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Giardino rustico e giardini di campagna: come progettarli, idee e costi

Un giardino a seconda dei gusti e del contesto in cui si intende allestirlo, può essere progettato in stile rustico e di campagna ed in entrambi i casi è necessario fare alcune valutazioni di carattere ambientale e strutturale. Guardare cosa cresce spontaneamente quando si pianifica un giardino di campagna e cercare oggetti di decoro per quello rustico, sono altri due essenziali accorgimenti che possono ottimizzare il risultato.

I giardini rustici e di campagna al giorno d’oggi sono quelli maggiormente in voga poiché abbracciano un look country casual, aggiungono elementi decorativi di grande effetto e sono a bassa manutenzione. I giardini rustici tra l’altro funzionano meravigliosamente sia con una casa moderna che classica, ed offrono un’area in cui si riesce a sfuggire al trambusto giornaliero e a sperimentare le bellezze e le evoluzioni della natura.

Come progettare un giardino rustico

I giardini rustici sono davvero versatili e in estate rappresentano spazi particolarmente importanti, poiché diventano luoghi di ritrovo all’aperto per le calde serate e di giorno invece forniscono svariate opportunità per proteggersi dai raggi del sole. Per progettare un giardino rustico è ovviamente da prendere in considerazione il costo finale che non è altissimo, ma comunque necessario sia per preparare il suolo che per allestire il contesto. Tra l’altro bisogna anche mettere in preventivo le spese di manodopera se ci si affida ad un team di esperti.

Le valutazioni preliminari per la progettazione di un giardino rustico

  • Valutare le condizioni climatiche
  • Considerare il tipo di terreno
  • Stabilire la tipologia d’illuminazione
  • Scegliere delle piante da fiore e arbusti
  • Aggiungere delle decorazioni al contesto

Le idee migliori per progettare un giardino rustico

I giardini rustici hanno spesso un aspetto piuttosto particolare; infatti, un contesto del genere può assumere molte forme, ma la chiave è creare uno spazio che faccia sentire a proprio agio all’interno e nel contempo qualcosa che si adatti all’estetica del design impostato.

giardino rustico prato inglese

Un esempio è possibile farlo considerando un giardino rustico all’inglese con un grande prato dove c’è spazio per riposarsi e rilassarsi, mentre il fogliame circostante è disordinato senza però sembrare trasandato.

Abbinandolo ad un’abitazione dalle finiture esterne con pietre o legno è in tal caso un’altra ottima opzione per rendere il contesto ancora più eccitante. Anche la bassa manutenzione è un vantaggio decisivo nella progettazione di un giardino rustico.

La chiave è una quantità controllata di incuria, al fine di garantire alle piante un senso di selvaggio, e in tal caso per ottenere risultati rapidi conviene scegliere quelle che crescono velocemente.

Un vivaista esperto o un sito web preposto a ciò, possono fornire degli ottimi consigli sulla scelta delle piante giuste e delle fioriere che rappresentino un altro meraviglioso modo per mantenere un senso di organizzazione all’interno dello spazio verde. Pensare a fiori colorati e ad alberi che crescono bene anche in vaso, sarà un altro punto forte per cambiare l’estetica del giardino da classico a rustico.

I componenti d’arredo ideali per un giardino rustico

L’arredamento è una delle caratteristiche più importanti per la progettazione di un giardino rustico. Se ad esempio vi piace passare il tempo negli spazi esterni, assicuratevi di avere un luogo confortevole ed elegante dove riposarvi e sedervi.

arredamento giardino rustico campagnaIl design rustico in tal senso ha tanto da offrirvi e con un tocco moderno e alla moda. I cuscini di seduta aggiungono ad esempio ulteriore comfort ad un divanetto in ferro battuto o in rattan, mentre un vetro spesso e trasparente su un tavolo crea una superficie di facile manutenzione e nel contempo ideale per mettere in evidenza le parti forgiate del ferro o gli intrecci del rattan.

