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Caratteristiche e coltivazione della Ulivi
La pianta d’ulivo è sicuramente la più famosa e la più coltivata al mondo, sin dai tempi antichi; i Greci, infatti, si fecero maestri riguardo la coltivazione di questa fantastica pianta, valorizzandone così i frutti meravigliosi che nascono dai suoi fiori.
Da un punto di vista meramente generale, è possibile affermare che l’ulivo sia un albero sempreverde, particolarmente longevo e in grado di adattarsi facilmente ad ogni tipologia di cambiamento climatico.
Le forme che questa pianta assume durante la crescita, sono le più strane e particolari; le foglie, invece, presentano una colorazione che spazia dal verde intenso al grigio chiaro.
I fiori degli ulivi sono ermafroditi, e non presentano particolari profumi.
Il punto forte degli ulivi sono, sicuramente, i frutti che questi rilasciano: drupe di forma ovale il cui colore varia dal verde intenso al marrone, a seconda della varietà in oggetto; caratteristica fondamentale di questi frutti, è che sono soggetti al fenomeno di inoliazione, ossia una circostanza secondo la quale la polpa perde una grande quantità di acqua contenuta, arricchendosi di olio che servirà per gli usi alimentari.
Famiglia e storia degli ulivi
Gli ulivi appartengono alla famiglia delle oleaceae, del genere olea.
Si può dire, senza timore di sbagliare, che l’ulivo rappresenti la pianta mediterranea per eccellenza: una sorta di abbinamento per antonomasia, se si pensa soprattutto che in Italia la coltivazione di questo straordinario albero occupa ben il 40% del patrimonio globale.
La coltivazione degli ulivi può essere circoscritta in maniera particolare intorno al bacino Mediterraneo: il motivo principale, com’è facilmente intuibile, risiede nel clima.
Per coltivare questo albero, infatti, è assolutamente necessario tenere in considerazione una serie di requisiti fondamentali, al fine di ottenere una resa massima durante la coltura.
Tali requisiti sono:
- inverni temperati;
- estati asciutte e calde;
- una pluviometria annua ben contenuta.
La suddivisione dell’ulivo segue uno schema ben preciso, che si declina in tante circostanze differenti.
Innanzitutto, è doveroso specificare che il nome scientifico dell’ulivo è Oleae Europaea: l’ulivo coltivato, prende il nome di ”olea europaea sativa”, mentre quello che è sottoposto ad una crescita spontanea si chiama ”olea europaea oleaster”.
Coltivare l’ulivo: consigli pratici per la cura di questa pianta
Una delle preoccupazioni principali per tutti coloro i quali abbiano desiderio di dedicarsi alla coltivazione, è sicuramente il continuo dover interpretare i cambiamenti climatici: il clima, infatti, si configura come uno dei motori principali che permette ad un albero di germogliare, di crescere e di fiorire in tutta la sua bellezza.
Fortunatamente, però, gli ulivi sono in grado di adattarsi perfettamente ai cambiamenti climatici, presentando una resistenza davvero incredibile.
Per quanto riguarda l’apporto idrico, invece, è possibile affermare che questo albero sia in grado di convivere perfettamente anche con la siccità: non a caso, infatti, viene definito un ”albero immortale”.
In caso di problemi di qualsivoglia natura, infatti, gli ulivi sono in grado di rigenerarsi completamente, dalla radice alla chioma.
Il motivo principale per cui tutto ciò è possibile, è sicuramente dettato dal fatto che dalla base dell’ulivo rinasce sempre un nuovo pollone che dona la vita al nuovo albero.
Il terreno migliore per coltivare gli ulivi
Nonostante questo albero non richieda particolari cure, è comunque necessario tenere conto di alcuni elementi per poter ottenere il massimo del rendimento.
Gli ulivi necessitano di un terreno particolarmente profondo, dalla conformazione argillosa/calcarea. Trattandosi di una specie cosiddetta termofila, è particolarmente adatta a vivere in ambienti caldi e temperati.
I raggi solari, inoltre, costituiscono uno degli elementi principali per la crescita di questo albero: è quindi doveroso esporre le piante ai raggi solari affinché possano trarne il beneficio necessario per la crescita.
L’umidità non è particolarmente tollerata da questa pianta, quindi è bene prediligere una zona particolarmente ventilata.
Concimazione e potatura
Per quanto riguarda queste due operazioni fondamentali, è importante tenere conto che la concimazione ottimale è quella ricca di azoto, fosforo, e potassio.
Una delle azioni benefiche del fosforo, è quella di regolare la fruttificazione, mentre il potassio si occupa di regolare il bilancio idrico.
