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Piccoli spazi naturali, minuscoli e raccolti angoli di paradiso, incantevoli aree verdi: tutto questo può essere realizzato all’interno o all’esterno (in terrazze o balconi) di una qualsiasi abitazione per creare il tuo giardino fai da te perfetto.
I giardini verticali sono sempre più amati e apprezzati, specialmente se non si dispone di ampi spazi, ma si vuole comunque dedicare una zona della casa alla natura.
Ad esempio, molte piante e fiori vengono posi direttamente sulle pareti delle case. In questo modo, oltre a dar sfogo al proprio pollice verde, è possibile decorare in modo originale e sfizioso aree dell’abitazione che, altrimenti, sarebbero spoglie.
Le idee per allestire una parete sono molteplici: a partire dai vasi colorati appesi a struttura in legno a composizioni di piante sempreverdi, passando per i recipienti integrati ai quadri da cui spuntano piante e fiori, fino ad arrivare a bottiglie in plastica o vetro con fiori di stagione. In base alla propria fantasia e creatività e allo spazio disponibile è possibile dar vita a un giardino verticale sensazionale e suggestivo.
Indice argomenti:
Quali sono le migliori piante per giardino verticale da poter scegliere?
Quali sono le piante più adatte per il mio giardino verticale? Quante volte ci siamo posti questa domanda e quante volte non siamo riusciti a darci una risposta.
Ecco, allora, cerchiamo di capire una volta per tutte quali sono le scelte più adatte.
Prima di capire quali specie utilizzare per creare un’incantevole zona verde casalinga, però, è necessario fare alcune premesse. In primo luogo, è un bene sapere che questa tipologia di piante ha una caratteristica comune: necessita di poca manutenzione.
Infatti, la loro gestione potrebbe essere complessa e difficoltosa, soprattutto se fosse necessario potarle, annaffiarle e/o concimarle spesso. La situazione si complica specialmente se sono poste in zone piuttosto alte o poco raggiungibili (su pareti piuttosto alte, ad esempio). In secondo luogo, la maggior parte delle piante utilizzate nel giardino verticale deve essere resistente alle intemperie, all’inquinamento e agli sbalzi di temperatura. Solo in questo modo potrete star certi che il vostro angolo verde di paradiso possa crescere senza alcuna preoccupazione e problematica.
Un altro utile accorgimento è prediligere le piante tipiche della vegetazione della zona in cui si installa il giardino, così che si sia certi della buona resa nonostante i cambiamenti climatici. Detto ciò, ecco quali sono le piante migliori per il proprio giardino verticale.
1. Edera
L’edera è la pianta rampicante e sempreverde per eccellenza. La si trova spesso su facciate e muri di palazzi e villette, ma anche in piccoli vasi.
Appartiene alla famiglia delle Araliaceae, al genere Hedera e si distingue per diverse varietà a foglia verde, caratterizzata da vergature bianche e striature gialle.
Si tratta di una pianta resistente, facile da coltivare e versatile. Tutto ciò è possibile grazie al fusto da cui si diramano le radici aeree, in grado di aderire a tutte le superfici e sopravvivere nei climi più rigidi. Infatti è molto utilizzata per rivestire pareti, gazebi, poggioli, rampe di scalinate esterne e tanto altro, regalando un piacevole impatto scenografico.
Se si decide di utilizzare l’edera nel proprio giardino verticale è necessario adottare un paio di semplici accorgimenti. Innanzitutto, la temperatura ideale per la coltivazione della pianta è circa 15-18°C durante l’estate e non inferiore ai 7°C in inverno.
Inoltre, anche se si tratta di una sempreverde che si adatta bene all’ambiente circostante, necessita di protezione nel caso in cui si verifichino delle gelate. Infine, in base alla specie scelta, bisogna regolarsi con il grado di illuminazione. Le tipologie con le foglie più scure si sviluppano anche nelle zone più ombreggiate e buie, mentre se sono di colore chiaro hanno bisogno di ricevere più raggi solari.
2. Piante Grasse
Poche cure, ottimo adattamento a vari tipi di clima, bellissimi fiori colorati; questi sono solo alcuni dei motivi che potrebbero spingerti a inserire le piante grasse nel tuo giardino.
Le succulente, essendo dotate di speciali tessuti, sono in grado di trattenere e assorbire l’acqua all’interno. In questo modo riescono a conservarla nei momenti di necessità, non avendo perciò bisogno di essere annaffiate spesso.
Esistono, infatti, moltissime piante grasse invernali.
Sono adatte per coloro i quali hanno una vita frenetica e molto movimentata, senza il tempo materiale per innaffiare le piante. In secondo luogo, visto che sono originarie delle zone aride e desertiche, si adattano ai climi più disparati e ostili (caldo, secco, umido).
Tuttavia, nel caso in cui si voglia allestire il giardino verticale in casa, è necessario collocarlo in una posizione molto lumiosa (non con i raggi solari diretti). Infine, per quanto riguarda la fioritura, questa avviene nel periodo che va da maggio a novembre, a patto che venga conservato il naturale ciclo vitale in base all’avvicendarsi del caldo e del freddo. Quindi, nel caso in cui si tengano le succultente all’interno dell’abitazione, molto probabilmente non le si vedranno fiorire.
3. Felce
Una delle piante più utilizzate nei giardini verticali è la felce. Essa appartiene alla famiglia delle Pteridofite, ossia piante provviste di fusto, vere radici, foglie e un sistema vascolare.
Anche se con il termine “felce” si indica una vasta gamma di specie (oltre 11.000), si tratta di una pianta che si diffonde tramite le spore, poiché è sprovvista di semi.
