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Grazie a un clima mite e alle specifiche caratteristiche dei terreni che si trovano in Italia è possibile prendere in considerazione l’idea di coltivare piante tropicali ed esotiche. C’è da tenere presente come queste piante arrivino da zone in cui le temperature sono molto alte e che il tasso di umidità è tra i maggiori di tutto il mondo.
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Quali sono le piante tropicali: classificazione e nomi
Tuttavia le condizioni climatiche italiane permettono ad alcune tipologie di piante di poter essere facilmente coltivate sia in giardino sia in vaso quindi all’interno di un appartamento. Prima di andare a vedere nel merito quali sono le piante più adatte c’è da sottolineare come venga proposta una classificazione che permette di distinguere le piante tropicali da quelle subtropicali ossia che arrivano da zone del pianeta differenti e da opposti emisferi.
Dal punto di vista commerciale quando ci si rivolge a un vivaio oppure un fioraio di fiducia verranno sempre indicate come piante esotiche ma c’è una distinzione molto importante da fare, in particolare è possibile dividere nelle seguenti categorie:
Piante da appartamento esotiche
- piante caudiciformi: ossia presentano una sorta di rigonfiamento nella parte iniziale che ha un importante ruolo come riserva d’acqua
- felci: ideali per appartamento, importante è tenerle riparate dalla luce diretta del sole.
- piante acquatiche esotiche: Fra le specie più interessanti spiccano Eichhornia crassipes (giacinto d’acqua), Pistia stratiotes (lattuga d’acqua) e Cyperus papyrus.
- cicadee: utilizzate soprattutto come piante ornamentali.
- succulente
- piante carnivore
- piante grasse
Va considerato anche che la maggior parte delle piante esotiche e quindi di origine tropicale devono essere preferibilmente coltivate all’interno di zone protette e chiuse per ricreare le giuste condizioni come nel caso delle serre.
Tuttavia ci sono regioni e luoghi del territorio italiano che si prestano particolarmente alla coltivazione anche all’esterno perché permettono per quasi tutto l’anno di avere temperature molto elevate con una percentuale di umidità che si avvicina a quella delle zone tropicali.
Ad esempio in Sicilia queste condizioni sono riscontrabili praticamente per buona parte dell’anno solare.
Piante da interno
Anche se non si dispone di particolari competenze nel settore del giardinaggio, si possono facilmente coltivare delle piante tropicali da interno.
L’importante è seguire dei semplici consigli per prendersene cura al meglio nella quotidianità.
Schefflera arboricola
Una prima tipologia di pianta tropicale da poter coltivare all’interno del proprio appartamento, è la schefflera arboricola.
La principale caratteristica è quella di avere un fogliame molto fitto e rigoglioso. Fa parte della famiglia delle araliaceae ed è una sempreverde che viene coltivata nelle zone tropicali del Sud America di alcune isole del Pacifico.
Tra l’altro questa pianta potrebbe essere tranquillamente utilizzata anche in giardino se le temperature esterne nel corso dell’anno sono grossomodo sempre intorno ai 20-25 gradi. Magari se si opta per la coltivazione esterna, meglio prevedere qualche riparo per proteggerla dalle forti escursioni termiche che potrebbero esserci soprattutto di notte.
Kentia
Una seconda pianta tropicale da coltivare in casa è la Kentia o Kenzia.
Molto più conosciuta rispetto alla Schefflera, la Kenzia ha caratteristiche estetiche che la rendono perfetta per poter dare un tocco di eleganza a un appartamento a prescindere dallo stile. In questo caso però bisogna fare molta attenzione alle sue esigenze, va annaffiata regolarmente e abbondantemente perché altrimenti le foglie nel giro di pochi giorni tendono a ingiallirsi e cadere.
Fa parte della famiglia delle Palmae e soltanto all’inizio dell’Ottocento si sono viste le prime piante di Kentia arrivare sul territorio del continente europeo.
Clivia
Altra pianta tropicale abbastanza conosciuta in Italia e facilmente reperibile presso un fioraio è la Clivia.
Come le altre è una pianta sempreverde che stavolta fa parte della famiglia Amaryllidaceae. Arriva dal Sudafrica ed è abbastanza semplice tenerla in casa anche se bisogna fare attenzione al periodo primaverile ossia quello in cui i fiori si schiudono e partono dallo stelo centrale. Si caratterizza dal punto di vista estetico per i suoi colori che tendono all’arancione, al rosso e per una forma che molti definiscono a imbuto.
Non è raro che la Clivia abbia dei fiori anche di colore giallo, molto molto intenso. Si potrebbe anche prendere in considerazione l’idea di coltivare all’esterno la Clivia a patto che le temperature non scendono al di sotto dei 15 gradi.
