Giardino terapeutico (healing garden): cos’è, benefici e come realizzarlo

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Un giardino terapeutico è una sottocategoria di giardino curativo che viene realizzata per soddisfare le esigenze di uno o più soggetti a livello fisico, psicologico, psichiatrico, emotivo, spirituale, riabilitativo, curativo e sociale cosicché tali individui possano ritrovare l’equilibrio psico-fisico.

Un aiuto per la salute e il benessere: il giardino terapeutico

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In particolare, i giardini terapeutici sono degli spazi verdi realizzati all’aperto presso numerose realtà sanitarie, socio-assistenziali, formative, professionali e domestiche.

Al riguardo, bisogna ricordare gli ospedali, le strutture di riabilitazione, le residenze abilitative assistite, le case di cura, i centri oncologici ambulatoriali, le residenze per gli ospizi, nonché gli asili nido, le scuole, le università, i giardini botanici, gli ambienti residenziali, i terrazzi domestici e le terrazze professionali e persino le prigioni.

Si tratta di soluzioni positive ed efficaci per migliorare la qualità della vita, la salute fisica e il benessere psico-emotivo di quelle persone affette da patologie croniche, malattie mentali e/o disabilità oppure con problemi sociali, emotivi, di disoccupazione e/o stress.

A questo proposito, si può approfondire tal argomento leggendo i seguenti paragrafi sul giardino terapeutico: cos’è, benefici e come realizzarlo.

Che cos’è e quali sono le caratteristiche di un giardino terapeutico?

Un giardino terapeutico è un ambiente dominato dagli organismi vegetali, vale a dire le piante, che viene specificatamente progettato da professionisti qualificati per semplificare l’interazione passiva o attiva degli utenti con gli elementi curativi della natura e soddisfarne le peculiari esigenze e gli obiettivi predefiniti clinicamente.

healing garden

Nello specifico, fra i vari tipi di giardini con scopi terapeutici in cui curare e/o ammirare le piante si possono menzionare i seguenti spazi verdi esterni:

  • Healing garden: ossia i giardini curativi, conosciuti anche come giardini filosofici, che sono adatti ad ogni tipo di persona e prevedono un’interazione piuttosto passiva con la natura;
  • Orto-giardini terapeutici: che sono specifici per una certa tipologia di soggetti, ad esempio gli ammalati o i disoccupati, e prevedono un coinvolgimento attivo degli utenti;
  • Giardini sensoriali: realizzati per stimolare i 5 sensi così d’apportare benessere e gioia incrementando la produzione di endorfine e sostanze endogene nel corpo;
  • Giardini riabilitativi: per portare alla guarigione e all’autonomia i pazienti della sfera ospedaliera.

In particolare, i giardini terapeutici vengono suddivisi in diverse zone contraddistinte da finalità specifiche, ad esempio:

  • area didattica, che è dedicata, per l’appunto, ai percorsi didattici;
  • zona per l’ortoterapia per imparare a coltivare gli ortaggi e le tecniche di apicoltura;
  • area sportiva;
  • zona per la pet-therapy;
  • area relax;
  • zona per i laboratori artistici;
  • zona per passeggiare;
  • area per la riabilitazione degli ammalati;
  • zona ludica per fare delle pause ricreative, incontrare persone e socializzare, ecc.

Perché fa un bene avere un giardino terapeutico: vantaggi e benefici

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Fermarsi per rilassarsi o per lavorare in un giardino terapeutico presenta diversi vantaggi per la salute e il benessere delle persone con problemi sociali, emotivi, di salute, di solitudine e/o di stress.

A tal riguardo, si possono mettere in evidenza i seguenti benefici offerti da un giardino terapeutico:

  • riscoprire la connessione con la natura, che è confortevole e distraente dai problemi umani;
  • interagire socialmente per superare la solitudine;
  • passeggiare all’aria aperta e ammirare la bellezza delle piante, degli alberi, dell’erba e dei fiori;
  • rilassarsi nel verde restando, però, vigili;
  • guarire più velocemente grazie a una maggior serenità e ricezione alle terapie mediche;
  • diventare più autonomi;
  • calmarsi in caso d’iperattività o aggressività;
  • ritrovare e mantenere a lungo l’equilibrio psico-fisico e la speranza;
  • ridurre il dolore e i sintomi delle malattie;
  • apprendere nuove competenze di vita, alfabetizzazione, comunicazione e calcolo per aumentare la fiducia in se stessi e l’autostima;
  • dedicarsi all’orticoltura per sviluppare le capacità motorie e migliorare la concentrazione, la coordinazione occhio-mano, la resistenza fisica e la sensazione d’indipendenza e di controllo;
  • imparare a prendersi cura delle piante e della loro crescita al di là delle proprio livello di abilità per aumentare il benessere psichico grazie al fatto che i vegetali si lasciano trattare senza discriminazione;
  • riprendersi dallo stress dovuto a una malattia o a un’operazione visualizzando degli elementi e delle scene naturali capaci di suscitare sentimenti positivi e interesse, mantenere l’attenzione e ridurre le emozioni negative e i pensieri stressanti.

A cosa serve un giardino terapeutico?

