno indicata per quelle che necessitano di ampi spazi e di parecchio terreno.

Tenendo costantemente sotto controllo tutti i parametri ambientali, come la temperatura, la luce, il nutrimento, il pH e i tipi di fertilizzanti e nutrienti usati, questa tecnica permette di ottenere un risultato migliore rispetto alla coltivazione in terra, eliminando anche l’uso di pesticidi e riducendo l’impatto ambientale.

Guida alla coltivazione aeroponica: ecco come farla correttamente

Eseguire correttamente la coltivazione aeroponica richiede l’impiego di alcuni macchinari e il rispetto di diverse fasi, in modo da consentire la crescita e lo sviluppo della pianta nei tempi previsti.

Vediamo quindi quali sono gli step da seguire e cosa serve per completarli al meglio.

Fase di germinazione

Idee

La fase della germinazione prevede l’utilizzo di semi, dai quali nascerà la piccola pianta da coltivare.

Affinché questo avvenga tenendo sotto controllo tutti i parametri utili, è necessaria una miniserra e dei cubi di lana di roccia, uno per ogni seme che si tende far germinare, da cambiare una volta alla settimana.

Lo stimolatore delle radici velocizza le operazioni, così come la presenza di una luce al neon e uno stabilizzatore riscaldante, che tiene la temperatura della serra costante, in base alle esigenze e al tipo di pianta.

I tempi sono variabili e dipendono dalla tipologia di vegetale e di semi che si stanno trattando.

Fase di fioritura e crescita

Quando i semi sono finalmente germogliati, ci troviamo nella fase della fioritura e della crescita.

Per fare in modo che la pianta prosegua il suo percorso, serve in primo luogo un kit di illuminazione, formato da lampadine, porta lampadine e apposito alimentatore.

Il sistema aeroponico, formato da un microdiffusore, deve essere calibrato in modo specifico, così da fornire alla pianta il giusto nutrimento e limitare lo spreco d’acqua.

Abbiamo visto come uno degli aspetti vincenti della coltivazione aeroponica sia la capacità di mantenere costanti tutti i parametri migliori per la pianta. Questo avviene solo se si possiede un misuratore per il pH e un correttore, in modo da avere sempre il corretto livello di acidità.

Ancora, è importante inserire nel kit un misuratore EC e un timer per la vaporizzazione, che deve essere programmato accuratamente per evitare che le radici siano troppo bagnate o secche.

Infine, la scelta dei nutrimenti riveste un ruolo essenziale, poiché ogni specie necessita di quantitativi diversi di fertilizzante e sali minerali, da calibrare bene per favorire la crescita.

Installa il giusto sistema di illuminazione

La luce è un elemento essenziale per le piante, che può essere amico o nemico a seconda del tipo di esposizione e di necessità. Il suggerimento è quindi di acquistare un kit professionale di illuminazione, che possa essere regolato per intesità e durata tramite un timer, in modo da creare un ambiente ottimale per ogni specie e arrivare alla clonazione di vegetali molto diversi fra loro.

Ogni fase della coltivazione aeroponica prevede un tipo di luce diversa e in commercio esistono lampadine apposite per la germinazione, la fioritura e la crescita, regolate con luce calda per simulare la giusta intensità del sole. Per favorire l’alimentazione costante del sistema è necessaria una presa di corrente elettrica, collocando quindi la serra in prossimità.

Coltivazione idroponica: cosa cambia da quella aeroponica?

La coltivazione idroponica prevede, nella maggior parte dei casi, l’irrigazione di un substrato formato da sabbia, argilla e perlite, senza la necessità di un terreno e della messa a terra delle piante. In alcuni casi, invece, le piante sono immerse direttamente all’interno di un fluido, arricchito di sostanze nutritive utili alla crescita e alla fioritura.

Si tratta di una tecnica che può però essere impiegata su scala minore, apportando benefici a varierà come il riso, poiché molti altri vegetali soffrono la scarsa ossigenazione e possono risentire, nel breve e medio termine, del ristagno dei liquidi.

Anche in questo caso è essenziale il controllo della temperatura, del pH e l’assenza di batteri e parassiti, dando vita a coltivazioni sane e dallo sviluppo rapido. La coltivazione aeroponica, tuttavia, ha il vantaggio della nebulizzazione, quindi lo spreco di acqua è decisamente minore e l’applicazione su varietà di piante diverse molto più praticabile.

Coltivare fuori dal suolo ha i suoi indubbi effetti positivi, soprattutto alla luce dell’inquinamento del terreno che colpisce moltissimi territori nel mondo. Con queste premesse, la tecnica aeroponica troverà sempre maggiore diffusione, diventando nel tempo una delle più praticate per la clonazione di piante differenti, permettendone la crescita nelle migliori condizioni.

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