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Cos’è un giardino sensoriale?
Un giardino sensoriale è un’area verde progettata e realizzata per stimolare tutti i 5 sensi. Essi, infatti, sono protagonisti assoluti e diventano una vera e propria parte integrante di essa.
Il giardino sensoriale è un luogo capace di migliorare il benessere psico-fisico di un individuo. Per potenziare queste attitudini vengono inoltre studiati dei percorsi ad hoc, dove luci, profumi, suoni e gusti si sposano perfettamente.
Durante la permanenza in quest’isola felice, si avrà la possibilità di compiere dei viaggi interiori, scoprire le proprie priorità o semplicemente trovare un pò di tranquillità. Riuscirete finalmente a staccare la spina dal tran-tran quotidiano.
Come creare un giardino sensoriale
Se si desidera realizzare un giardino sensoriale a regola d’arte bisogna innanzitutto pensare alla progettazione, prendendo in considerazione lo spazio a disposizione. Solo successivamente potrete pensare alla scelta delle piante e dei fiori.
Nel caso in cui gli spazi siano limitati, non occorre preoccuparsi, in quanto è possibile creare delle aree interessanti anche se limitate.
In fase di progettazione, è fondamentale conoscere gli utilizzatori del giardino e le loro caratteristiche (età, eventuali limiti nel movimento o problemi di carattere psico-fisico), in base alle quali potranno essere definite le strutture, gli arredi e le piante.
Una volta ottenute tutte le informazioni necessarie, ecco qualche suggerimento:
- Ingresso: ha un ruolo molto importante perchè separa l’oasi di pace dal resto del mondo caotico. Può essere un cancello, l’apertura di una siepe, un ponticello e quant’altro;
- Zone per il riposo: sono i componenti fondamentali di un giardino e possono presentarsi sotto forma di panchine, grossi sassi oppure amache dove dondolarsi piacevolmente. L’importante è che siano comode e collocate in zone fresche e ombreggiate;
- Zona gioco: se vi sono dei bambini, è molto carina l’idea di creare uno piccolo spazio dove possono giocare, magari allestita con altalene o casette in legno;
- Sentieri: devono avere un andamento sinuoso e regolare, sia per suddividere meglio le zone, sia per consentire delle passeggiate a prova di cadute;
- Aiuole: possono avere il bordo rialzato e un accesso facilitato a chiunque desideri prendersi cura del giardino o avvicinarsi a qualche fiore.
Giardino Sensoriale: colori, forme ed elementi da utilizzare
In un giardino sensoriale non deve mai mancare l’acqua. L’acqua è un elemento che riflette la luce, emette un suono piacevole e rilassante ma, allo stesso tempo, stimola dinamismo. In più, rappresenta una fonte di nutrimento essenziale per le piante.
Per inserirla nel contesto si può valutare uno stagno, una fontana oppure una piccola sorgente. Potete abbinare il corso d’acqua con rocce, ghiaia, sassi o legno, che richiamano sempre la natura e hanno un costo decisamente basso.
I colori hanno invece il compito di rendere l’area accogliente e rassicurante, pertanto meglio scegliere piante dalle tonalità tenui. Un esempio è la wisteria o le graminacee.
È meglio che le forme geometriche del giardino sensoriale siano curve per farlo sembrare il più naturale possibile e infondere creatività e sensazioni di benessere generale.
Perché i 5 sensi sono fondamentali nel giardino sensoriale?
Poiché i cinque sensi sono i protagonisti indiscussi del giardino sensoriale, saranno proprio loro a trarne i principali benefici mediante stimolazioni ben specifiche.
– Il senso della Vista
Questo senso può essere stimolato in svariati modi, per esempio con piante/fiori dai colori contrastanti o con gradazioni cromatiche, ricordando che alcune tonalità risaltano meglio con scarsa esposizione al sole e viceversa.
Ogni colore ha la propria funzione, quindi è intelligente essere ben informati.
Il bianco, il lilla e il giallo, ad esempio, portano relax, il giallo, il rosso e l’arancione vivacità, mentre il verde porta equilibrio. Inoltre le piante a stelo, grazie alla loro conformazione, possono creare effetti di movimento e luce ogni volta che vengono mosse dal vento.
I cespugli possono rivelarsi invece degli ottimi alleati per coprire delle zone del giardino non proprio belle. Le fioriere possono essere create con vasi oppure oggetti non più utilizzati come carriole, avendo però cura di mantenere lo stesso stile per evitare effetti disarmonici.
– Il senso dell’Udito
Per coinvolgere l’udito bisogna installare una fonte d’acqua e/o seminare delle piante che attirano le farfalle (come la lavanda). Un’altra idea può essere quella di mettere una casetta per gli uccelli e appendere un acchiappasogni che, con il vento, saprà creare un dolce tintinnio.
– Il senso del Tatto
Non c’è nulla di più piacevole che toccare una pianta, specialmente se caratterizzata da foglie dal tocco vellutato o dalla consistenza carnosa. È consigliato collocare gli arbusti delicati o provvisti di spine in angoli difficilmente raggiungibili, mentre quelli più resistenti a portata di mano. Questa può essere una soluzione parecchio intelligente.
– Il senso dell’Olfatto
L’olfatto è uno dei sensi maggiormente coinvolti durante l’esperienza sensoriale grazie al profumo che ha tutta la vegetazione. In questo caso è importante scegliere dei fiori profumati, ma tenerli a debita distanza l’uno dall’altro. Bisogna fare ciò per evitare odori troppo forti che potrebbero risultare anche fastidiosi. Le piante aromatiche come il timo, la menta e il rosmarino sapranno ben inebriare il naso.
– Il senso del Gusto
All’interno di un giardino sensoriale c’è posto per tutto ciò che è commestibile, per esempio alberi/arbusti da frutta, erbe aromatiche o verdure, che potranno essere raccolte e impiegate in cucina. Il gusto è sicuramente il senso meno utilizzato all’interno di un giardino sensoriale.
Giardino sensoriale: quali sono i benefici?
Avere un giardino sensoriale significa avere numerosi benefici, tra cui la possibilità di curare diverse patologie, tra cui il morbo di Alzheimer o la demenza senile. Non è infatti raro che alcune case di riposo per anziani ne siano dotate.
Inoltre, all’interno di ambienti come questo è possibile istituire dei laboratori per risvegliare le capacità residue dei pazienti come conoscere le varie piante, dedicarsi alla loro semina/raccolta, fare delle passeggiate, eseguire dei lavoretti artistici con fiori e piante, preparare etichette di riconoscimento per le specie conosciute, scattare fotografie e proporre delle letture. I destinatari più piccoli possono invece riscoprire il contatto con la natura, spesso tralasciato a causa di PC, videogiochi e TV.