I ponti sono degli altri componenti d’arredo che si adattano meravigliosamente ai contesti di stampo rustico.

Infatti possono creare uno spazio che contiene mobili, fioriere e altri tipici elementi da tenere all’aperto e nel contempo offrono anche un’area pulita ed ideale per intrattenere gli ospiti.

In questo caso è importante scegliere il legname adatto, optando magari per quello con una finitura grezza e una tonalità che invecchierà e si fonderà alla perfezione con il contesto verde circostante. Il consiglio finale per la progettazione di un elegante giardino rustico è di aggiungere delle piante rampicanti.

Questi esemplari infatti hanno lunghi gambi che ne evocano senza sforzo il fascino, e che quindi sono necessari all’interno del contesto verdeggiante in oggetto. I rampicanti tra l’altro sono piante che si arrampicano su pali, sui lati delle case e sugli archi e creano anche un magnifico ombreggiamento dal sole, crescono rapidamente e molti hanno dei bellissimi fiori profumati come ad esempio il gelsomino o un aspetto decorativo unico come la bouganvillea e le rose.

Come progettare un giardino di campagna

Lo stile rilassato di un giardino di campagna si ottiene mantenendo semplice il layout già impostato. Evitare qualsiasi cosa troppo complessa in quanto il profilo andrà presto perso una volta che le piante cresceranno. Per questo motivo per progettare un contesto del genere conviene concentrare gli sforzi sulla creazione di vialetti in pietra, ghiaia o erba tutti ideali per rompere lo spazio esistente tra letti di terriccio e bordure.

Un unico e stretto sentiero ad esempio va bene in un piccolo giardino rettangolare, mentre delle passerelle più larghe o strisce di erba sono adatte per una trama molto più grande. Le strutture del giardino di campagna rappresentano tuttavia una parte importante per cui archi, pergolati, schermi a traliccio e panchine si possono usare per dividere il giardino in stanze e fungere da punti focali decisivi ai fini dell’estetica. Le strutture più alte sono inoltre perfette per fungere da supporto a glicini, caprifogli, gelsomini e altri rampicanti profumati.

Tra le migliori piante da giardino di campagna vale la pena citare quelle perenni come il Delphinium, la Verbascum e la Malvarosa; infatti, sono in grado di fornire l’altezza necessaria sul retro delle bordure, mentre la digitale, l’achillea e le campanule aiuteranno a ottimizzare il centro. Anche i gerani sono ideali poiché molto resistenti ed i tipi più corti sono perfetti nella parte anteriore dei contesto verdeggiante.

Idee per ottimizzare il design di un giardino di campagna

Le rose rappresentano un altro must per il colore e il profumo in estate, così come le le ortensie che reggeranno per l’autunno. I cornioli invece fungono da cornice per le piante da fiore durante i mesi più caldi dell’anno, ma sono al centro dell’attenzione in inverno quando le loro foglie cadono per rivelare bellissimi steli colorati.

Le piante in un contesto con queste caratteristiche in passato erano ben distanziate tra loro in quanto venivano preferite erbe e piante medicinali, ma tuttavia posizionandole più vicine si fa in modo che il terreno sia presto nascosto e tutto si unisca per formare una massa di foglie e fiori dall’aspetto accattivante e meravigliosamente decorativo.

Costi indicativi e preventivo per la progettazione di un giardino rustico

A parte le idee di impostazione di un giardino sia esso rustico che di campagna, per la loro progettazione è importante valutarne i costi. Per fare un esempio un contesto di circa 100 mq, per renderlo funzionale potrebbero essere necessari dei moderni tappeti erbosi che hanno un costo di circa 800 euro, oltre a terriccio e concime i cui prezzi si attestano intorno ai 270 euro. Ovviamente a parte le vostre abilità nel giardinaggio fai da te, sono comunque da mettere in preventivo i costi necessari per la manodopera che prevede la messa a dimora di arbusti e piante, così come la sistemazione dei vialetti d’accesso alla casa, delle bordure e delle recinzioni.

