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Forse ti sarà capitato di imbatterti nel termine agricoltura verticale in relazione agli sviluppi sostenibili intrapresi dalle realtà più innovative del settore. Scopri di seguito cos’è e come funziona l’agricoltura verticale e quali sono i suoi vantaggi.
Indice argomenti:
Che cos’è e cosa si intende per agricoltura verticale?
Con quest’espressione si indica un concetto che in realtà non è così recente come potresti pensare. I primi cenni delle fattorie verticali possono essere tracciati già agli inizi del secolo scorso, come dimostrano alcune testimonianze apparse sulla rivista Life Magazine.
Nel 1915 si attribuisce al geologo americano Bayley la nascita del termine vertical farming per indicare tuttavia una pratica ben diversa da quello attuale.
Se in origine l’espressione ipotizzava un’agricoltura mirata a sfruttare le profondità della terra, oggi il vertical farming indica universalmente una fattoria che viene impostata e sviluppata al fine di sfruttare al meglio i metri in altezza. Questo tipo di agricoltura prevede una coltivazione di diverse specie vegetali che si articola su livelli sovrapposti in verticale. Il principio fondamentale sul quale si basa questa filosofia agricola è quello della coltivazione soilless, mirata a ridurre il più possibile il consumo di preziosi metri di suolo e sostituire la terra con altri materiali organici e inorganici.
In linea generale le strutture adibite alle coltivazioni verticali sono grandi serre progettate appositamente, oppure in casi più rari anche edifici urbani o a destinazione mista che possono ospitare spazi studiati per la coltivazione di erbe aromatiche e ortaggi sfruttando i metri in altezza.
Agricoltura verticale: ecco come funziona il vertical farming
Dal punto di vista pratico le fattorie verticali utilizzano tecniche di coltivazione idroponiche, acquaponiche, aeroponiche e si svolgono in generale in ambienti controllati. Per riuscire a inserire un maggior numero di esemplari vegetali per metro cubo e sfruttare al massimo l’altezza, le coltivazioni verticali si avvalgono dell’apporto cruciale delle tecnologie innovative.
Quest’ultime si rivelano indispensabili per riuscire a esercitare un controllo preciso su tutte le condizioni della coltivazione.
Sui fattori che influiscono sul ciclo vegetativo, come ad esempio temperatura, umidità, anidride carbonica e quantità di luce, nelle coltivazioni tradizionali è possibile intervenire solo in minima parte. All’interno delle serre verticali invece l’impiego delle risorse viene accuratamente monitorato si può agire per aumentare la produttività dei singoli esemplari.
Ciò rende molto più facile prevedere le quantità di raccolto e di conseguenza anche introdurre in maniera più agevole sistemi di intelligenza artificiale, che riducono la necessità dell’intervento umano e riescono a automatizzare al massimo le operazioni di routine.
Perché l’agricoltura verticale rappresenta il futuro?
Nell’ottica di adottare comportamenti sostenibili, con l’agricoltura verticale è possibile ottenere un’alta densità produttiva che tuttavia non implica lo sfruttamento del suolo. Una coltivazione di questo tipo, infatti, può essere installata facilmente anche in uffici green o case passive, nel modo più naturale possibile.
In virtù della meticolosa progettazione delle strutture verticali destinate a ospitare le diverse colture, vengono studiati meccanismi semplici per riutilizzare il più possibile l’acqua impiegata in fase di irrigazione. In questo modo si può contribuire attivamente alla conservazione di una risorsa sempre più scarsa, soprattutto a fronte della crescente siccità degli ultimi anni.
Inoltre, potendo intervenire direttamente sulla regolazione di umidità, temperatura e irradiamento si riescono a creare condizioni ottimali per lo sviluppo delle piante i, che di conseguenza sono molto meno inclini ad ammalarsi. All’interno di un ambiente rigorosamente controllato vi sono meno rischi di contaminazione e di diffusione di virus e batteri, motivo per cui è possibile ridurre il ricorso ai temuti pesticidi. Ciò consente di ottenere ortaggi molto più salutari per l’organismo.
Vantaggi e benefici di questo tipo di coltivazione
Gli aspetti positivi collegati all’agricoltura verticale sono numerosi. Anzitutto, essa riduce la dipendenza dal ciclo stagionale, che negli ultimi anni è divenuto sempre più imprevedibile.