La fertilità del terreno gioca un ruolo importante per quanto riguarda l’effetto degli elementi nutritivi sopracitati.
La potatura, contrariamente a quanto si possa pensare, gioca un ruolo fondamentale per quanto riguarda la vita delle piante: lo sfregare dei rami, ad esempio, potrebbe causare loro delle ferite che darebbero il via libera a delle infiltrazioni batteriche.
Potare i rami, inoltre, permette alla luce di filtrare attraverso i rami: in questo modo, dunque, la luce filtra attraverso le foglie, permettendo alla pianta di rinnovarsi costantemente.
La potatura degli ulivi si effettua una volta all’anno, mentre la raccolta si tiene in un periodo che va da Ottobre a Dicembre; una volta raccolta le olive, queste possono essere conservate per un massimo di 48 ore, prima di essere portate al frantoio.
Irrigare gli ulivi: come si fa
Innanzitutto, è bene precisare una cosa: gli ulivi non richiedono quantità d’acqua particolari, riuscendo così a resistere tranquillamente alla siccità.
Tuttavia, una condizione di secchezza prolungata, può portare al danneggiamento dell’ulivo in maniera irreversibile.
E’ opportuno, dunque, monitorare costantemente la quantità d’acqua degli alberi, così da apportare le modifiche necessarie in caso di eccessiva siccità.
Per cercare di assicurare una costante irrigazione agli alberi, potrebbe rivelarsi un’idea vincente avvalersi dei seguenti metodi:
- microaspersione;
- subirrigazione;
- gocciolante sospeso.
Il sistema di irrigazione a microaspersione, consiste in una distribuzione d’acqua ”a pioggia”, garantendo così una distribuzione d’acqua abbondante su tutto il terreno (in caso di molteplici uliveti è un metodo decisamente consigliato).
Il sistema di irrigazione a subirrigazione è sicuramente quello più efficace ed adatto; tuttavia, i costi per l’installazione sono piuttosto elevati. Questo sistema, sostanzialmente, consiste nella distribuzione dell’acqua attraverso delle apposite tubature sotterranee: l’acqua, dunque, percorre questi sistemi idrici e attraverso delle apposite aperture arriva fino alle radici delle piante.
Il sistema di irrigazione a pioggia, invece, si configura decisamente come quello più facile da installare: questo, sostanzialmente, consiste nell’irrigare in maniera non omogenea gli ulivi. Periodicamente è opportuno procedere con un reintegro idrico per sopperire ai consumi d’acqua.
I parassiti degli ulivi
Nonostante questa pianta abbia un numero davvero considerevole di pro, è anche vero che i contro sono sempre dietro l’angolo: sono tanti, infatti, i parassiti che mettono a dura prova la vita degli ulivi.
Che si tratti della lebbra delle olive, della rogna dell’ulivo o della cocciniglia, sono tante le malattie che possono compromettere la crescita e la coltivazione di questi meravigliosi alberi.
Tuttavia, grazie ad una serie di accorgimenti, è possibile cercare di arginare quanto più possibile gli eventuali problemi che causerebbero le presenze dei sopracitati parassiti.
Quante olive si ricavano in generale?
E’ possibile affermare che gli ulivi sono piante decisamente generose: ogni pianta può produrre, infatti, circa 10/20 kg di olive, per un totale di 1 o 2 litri di olio extravergine di oliva.
In definitiva, quindi, coltivare gli ulivi è sicuramente un lavoro arduo e difficile; tuttavia, grazie ad una serie di accorgimenti e di trucchi, è possibile ricavare tantissimi deliziosi frutti, che generano dell’olio d’oliva sano e gustoso.
Si tratta, infatti, di un vero e proprio must: che si tratti di condire della mozzarella, o di gustarlo semplicemente su una fetta di pane, l’olio d’oliva è assolutamente uno degli alimenti portanti della dieta mediterranea, configurandosi dunque come un vero e proprio simbolo del bacino Mediterraneo.
La cosa curiosa, inoltre, è che è possibile trovare degli ulivi non solo nel Sud Italia, ma anche in Toscana, in particolar modo nelle province di Lucca, Pisa e Pistoia; un altro alimento che dà sicuramente lustro alla cultura italiana.
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Un albero è vita, e in se racchiude la storia del tempo trascorso. È un patrimonio vivente! L’ulivo è una pianta molto longeva: in condizioni climatiche favorevoli un ulivo può vivere anche mille anni. Le radici, per lo più di tipo avventizio, sono molto superficiali ed espanse, in genere non si spingono mai oltre i 60–100 cm di profondità. Planeta possiede una vasta scelta di ulivi secolari, con il particolare tronco nodoso, incavato e modellato dal vento, dal sole e dal passare dei secoli.
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