Un preventivo spese è in tal caso consigliato indipendentemente se vi affidate ad un esperto giardiniere vivaista o a un servizio web. A margine è altresì importante sottolineare che un giardino sia esso rustico che di campagna necessita anche di un impianto di irrigazione appropriato. In questo caso stabilire un prezzo non è facile; infatti, se ad esempio si opta per quello automatico i costi variano a seconda della tipologia d’installazione.

Ad esempio un impianto interrato per un giardino di 100 metri quadri e che fa da cornice ad una villetta a schiera, il solo costo dei materiale necessario si aggira tra i 180 e i 250 euro, mentre se si tratta di strutture più grandi ovvero tra i 350 e i 500 metri quadri, il prezzo del materiale sale e si attesta tra i 250 e i 350 euro. Una volta acquistato tutto il necessario bisogna anche calcolare la posa di tubi e raccordi da collegare ai vari soffioni interrati, e da ciò si evince che per l’operaio addetto si tratta di fare un lavoro piuttosto complicato ovvero scavare, posare e alla fine collaudare l’intero impianto.

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Come sistemare il giardino: 7 consigli utili per la manutenzione del giardino

Il giardino è una parte della casa molto importante e necessita delle giuste cure e di una attenzione costante per goderne al meglio. Sebbene ogni giardino ha le sue caratteristiche, ci sono 7 consigli utili, che tutti dovrebbero seguire.

1. Predisporre un programma di manutenzione ordinaria e fare sempre attenzione al terreno

Il primo consiglio è quello che gli agricoltori e vivaisti di professione ben sanno: bisogna sempre programmare gli interventi in anticipo.

Il giardino ha bisogno di una manutenzione ordinaria ed è bene avere a disposizione un calendario o una agendina, che ci ricordi cosa dobbiamo fare e soprattutto quando. Le piante e i lavori di giardinaggio si fanno seguendo le stagioni.

E’ bene anche tenere d’occhio le fasi lunari, specie quando si devono piantare determinati semi, ed essere ben informati sul tipo di piante e varietà che vivono nel giardino.

Tra Primavera ed inizio autunno si taglia il prato più frequentemente e nello periodo cambiano le esigenze idriche. E’ necessario innaffiare di più per vedere splendere il giardino anche nelle roventi giornate d’Agosto.

Una buona programmazione permette di avere un giardino sempre fiorito anche in Inverno. Ci sono numerosi fiori che sbocciano proprio in questo periodo e danno un tocco di colore nelle grigie mattinate autunnali. Rispettare il corretto ciclo di vita delle piante è essenziale. Conoscendo i periodi vegetativi e di fioritura, si possono pianificare altri interventi necessari alla pianta, come la preparazione del terreno e la protezione delle radici.

2. Fare periodicamente interventi al terreno (aratura, areggiatura, fogliame)

Il secondo consiglio riguarda proprio il terreno. Una pianta sana è quella che cresce in un buon terreno. Ciò comporta una serie di interventi che bisogna effettuare, primo fra tutti l’areggiatura da fare almeno due volte l’anno.

L’areggiatura ed il dissodare il terreno favoriscono la corretta ossigenazione ed idratazione delle piante e della terra. E’ una operazione che deve essere svolta prima di concimare la terra. Questa è un’altra operazione molto importante. I valori nutrizionali del terreno devono essere giusti. L’eccesso o la mancanza di minerali comporta l’apparizione di numerose malattie, che rischiano di uccidere le piante.

Un’altra operazione importante è quella di rimuovere il fogliame ed altre parti della pianta cadute. Inoltre è utile curare le piante, ad esempio alimentandole con del fitostimolante per piante.