Spathiphyllum
Un’ultima tipologia di pianta tropicale da acquistare e tenere in appartamento senza particolari problemi è la Spathiphyllum. Spesso conosciuta anche con il termine di spatifillo, è una pianta da appartamento resistente che fa parte della famiglia delle Araceae con foglie sempreverdi e che arriva dalla parte più tropicale dell’America Centrale.
Dal punto di vista prettamente estetico presenta delle lunghe foglie lucide con un colore verde molto intenso tendente allo scuro con la parte terminale che va a stringere diventando una sorta di punta.
Quando nascono i fiori c’è da godere di uno spettacolo esclusivo che prevede una parte bianca che avvolge una sorta di pannocchia punteggiata con dei fiori. Una piccola curiosità è che questa pianta per queste caratteristiche si dimostra molto simile a un’altra pianta che fa parte sempre della stessa famiglia e che è molto comune in Italia come l’Anthurium.
Piante da esterno tropicali
Palma
Per quanto riguarda le piante da esterno, probabilmente le più conosciute e diffuse sul territorio nazionale le Palme.
Sono delle sempreverdi che arrivano dall’Africa e che fanno parte della famiglia delle Arecaceae.
Sono indubbiamente degli alberi che possono essere acquistati sia nella varietà nana che gigante tant’è che molte città del sud le hanno inserite con ottimi risultati nel classico lungo mare. Si possono facilmente inserire anche nel proprio giardino scegliendo soprattutto la palma da giardino e una versione europea che fiorisce in primavera. Bisogna però fare molta attenzione perché ci sono alcune tipologie di palme che vogliono delle condizioni climatiche ben precise e spesso non gradiscono neppure l’eccessiva esposizione ai raggi solari.
Cycas
Simili alle palme ma hanno origini ancora più antiche. Secondo gli studiosi addirittura erano già presenti sul pianeta ben prima della comparsa dei dinosauri e sono facili da coltivare a patto che vengano posizionate in una zona di mezz’ombra.
Il terreno deve essere sempre e leggermente umido per cui bisogna prevedere un impianto di irrigazione adeguato per ottimizzare il tutto. ù
Feijoa Sellowiana
La feijoa sellowiana è un’altra pianta tropicale da poter inserire nel proprio spazio verde.
Può crescere fino a un’altezza di 4 m e può essere coltivata sia come classico alberello sia come cespuglio mediterraneo. Ad un certo punto dell’anno maturano delle bacche verdi dal sapore zuccherino e acidulo, il che ricorda leggermente l’ananas.
Strelitzia come coltivarla e curarla
La Strelitzia pianta tropicale da esterno o interno che si adatta molto bene alle caratteristiche ambientali climatiche che si trovano nella gran parte del territorio italiano.
Ha origini africane ed è una sempreverde caratterizzandosi per la sua forma cespugliosa. Non supera in altezza i
100 cm e ha dei fiori con una forma che ricorda il becco di un airone. Non ci sono particolari esigenze per quanto riguarda la cura e la corretta coltivazione se non l’aspetto della irrigazione.
Questa pianta Infatti vuole essere annaffiata spesso e in maniera abbondante. L’unico periodo in cui bisogna essere meno generosi nell’utilizzare l’acqua è quello in cui c’è il riposo vegetativo che solitamente avviene tra la prima settimana di giugno e l’ultima di luglio.
Piante da frutto esotiche
Ci sono diverse piante da frutto tropicali che possono essere coltivate in Italia. Tra le più famose e apprezzate c’è la maracuja ormai diffusissima sul nostro territorio.
Dal punto di vista botanico è conosciuta come la passiflora e offre dei frutti che si caratterizzano per un colore molto verde che poi a un certo punto diventa tendente al viola quando è maturo. In gergo molti la conoscono come frutto della passione e la coltivazione è indicata soprattutto nella zona del sud Italia.
Altra pianta molto conosciuta e apprezzata è l’Avocado. Le sue origini sono dell’America centrale, lì può raggiungere anche i 15 m di altezza mentre sul territorio nazionale italiano per le diverse condizioni climatiche non arriva a superare i 2 m.
Può essere messa sul balcone in estate e necessita di un ambiente molto caldo durante il periodo autunnale-invernale con l’accortezza di non far scendere mai la temperatura sotto i 7 gradi centigradi.
Un’ultima opzione di pianta tropicale da frutto è il ciliegio cinese. È un albero sempreverde la cui grandezza può essere definita media e può essere coltivato in Italia nelle zone più calde con particolare riferimento al meridione.
Si può anche pensare di coltivarlo in vaso con l’unico consiglio di rinvasare almeno ogni due anni. Presenta una buccia molto ruvida di un colore tendente al rosso oppure al rosa in funzione della maturazione. Per via del suo sapore abbastanza delicato ricorda le nostre ciliegie.