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Caratteristiche e coltivazione della Flora mediterranea
Tutta la flora mediterranea è fortemente caratterizzata nella maggior parte dei casi da arbusti e fiori che si sviluppano in luoghi caldi ed asciutti, prevalentemente in vicinanza del mare.
L’ecosistema che ospita questo genere di piante è caratteristico del nostro amato stivale e della maggior luoghi che costeggiano il mare, c’è da dire che sono fortemente presenti anche in altre parti del mondo che abbracciano un ecosistema simile al nostro, la California è certamente uno di questi.
Le piante che colonizzano la macchia mediterranea vengono anche chiamate sclerofille, caratterizzate nella maggior parte dei casi da foglie lucide, di piccole dimensioni, coriacee e quasi tutte sempreverdi, vale a dire che fioriscono durante tutto l’anno e questo è sicuramente dovuto ad un clima molto favorevole.
Coltivazione e raccolta
Per avviare una buona coltivazione va detto che bisogna scegliere una determinata tipologia di terreno che possa permette a queste piante di svilupparsi nel migliore dei modi.
Strettamente necessario sarà avere a disposizione o creare un terreno abbastanza asciutto, quasi privo di qualsiasi sostanza organica con piccoli insediamenti rocciosi. Queste sono le condizioni ideali per una buona e duratura coltivazione della flora mediterranea, va detto inoltre che se tali caratteristiche non vengono rispettate le piante avranno sicuramente un buon avvio ma una scarsa crescita che possa durare nel tempo.
Anche per quanto riguarda la collocazione di suddette piante è necessario disporre di di un’area e preferibilmente con un esposizione verso sud.
Anche se ipoteticamente fattibile sarà difficile coltivare tutte le piante mediterranee pertanto prima di intraprendere tale percorso è consigliabile riflettere su quelle che fondamentalmente sono le caratteristiche botaniche di ognuna, così si avrà anche la possibilità di scegliere tra le tante, quali più si addicono alle proprie potenzialità ed esigenze. In fin dei conti se si è alla ricerca di piante con un’abbondante fioritura queste specie non fanno al caso vostro in quanto esse hanno una fioritura abbastanza scarsa e di poco conto che sicuramente le rendono le meno indicate un eventuale predisposizione ornamentale almeno che non si opti per l’accostamento ad altre piante.
Bisogna anche dire però che queste godono di infinite tonalità creando così in vero e proprio imbarazzo della scelta.
Non è raro vedere alcune di queste meravigliose piante impiegate per la creazione di bellissime delle zone d’ombra le quali richiedono però una buona valutazione a causa della loro lenta ma continua crescita che potrebbe comportare anche delle piccole problematiche da risolvere.
Altra cosa molto importante da valutare e che non va assolutamente messa in secondo piano è la tolleranza a quelle temperature un pò rigide in quanto la stragrande maggioranza di queste non riesce a sopportare inverni rigidi o quantomeno temperature basse.
Andiamo a vedere adesso quali sono queste piante, le loro caratteristiche e come coltivarle nello specifico.
Impossibile non dare al rosmarino una certa importanza in quanto si tratta della pianta selvatica mediterranea più conosciuta in tutto il mondo, forse per il suo apprezzamento in ambito culinario in quanto riesce a rilasciare un aroma che ricorda i frizzanti luoghi costieri.
Di questa magnifica pianta possiamo dire che appartiene alla famiglia degli arbusti sempreverdi impiegato non solo per una coltivazione a scopo culinario ma anche per la creazione di barriere frangi vento sopratutto nelle zone marine.
Partendo dal presupposto che questa pianta gode di una grande resistenza alle basse temperature di conseguenza coltivarlo non comporta elevate difficoltà in quanto una volta collocato nel terreno tenendo conto che sia bel illuminato dal sole esso necessita solo ed unicamente di una buona irrigazione, il resto verrà da se. Anche la raccolta è molto semplice infatti si consiglia di tagliare i rami più lunghi che in fin dei conti sono anche quelli più aromatici, anche le cime possono essere raccolte senza alcuna difficoltà ma bisogna stare molto attenti a non danneggiare la pianta.