3. Non risparmiare: acquistare prodotti di qualità

Spendere qualcosa in più a volte permette di risparmiare. Nel giardinaggio succede spesso che per risparmiare pochi euro, si corre il rischio di acquistare prodotti di scarsa qualità o inefficienti. In particolare i concimi a rilascio graduale permettono alla pianta di nutrirsi quando ne ha bisogno.

Al contempo un investimento come il compost permette di risparmiare sul concime, garantendo un fertilizzante di qualità, riciclato e naturale al 100%. L’investimento principale riguarda il sistema di irrigazione. Quando si progetta un giardino dovrebbe essere una delle componenti principali, ma se non presente ci sono numerosi soluzioni che si possono adottare. Permette di sfruttare meglio l’acqua e razionalizzarla in base alle reali necessità della pianta.

I sistemi più evoluti, anche domestici, permettono di utilizzare il sistema direttamente con una app dal proprio telefono cellulare, calcolando anche i consumi ed offrendo la possibilità di impostare piani di irrigazione.

Anche avvalersi di professionisti, che curino la realizzazione o interventi delicati come potature è una forma di investimento. Determinate operazioni necessitano di personale qualificato, capace di valorizzare lo spazio e di prendersi cura di alcuni particolari grazie alla loro esperienza.

4. Curare il terreno e lo spazio circostante

Molte persone prese dall’amore per le piante o dal piacere di svolgere una attività bellissima come il giardinaggio non pensano al risultato. E’ sempre buona norma riflettere prima di effettuare qualsiasi intervento. Il rischio è quello di ritrovarsi in un giardino pieno di piante dove non è possibile muoversi agevolmente, o di mettere specie vegetali che non convivono bene. Un altro aspetto riguarda le aree che destiniamo alle nostre attività.

E’ bene predisporre camminamenti e ricoprirli di ghiaia per evitare che i passanti rovinino il prato o calpestino zone appena seminate. Siepi ed aiuole sono ideali per delimitare i luoghi della natura dalle zone di relax.

Ciò presuppone anche di utilizzare i giusti fertilizzanti e di scegliere sempre piante che vivono bene in quel terreno e sopratutto in quel clima. Se non sussistono gli elementi per farle vivere nel giardino, è possibile dotarsi di una serra, anche piccola, dove far crescere a piacimento le varietà, che si preferiscono.

Anche quando si usano determinati prodotti bisogna informarsi bene circa le dosi e l modalità di somministrazione. Alcuni come i diserbati devono essere utilizzati in linea con quanto indicato o rischiano di seccare la pianta. Nel caso si concimi troppo il terreno, basterà sospendere la concimazione e permettere l’assorbimento, anche attraverso il lavaggio delle radici.

5. Prevenire è meglio che curare

Il quinto consiglio è quello che danno spesso i dentisti: prevenire è meglio che curare. Ciò non vale solo per gli esseri umani, ma anche per i vegetali e gli oggetti.

Bisogna osservare bene lo stato del giardino. A volte capita che questo spazio verde si presenti in ottimo stato, mentre agenti esterni stanno colpendo le piante. Questo consiglio permette di salvarle in tempo perché molte delle malattie dovute ad insetti o parassiti si evolvono gradualmente. Nella maggior parte dei casi è possibile recuperare la pianta senza troppi sforzi, ma sovente queste infestazioni rischiano di contagiare tutto il giardino.

6. Prendersi cura di tutto il giardino

Non bisogna lasciare niente al caso quando ci si occupa della manutenzione del giardino. Ciò non riguarda solo le piante, ma anche tutti i mobili e gli elementi architettonici.

Quindi è buona norma mettere in agenda già dalla progettazione giardino i lavori di manutenzione di eventuali accessori di arredamento per giardino come gazebo, tavoli e sdraio.

La maggior parte sono in legno e necessitano di essere pulite e verniciate con vernici protettive, che le proteggeranno dal sole estivo e dal freddo autunnale. Il periodo giusto è Primavera, quando si dovrebbe pensare anche alla pulizia delle fontane e dei pozzi, così da poter prevenire la formazione di alghe e muschio.