A cosa serve un giardino terapeutico: scopri i benefici di questo spazio verde

Come se non bastasse, fra i numerosi benefici del giardino terapeutico occorre evidenziare che tale spazio verde esterno permette anche di:

  • praticare diverse attività formative, ad esempio i corsi di giardinaggio per apprenderne le tecniche base, come la propagazione delle piante, la coltivazione delle erbe e il giardinaggio dei contenitori, il giardinaggio sociale e il giardinaggio terapeutico;
  • stimolare la mente a livello creativo, intuitivo e decisionale;
  • migliorare l’umore, la qualità della vita e il benessere dei diversi fruitori, quindi sia i pazienti sia i loro famigliari, amici, accuditori e curatori;
  • ridurre la sensazione di affaticamento e di stress;
  • scegliere fra svariate attività di tipo ludico, didattico, sociale e stimolante grazie alle aree verdi appositamente adibite per socializzare, fare sport, ricevere formazione e stimolare i sensi, ossia l’olfatto, la vista, l’udito, il gusto e il tatto. In particolare, per socializzare nei giardini terapeutici esistono le aree di pet-therapy con gli animali, mentre per lo stimolo dei 5 sensi vengono predisposte delle aree orticole;
  • diminuire i sintomi della depressione e dell’ansia;
  • migliorare il funzionamento del sistema immunitario e la salute ossea grazie all’esposizione alla luce solare e a una maggior ossigenazione;
  • meditare nel verde per raggiungere la quiete interiore;
  • essere circondati dalla natura tutto l’anno per riprendersi dal grigiore dell’ambiente urbano;
  • sentirsi parte di una comunità curando le piante in condivisione con altre persone.

Come si fa a realizzare un giardino terapeutico

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Anzitutto, un giardino terapeutico deve essere progettato in modo tale da essere sicuro, multifunzionale e accessibile a chiunque ne voglia usufruire, pertanto, sia gli ammalati sia le persone sane.

In merito all’accessibilità, il design di un giardino terapeutico deve essere pianificato prima della sua costruzione e del suo impianto nel rispetto di determinati criteri rivolgendosi a un vivaista, ad un architetto paesaggista o a degli esperti di giardinaggio, botanica, agronomia, sociologia ed educazione ambientale.

Comunque sia, al di là di quale professionista si scelga di contattare per la sua collaborazione, è necessario che questi abbia la conoscenza della normativa statale o locale relativa all’accessibilità. La realizzazione di un giardino terapeutico va fatta pensando alle sue dimensioni e alla sua posizione a garanzia di perfetta sicurezza, accessibilità, irrigazione, multifunzionalità ed esposizione solare.

Infine, per ottenere i migliori risultati terapeutici, è bene posizionare il giardino lontano dalla città, dai forti rumori e dalla zona fumatori ed evitare di piazzarvi delle sculture, che in alcuni soggetti suscitano fantasie negative.

– Tempistiche e procedure per la realizzazione di un giardino terapeutico

Per ciò che riguarda le tempistiche, la realizzazione di un giardino terapeutico può richiedere da pochi mesi fino a un anno, secondo le sue dimensioni e finalità.

Nello specifico, la preparazione di un giardino terapeutico comporta l’attenta selezione delle piante, dei colori, delle forme, degli aromi, dei suoni, delle aree, dei giochi d’acqua e degli strumenti in grado di soddisfare le esigenze di chi utilizzerà lo spazio verde all’aperto, per cui occorre anche fare le opportune considerazioni sensoriali.

Difatti, non si possono tralasciare le differenti età e difficoltà emotive, mentali e/o fisiche degli utenti del giardino nella scelta degli elementi naturali e artificiali e delle attività essenziali per stimolarne i sensi, la salute fisica e il benessere psico-emotivo.

Ad esempio, le persone autistiche hanno bisogno di un ambiente ben organizzato ma poco stimolante e i malati di demenza senile o di Alzheimer richiedono un tragitto circolare che non preveda di prendere delle decisioni sulla direzione verso cui andare.

Inoltre, gli individui con problemi visivi possono trovare davvero utile la disposizione di campanelli in posizioni strategiche e coloro che si muovono su delle sedie a rotelle possono ottenere un grande beneficio dall’uso di lettini da giardino rialzati.

Al riguardo, anche le attrezzature per la cura giornaliera dello spazio verde esterno dovranno essere scelte pensando alle persone affette da disabilità.

In merito a ciò, sono esemplificativi i rubinetti a leva clinica e gli strumenti appositamente modificati per l’uso facilitato da chi è affetto da invalidità.

In aggiunta, un giardino terapeutico può essere realizzato in maniera tale da attirare uccelli e farfalle, che, a loro volta, suscitino interesse negli appassionati della fauna selvatica, oppure per insegnare una professione, ad esempio l’apicoltura, la cui produzione e vendita di beni possa realizzare delle entrate che rendano il progetto autosufficiente.

Healing garden: quali sono i costi per realizzare un giardino terapeutico?

La realizzazione di un giardino terapeutico comporta dei costi che dipendono da diversi fattori chiave da valutare in via anticipata. Nello specifico, per calcolare i costi per realizzare un giardino terapeutico bisogna fare delle attente riflessioni riguardanti:

  • Thisil prezzo al metro quadro, che cambia in dipendenza del numero di metri quadri presi in considerazione e la ditta o il professionista cui ci si rivolge;
  • lo studio preventivo in 3 dimensioni;
  • il sopralluogo;
  • l’acquisto o il noleggio delle attrezzature da giardinaggio;
  • le dimensioni, le caratteristiche e la posizione del terreno a propria disposizione;
  • le finalità e gli obiettivi dello spazio verde da creare;
  • l’acquisto degli strumenti specifici secondo il tipo di utente da soddisfare;
  • la regione italiana dove realizzare il giardino terapeutico;
  • la manodopera da impiegare;
  • la qualità della pavimentazione;
  • la tipologia e l’altezza delle piante da posizionare;
  • il tipo di prato da seminare o da collocare;
  • le modifiche d’apportare al terreno, ad esempio lo spiantamento;
  • la realizzazione di particolari strutture, per esempio il sentiero pavimentato per le passeggiate e la terrazza per il relax;
  • le consulenze aggiuntive;
  • l’installazione dell’impianto d’irrigazione;
  • le peculiarità del progetto definitivo, eccetera.

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