Le piscine biodesign rappresentano una delle soluzioni più innovative ed eleganti per chi desidera un’area balneabile che si integri in modo naturale con il paesaggio. A differenza delle piscine tradizionali, queste strutture non hanno forme rigide o bordi in cemento evidenti, ma richiamano laghetti e specchi d’acqua che si armonizzano con il giardino o con l’ambiente circostante.
La tecnologia utilizzata consente di realizzare spazi personalizzati con spiaggette, rocce decorative e giochi di profondità che trasformano l’estetica dell’outdoor e creano un angolo di relax esclusivo. Scegliere una piscina biodesign non significa solo puntare sull’estetica, ma anche su funzionalità e sostenibilità.
L’uso di materiali certificati e tecniche costruttive a basso impatto ambientale permette di ridurre i consumi e garantisce una maggiore durabilità. Inoltre, grazie alla possibilità di progettazione su misura, ogni piscina diventa un’opera unica, capace di valorizzare la proprietà e offrire un’esperienza balneare immersiva.
Indice argomenti:
Che cosa sono le piscine biodesign?
Le piscine di biodesign sono un’alternativa innovativa alle classiche piscine interrate e nascono con l’obiettivo di ricreare all’interno di spazi privati o ricettivi l’atmosfera naturale di un lago balneabile.
La loro particolarità risiede nelle forme morbide e organiche, completamente personalizzabili, che si armonizzano con il contesto paesaggistico circostante senza creare contrasti visivi. Non presentano quindi bordi in cemento o strutture standardizzate, ma si caratterizzano per la presenza di spiaggette, aree digradanti e finiture in sabbia o quarzo che conferiscono un aspetto naturale e suggestivo.
La progettazione di una piscina di questo tipo avviene su misura, così da rispondere a esigenze estetiche e funzionali diverse: c’è chi la sceglie per creare un ambiente raffinato e scenografico nel giardino di casa e chi la utilizza per valorizzare strutture ricettive come agriturismi, hotel o centri benessere. Le piscine biodesign, inoltre, puntano anche sulla sostenibilità: l’utilizzo di materiali ecocompatibili e tecniche costruttive a basso impatto ambientale riduce l’impronta ecologica e consente di avere un prodotto più duraturo, sicuro e rispettoso della natura.
Come funzionano le piscine biodesign: ecco come vengono realizzate
Il funzionamento e la costruzione di una piscina di biodesign si basano su un sistema brevettato che combina resistenza, flessibilità e un’estetica naturale. La prima fase prevede la modellazione del terreno in base al progetto scelto, così da creare zone con profondità differenziata, spiagge artificiali e spazi relax sommersi.
Successivamente, viene applicato un rivestimento impermeabile ad alta resistenza che permette di eliminare il rischio di perdite o crepe. Su questa base vengono poi posati strati di quarzo e sabbia naturale che donano alla piscina l’aspetto unico di uno specchio d’acqua naturale. Dal punto di vista tecnico, le piscine biodesign sono dotate di impianti di filtrazione moderni ed efficienti, progettati per ridurre il consumo di prodotti chimici e mantenere l’acqua sempre cristallina.
Inoltre, è possibile integrare anche altri sistemi aggiuntivi come idromassaggi, cascate o giochi di luce, che rendono l’esperienza di balneazione ancora più coinvolgente. Il risultato è una piscina che unisce comfort, estetica e sostenibilità, capace di trasformare qualsiasi spazio esterno in un’oasi esclusiva.
Quanto costa realizzare una piscina di biodesign?
Il costo di una piscina biodesign può variare sensibilmente in base a numerosi fattori, ma si colloca in genere in una fascia più alta rispetto alle piscine tradizionali.
In media, il prezzo parte da circa 1.000/1.200 euro al metro quadrato, ma la cifra finale dipende dalle dimensioni della vasca, dalla complessità del progetto e dal livello di personalizzazione richiesto.
La scelta di inserire spiaggette, zone con idromassaggio, illuminazioni scenografiche o rivestimenti particolarmente ricercati può far salire i costi complessivi.
Anche la tipologia di terreno influisce, poiché eventuali lavori di preparazione o rinforzo possono incidere sul preventivo. È importante sottolineare, però, che l’investimento in una piscina biodesign non si limita all’aspetto estetico: si tratta di una soluzione durevole, che aggiunge valore all’immobile e riduce, nel lungo periodo, le spese di manutenzione grazie alla qualità dei materiali e alla tecnologia impiegata.