Pur prediligendo gli ambienti caldi e i climi tropicali, alcune varietà crescono anche nelle zone più ombrose e umide. Di conseguenza, queste tipologie vanno poste a riparo dai raggi solari, che farebbero ingiallire precocemente le foglie.
Queste specie necessitano anche di una grande quantità di acqua. In estate vanno inaffiate circa ogni due settimane, mentre in inverno bisogna spargere del concime a lento rilascio. Alla luce di ciò risulta evidente come la felce, pur avendo diversi vantaggi, è sicuramente una pianta che necessita di maggiori cure rispetto alle succulente o ad altre varietà di sempreverdi adatte per il proprio giardino verticale.
4. Tillandsia
Un’altra soluzione molto apprezzata è data dall’uso di una pianta che non necessita di grande manutenzione, ossia la tillandsia. Si tratta di una tipologia che include oltre 500 specie, accomunate dal fatto che traggono il sostentamento dall’aria. Proprio per questo motivo vengono definite “piante aeree”.
La tillandsia è originaria dell’America Latina ed è abituata a sopravvivere a climi piuttosto diversi. Cresce su fusti, rami, rocce o addirittura su fili elettrici.
Se si decide di utilizzarla nel proprio giardino verticale è necessario tener presente che si tratta di una pianta nativa delle foreste tropicali. Di conseguenza bisogna prestare attenzione a illuminazione e temperatura.
La Tillandsia va collocata in aree luminose, ma riparata dai raggi solari diretti, quindi parzialmente all’ombra. Nel caso in cui venga invece posta all’interno dell’abitazione, le stanze devono essere ben aerate.
Per quanto riguarda la temperatura, le piante vivono fino a 5-10°C. Di indubbia bellezza sono i fiori della Tillandsia che possono essere di vario colore. Il loro periodo di fioritura varia in base alla specie, anche se generalmente avviene tra la tarda estate e l’autunno.
5. Piante graminacee: loglio, festuca rossa e zoysia
Un’altra valida alternativa per il proprio giardino verticale è data dall’utilizzo delle piante graminacee, quali il loglio, la festuca rossa o la zoysia. La prima è una pianta che si insedia molto velocemente, ben si adatta a svariate tipologie di clima e fornisce un ottimo effetto riempitivo dando vita a un giardino verde e rigoglioso.
Si caratterizza, inoltre, per dei fiori davvero caratteristici dati da particolari spighe, prive di peduncolo, che si inseriscono sul rachide. Essa si distingue per un aspetto sinuoso. Invece la festuca rossa, denominata “microterma” poiché tollera climi molto differenti (resiste anche a 25°C), è una pianta ornamentale e che non ha bisogno di specifiche cure. Si caratterizza per foglie fini e brillanti, che danno vita a un prato fitto ed elegante.
Anche la zoysia si adegua bene ai climi caldi (superiori anche ai 35°C) e freddi (nel caso in cui venga esposta per un certo tempo a temperature inferiori ai 10°C entra in uno stato di dormienza, caratterizzato dall’interruzione della crescita e dalla decolorazione delle foglie). Inoltre, la zoysia è una pianta che si distingue per le foglie medio-larghe, che consentono di creare dei giardini verticali robusti. Questa pianta è molto utilizzata e apprezzata perché necessita di pochissima manutenzione.
6. Geranio
Se si vuole dare un tocco di colore e di vivacità al giardino verticale, l’ideale è optare per dei fiori, come i gerani. Questi fiori offrono splendidi infiorescenze di diverse tonalità in particolare nel periodo estivo ma, in realtà, anche durante tutto l’anno solare. Hanno un aspetto molto affascinante e sensazionale.
I gerani sono molto resistenti e necessitano davvero di poche cure. Si tratta di una pianta ideale per chi dispone di poco tempo o non ha un grande pollice verde.
Per quanto riguarda l’illuminazione, i gerani necessitano di un’esposizione piuttosto soleggiata: se vengono posti all’esterno devono ricevere circa sei-otto ore di luce solare diretta, tuttavia se si vogliono ottenere i fiori migliori non vanno esposti al sole nelle ore centrali. Se, invece, vengono coltivano all’interno dell’abitazione vanno posti in una zona luminosa con un orientamento a sud o a ovest.
7. Piante decorative ed esotiche: grevilee e gloriosa
Nei giardini verticali è possibile optare anche per delle piante più decorative o esotiche, quali le grevillee o la gloriosa. Le prime appartengono alla famiglia delle Proteaceae e includono piante originarie della Nuova Zelanda, della Nuova Guinea e dell’Australia. Vi sono oltre 300 specie di queste tipologia di pianta, che si distingue per l’aspetto arboreo e arbustivo.
Sono piante sempreverdi, presenti sia in piccole sia in grandi dimensioni, arrivando fino a divenire veri e propri alberi.
I fiori delle grevilee sono minuti ma, essendo riuniti in infiorescenze costituite da oltre 100 fiori, sembra che siano piuttosto grandi. Invece, la gloriosa appartiene alla famiglia delle Colchicaceae e include una serie di piante, così denominate grazie alla straordinaria bellezza dei fiori, chiamati anche gigli rampicanti o gigli di fuoco.
La gloriosa, originaria del sud Africa e del sud dell’Asia, è una pianta perenne e rampicante, che nel corso del periodo più freddo è secca, mentre riprende a crescere quando le temperature si addolciscono. Questa pianta è costituita da lunghi steli (che arrivano anche oltre i 2 metri d’altezza) su cui crescono le foglie e i fiori di vario colore.