Aerazione prato: cos’è, tecniche e consigli per areare il proprio prato

L’areazione del prato è un trattamento di manutenzione che va effettuato, di regole, due volte l’anno, in inverno e in autunno. Lo scopo di questa tecnica consiste nell’aiutare il suolo a rigenerarsi consentendo così a prato, fiori e piante di durare più a lungo e di ottenere nuova linfa.

Areazione e scarnificazione del terreno

L’areazione è un’operazione importantissima che consente al prato di vivere una fase di ripresa dopo aver affrontato una stagione difficile come può essere l’estate, a causa del eccessivo caldo e del sole battente, e in inverno, a causa del freddo, delle gelate mattutine e dell’eccessiva pioggia.

Un passaggio da effettuare, se si vuole realizzare un’areazione a regola d’arte, è la scarnificazione. Questa operazione avviene con l’aiuto di appositi strumenti, uno di questi è il rastrello a denti mobili.

Tramite questo procedimento è possibile rimuovere i muschi e i feltri che si formano normalmente sulla superficie del terreno. Essi sono responsabili dello sfoltimento del prato che, a causa di questo film/pellicola che si forma sulla superficie del manto erboso, impedisce ai fili d’erba di crescere e moltiplicarsi. Inoltre, con il passare del tempo e con il caldo, questi residui che si formano sul fondo del prato, finiscono per seccare creando uno strato di colore giallo paglia, che oltre ad impedire ai fili d’erba di crescere, crea uno schermo contro l’acqua, rischiando così di far seccare tutto il prato.

La scarnificazione ha il compito di eliminare questo strato che nel corso delle stagioni si forma, arrecando un enorme danno al prato che rischia di morire del tutto. Per questo motivo, è consigliato, soprattutto nella stagione calda (primavera/estate) effettuare il trattamento almeno due volte.

Areazione: cos’è e come si pratica

Una volta raschiato il terreno ed eliminato il feltro che ricopre il fondo del prato, si può procedere con l’areazione vera e propria. Con questo procedimento si effettuano dei fori nel terreno.

Si tratta di un’operazione che può essere compiuta con strumenti semplici come le scarpe dotate di puntoni sotto la suola, in questo modo camminando, assicurandosi di coprire tutta l’area del giardino, verranno effettuati dei fori che consentono all’ossigeno, all’acqua e al concime di penetrare in profondità e arricchire il terreno. L’areazione del prato realizzato con l’ausilio di scarpe puntate, è consigliato solo se le dimensioni del giardino sono ridotte. Se, invece, il prato da sottoporre a questo trattamento è di dimensioni superiori ai 50 mq, l’areazione avviene utilizzando uno specifico macchinario dentato.

Dal momento che questo trattamento rende il terreno più morbido e crea delle aperture in direzione delle radici, sia del prato che di tutta la vegetazione presente nel giardino, è consigliabile effettuare l’areazione e la scarnificazione in autunno, questo perché le alte temperature estive potrebbero provare l’effetto opposto, quindi invece di ossigenare e rigenerare, potrebbero essere responsabili di problematiche relative alla siccità.

In realtà, questi due trattamenti (l’areazione e la scarnificazione) se vengono effettuati e ripetuti con regolarità, oltre ad favorire la longevità della vegetazione presente nel giardino, contribuiscono anche a migliorare l’assorbimento dell’acqua evitando ristagni, che rappresentano uno dei nemici principali della maggior parte della vegetazione.

Areazione fai da te: consigli e strumenti

La procedura di areazione può essere realizzata da un giardiniere professionista oppure, per gli amanti del fai da te, è possibile mettersi alla prova e ossigenare in prima persona il giardino.

Se hai intenzione di effettuare il trattamento di areazione armati di pazienza e preparati al mal di schiena che ne conseguirà, soprattutto se decidi di utilizzare il rastrello con i denti mobili. Questo arnese infatti viene generalmente utilizzato per gradini che non superano i 50 mq, altrimenti rientra di diritto nel gruppo delle ‘mission impossibile. Di fatto il nome rastrello può indurre in errore e far credere che possa essere utilizzato nello stesso modo in cui viene adoperato il suo ‘cugino’ con i denti fissi, tuttavia l’origine del nome è legato alla somiglianza sia strutturale che del movimento che è simile per entrambi gli arnesi.

Ma nel caso del rastrello a denti mobili, utile per ossigenare il prato attraverso la pratica della scarnificazione, il movimento deve essere effettuato nello stesso punto per diverse volte. È come se si stesse grattando la superficie, perciò con un unico passaggio l’effetto sarebbe più simile a dei semplici graffietti, invece il risultato che si vuole ottenere è quello volto ad eliminare il feltro e ad ammorbidire quella crosticina che si forma normalmente sullo strato superiore del terreno. Ora immagina di dover fare questi movimenti per oltre 50 mq, è facile intuire perché per giardini caratterizzati da una metratura superiore, l’areazione effettuata con l’aiuto del rastrello con i denti mobili non può essere una valida soluzione.

Nei casi dei giardini che superano i 40/50 mq, infatti, è opportuno utilizzare un macchinario apposito che può essere facilmente acquistato su internet o affittato in un vivaio. Si tratta di uno strumento elettrico dotato di un rullo la cui superficie è interamente ricoperta di lame che scarnificano il terreno rimuovendo tutto il feltro. L’alternativa al macchinario elettrico dotato di filo, che potrebbe risultare poco pratico nel caso di giardini particolarmente ampi, è rappresentata dallo stesso attrezzo dotato, però, di un motore alimentato a benzina.

Perché è importante effettuare bene l’areazione del giardino?

L’operazione di areazione è necessaria, oltre che per garantire lunga vita al giardino, consentendo alle sostanze organiche, all’ossigeno e all’acqua di penetrare in profondità, anche perché da essa dipendono altri trattamenti, come: la concimazione e la sabbiatura.

La concimazione ha la funzione di arricchire di sostanze nutritive il terreno, ma affinché ciò avvenga nel modo corretto è necessario eseguire questo trattamento subito dopo la scarnificazione e l’areazione perché in questo modo il concime arriva fino alle radici delle piante e rigenera il terreno a partire dagli strati più profondi e non solo sulla superficie.

L’azione di sabbiatura, invece, detta anche top dressing, serve a livellare la superficie, ritardare l’accumulo del sedimento che forma il feltro, aumentare il successo relativo all’attecchimento di nuovi semi, previene alcune malattie e aiuta ad offrire un miglior drenaggio dell’acqua. Sebbene si tratti di un trattamento molto importante per la sopravvivenza del prato, affinché esso possa essere realizzato è necessaria una preparazione del giardino tramite areazione.