Per chi desidera una piscina che sia non solo funzionale, ma anche un elemento distintivo capace di valorizzare l’intero giardino, i costi più elevati trovano giustificazione nella resa finale.
Quali permessi servono per realizzare una piscina di questo tipo?
La costruzione di una piscina biodesign, al pari delle piscine interrate tradizionali, richiede specifici permessi edilizi.
Nella maggior parte dei casi è necessario presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o un permesso di costruire, in base al regolamento urbanistico del Comune di riferimento. Questi titoli abilitativi servono perché l’opera comporta una modifica permanente del terreno e quindi deve essere conforme ai vincoli paesaggistici, urbanistici e idrogeologici della zona.
In presenza di aree sottoposte a vincolo ambientale o paesaggistico, possono inoltre essere richiesti ulteriori nullaosta da parte della Sovrintendenza o degli enti preposti. Affidarsi a un tecnico abilitato come noi di Planeta SRL è la scelta migliore per gestire la pratica edilizia, predisporre la documentazione necessaria e ridurre i tempi burocratici.
Perchè costruire una piscina in biodesign: ecco i vantaggi
Quando si vuole progettare un giardino senza eguali, pensare di inserire una piscina in biodesign può garantire un gran numero di pro. Il primo grande vantaggio di una piscina in biodesign è l’integrazione con il paesaggio: grazie alle forme morbide e alle finiture naturali, queste piscine si inseriscono nel giardino senza spezzare l’armonia con l’ambiente circostante. Un altro aspetto rilevante è la personalizzazione, poiché ogni progetto viene studiato su misura.
Dal punto di vista tecnico, la tecnologia brevettata con cui vengono realizzate le piscine biodesign garantisce maggiore resistenza, riducendo i problemi tipici delle vasche in cemento come crepe e infiltrazioni.
Anche la manutenzione risulta semplice grazie all’utilizzo di sistemi di filtrazione moderni che mantengono l’acqua limpida e riducono l’uso di prodotti chimici. Non meno importante è l’aspetto della sostenibilità, come visto prima.
Quali sono i contro e le problematiche delle piscine in biodesign?
Nonostante i numerosi vantaggi, è importante valutare anche i possibili contro delle piscine biodesign. Il primo riguarda i costi, che risultano in media più elevati rispetto a una piscina interrata prefabbricata o in cemento standard. Si tratta infatti di un’opera altamente personalizzata che richiede l’impiego di materiali specifici e manodopera specializzata. Un secondo aspetto riguarda i tempi di realizzazione che possono essere più lunghi rispetto a quelli di una piscina tradizionale.
Dal punto di vista della manutenzione, pur essendo facilitata rispetto al cemento armato, è comunque indispensabile monitorare costantemente la qualità dell’acqua e intervenire con pulizie periodiche.
Ricorda, comunque, che tutti questi svantaggi sono spesso bilanciati dall’elevato valore estetico e dalla durabilità che una piscina biodesign è in grado di garantire.
Piscine naturali, piscine biologiche e piscine biodesign: differenze e somiglianze
Quando si parla di piscine alternative al cemento tradizionale, è facile confondere piscine naturali, piscine biologiche e piscine biodesign, che presentano però caratteristiche differenti.
Le piscine naturali sono vasche che utilizzano piante acquatiche e sistemi biologici per la depurazione, eliminando quasi del tutto l’uso di prodotti chimici. Le piscine biologiche seguono un principio simile, ma si concentrano maggiormente sull’equilibrio ecologico dell’acqua, creando veri e propri ecosistemi artificiali che richiedono una gestione più complessa.
D’altro canto, invece, le piscine biodesign si distinguono per il loro approccio ibrido: pur mantenendo sistemi di filtrazione tecnologici e sicuri, offrono un’estetica naturale che ricorda laghi e spiaggette. La differenza principale sta quindi nella gestione dell’acqua e nella filosofia progettuale, poichè le prime due puntano sulla depurazione biologica, mentre le piscine biodesign privilegiano un design naturale, unito a soluzioni tecniche moderne.
Tutte condividono l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e creare spazi di balneazione più armoniosi rispetto alle piscine classiche, ma con modalità differenti.
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