Con questo sistema è possibile coltivare piante in verticale in ogni periodo dell’anno all’insegna della sostenibilità. I principi del vertical farming consentono infatti di ridurre l’impiego di acqua e terra, senza contare che diminuiscono anche le emissioni di gas serra e la produzione di rifiuti.
Pur richiedendo grandi quantità di energia per funzionare, le serre verticali offrono numerosi vantaggi per quanto riguarda l’approvvigionamento costante e controllato di un sistema di distribuzione alimentare di prodotti più sani. Dal punto di vista dei coltivatori, i sistemi verticali e controllati riducono l’incertezza derivata dai fenomeni atmosferici sempre più intensi, tra cui la grandine estiva divenuta ormai una regola e non più un’eccezione.
Tra i vantaggi che non possono essere trascurati rientra la possibilità di riqualificare strutture già esistenti e disposte sul tessuto urbano. Accade spesso infatti che i metri di suolo siano già occupati da costruzioni cadute in disuso. Nell’ottica di conservare e ridurre il più possibile lo sfruttamento delle scarse risorse a disposizione, le serre verticali rappresentano un’ottima destinazione d’uso per i progetti di riqualificazione. In tal senso l’agricoltura verticale apporta benefici sul piano sociale.
Serre verticali: le chiavi per l’agricoltura verticale
Gli impianti domestici possono essere inclusi nelle costruzioni di ultima generazione ispirate a principi green sono certamente importanti, ma è sulle strutture di media e grande dimensione che si rivela necessario puntare per riuscire a diffondere sempre più questo concetto di agricoltura.
Le serre verticali sono spazi destinati a una produzione intensiva, resa più efficiente in virtù dell’adozione di accorgimenti innovativi e processi di industrializzazione.
Nelle serre verticali la gestione è facilitata dalla crescente automazione. I sistemi di vertical farming includono ad esempio quelli multi-livello, a parete o a torre.
I primi sono molto simili agli scaffali che puoi vedere in un magazzino e prevedono una disposizione delle singole piante su ciascun ripiano in fila. I sistemi a parete sono quelli che ottimizzano al massimo, in quanto è possibile disporre le piante sulla superficie verticale riducendo al minimo lo spazio e sfruttando entrambi i lati della parete.
Lo stesso vale per la torre, un elemento a forma cilindrica sulla cui superficie laterale sono previsti spazi appositi all’interno dei quali viene inserito il substrato di coltivazione e può così crescere la pianta.
Quali sono gli svantaggi e i difetti dell’agricoltura verticale?
È importante notare che esistono alcuni lati meno positivi collegati all’agricoltura verticale.
Gli aspetti che possono essere considerati ancora critici riguardano la mancata possibilità di estendere il concetto di agricoltura verticale a tutte le coltivazioni, come possono immaginare le persone che per passione coltivano un piccolo orto e sono consapevoli della grande varietà che esiste in natura.
Vi sono infatti alcune colture che, in virtù delle specifiche modalità di propagazione e di sviluppo della pianta, non riescono ad adattarsi completamente a un’estensione nel senso dell’altezza.
Una proiezione realistica dell’effettivo sviluppo e di una diffusione capillare del vertical farming dovrebbe procedere perciò parallelamente allo studio dei frutti e degli ortaggi che maggiormente si prestano a dare risultati ottimali. Per quanto concerne invece la coltivazione dei cereali risulta al momento complesso ipotizzare di riuscire a estendere la produzione su larga scala e non limitato perciò a piccoli esperimenti di vertical farming.
Inoltre, esiste un’importante considerazione che riguarda l’enorme fabbisogno in termini di consumi elettrici e investimenti necessari per riuscire a contribuire alla rivoluzione dell’agricoltura verticale. In tal senso le strategie dovrebbero procedere di pari passo con l’implementazione di reti adatte all’utilizzo di energie rinnovabili.
Ottimizzando al massimo la luce naturale e integrando con led ad altissima efficienza sarà possibile ammortizzare sempre più i costi di installazione e gestione di una serra verticale, promuovendo una scelta realmente sostenibile per l’ambiente.