Per la cottura della carne e per conservare gli alimenti l’alloro rappresenta davvero un’ottima risorsa che non va assolutamente sottovalutata, per questo in molti decidono di coltivarlo. il Laurus nobilis, chiamato da tutti semplicemente Alloro, non è altro che un arbusto dalle ineguagliabili proprietà aromatiche. Questa pianta non richiede particolari cure di fatto dopo un buon avvio va lasciato crescere quasi ad uno stato selvatico, annaffiandolo con moderazione lasciando che il terreno non assorba eccessivamente l’acqua.Lasciate che esso assuma l’aspetto di un cespuglio trapazzato che poi con il tempo diventerà un vero e proprio alberello caratterizzato dal suo verde intenso.
Citata anche dal grande Leopardi la Ginestra dei carbonai è un un arbusto che fa notare la sua presenza grazie ad un’abbondante fioritura di un intenso color oro che la si più ammirare sopratutto durante l’estate.
Si tratta di una delle piante mediterranee più diffuse in assoluto in quanto coltivarla è estremamente semplice, non richiede una grande cura e determinate specifiche del terreno. Infatti non è raro veder nascere questa pianta nei posti più assurdi come tra due rocce o tra le crepe di un muro. La sua capacità di crescita è davvero eccezionale essendo anche capace di adattarsi a qualsiasi ambiente.
Il Nerium oleander appartiene anch’esso una bellissima pianta mediterranea.
Chiamato ormai da tutti oleandro anche se bisogna dire che vi sono alcune varianti che vengono caratterizzate prevalentemente alla tipologia di fiore che esso sviluppa in modo totalmente imprevedibile, partendo da uno spessore che potremmo definire sottile ad uno più marcato e doppio con colorazioni che possono variare dal bianco al rosso amaranto. Una particolarità di questa pianta è che se pur appartenendo alla famiglia dei sempreverdi ha una buona tolleranza al freddo e può essere da subito impiantato in piena terra senza particolari accortezze, una regolare annaffiatura accompagnata da una semplice potatura faranno in modo che questa pianta cresca senza alcun problema.
In pochi conoscono l’orniello, o Fraxinus ornus. Si tratta di un albero dalle modeste dimensioni che ha una grandissima qualità, quella di essere un vero e proprio pilastro vegetale utilissima in una fase di ricostruzione boschiva sopratutto in zone vittime di roghi o deforestate.
Quest’alberello va a braccetto anche per chi possiede un giardino arido in quanto esso non richiede grandi cure, ha bisogno di poca acqua e non deve essere assolutamente annaffiato in continuazione. Conosciutissimo, invece, nella regione siciliana dove dalla sua corteccia viene ricavato un prodotto tipico quale è la Manna.
Ultimo ma sicuramente non per importanza è il leccio appartenente alla famiglia Fagaceae e al genere Quercus quercia, sempreverde che nelle nostre zone è molto noto.
Purtroppo esso è anche utilizzato per la produzione de legname per fuoco ma anche a scopo decorativo di moltissimi giardini ed aiuole viste le sue grandissime caratteristiche che lo vedono particolarmente resistente.
Una delle sue caratteristiche più note per il quale lo si può riconoscere facilmente è l’incredibile colore delle sue fogli che si avvicina in modo considerevole all’argento.
Quest’albero dalle infinite qualità ed utilizzi riesce a raggiungere età secolari, di fatto Il vi sono alcuni esemplari considerati un vero e proprio monumento come ad esempio esempio l’Ilici di Carrinu di Milo.
Tutta la flora mediterranea non necessita di grandi accorgimenti per una buona coltivazione ma essendo prevalentemente delle piante molto caratteristiche bisogna tener conto della loro peculiare natura.
Esse non richiedono di fatto cure particolari, anzi una volta piantate si potrebbe decidere anche di farle crescere in uno stato selvatico, il tutto deve avvenire nel massimo del rispetto delle loro origini, infatti tra i più grandi nemici di queste piante troviamo sia il gelo che le abbondanti piogge, quindi tentare di coltivare in zone che si presentano con temperature rigide è quasi inutile almeno che non si disponga di una serra.
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