I giardini necessitano anche dei giusti macchinari come il tosaerba ed il diserbante. E’ meglio avere tutto a portata di mano, meglio se in un capanno o in un garage per averli sempre a disposizione quando sono necessari.

Gli strumenti devono essere puliti dopo ogni utilizzo, in particolare cesoie, zappe e vanghe. Il rischio non è solo che si arrugginiscono, ma che possono diventare anche vettori di trasmissione di batteri o funghi. Per pulirli bastano pochi prodotti di norma presenti in casa come il bicarbonato o del comune detersivo per piatti.

Anche gli elementi architettonici come statue o colonne necessitano di cura e manutenzione. Nel tempo si anneriscono o vengono ricoperti dalla vegetazione o dal muschio. Bisogna pulirle una volta all’anno per mantenere la pietra al suo stato naturale. La pulizia si può fare con prodotti ad hoc, ma in molti preferiscono rimedi naturali come acqua calda, aceto e decotti.

Un occhiata attenta deve essere data ai giochi per bambini o alle amache e panchine prima dell’inizio della bella stagione. L’Inverno mette a dura prova la resistenza di un giardino e per questioni di sicurezza è buona regola controllare il loro stato e provvedere a riparare eventuali danni o a sostituirle.

7. Rispettare la natura (e ringraziare!)

Rispettare la natura sembra scontato, ma non lo è. Alcune persone non la rispettano abbastanza e sebbene amino il loro giardino, non se ne prendono cura nella maniera adeguata. Alcuni lo riempiono di oggetti, che non permettono il giusto equilibrio degli spazi e soffocano lo spazio. L’arredamento da giardino è molto importante, ma non si deve dimenticare che ci si trova in un ambiente naturale.

Certe persone installano luci troppo luminose, che stressano le piante favorendo la crescita di muschi e licheni, pregiudicando anche la loro vitalità a causa della mancanza di buio, necessario per il processo di fotosintesi clorofilliana.

Il giardino è anche la casa di piccoli animali come gli uccelli, che risentono molto dell’impatto umano.

La presenza di arbusti con bacche ed altre piante favorisce la presenza di uccelli, che oltre ad allietare con il loro canto, si cibano di insetti, lumache ed altri parassiti che nuocciono alle piante. Sempre più persone stanno sperimentando modalità di manutenzione biodinamiche, con l’introduzione di piante ed insetti buoni che si nutrono di quelli che provocano le più comuni malattie.

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Pavimentazione giardino: cos’è e come farla correttamente (guida completa)

Uno dei temi più scottanti per tutti coloro che dispongono di una casa con giardino è la pavimentazione.

Il nodo principale riguarda la scelta da fare per la destinazione d’uso, quindi in sostanza scegliere se pavimentarlo completamente, se lasciare una zona verde prevalente con una piccola pedana per gli ospiti o se creare metà pavimentazione e metà giardino. Godersi lo spazio aperto, soprattutto nella bella stagione, è il sogno di tutti.

Un’area relax che riprenda un po’ le funzioni di una salotto all’aperto è molto utile anche da un punto di vista organizzativo. Un patio che sia pavimentato consente di pranzare all’esterno, di sistemare un dondolo e comunque godere di uno spazio outdoor a 360°.

A cosa serve la pavimentazione da giardino

Il giardino è per molti motivo di vanto, il fiore all’occhiello spesso è proprio la realizzazione di una buona pavimentazione. Tanto quanto un prato ben tagliato anche il pavimento incide molto sull’estetica e sulla funzionalità del proprio spazio. Che sia un semplice viottolo o una pavimentazione vera e propria, il lavoro deve essere ben fatto e molto accurato per poter durare nel tempo.

In linea generale è possibile affermare che se la dimensione del terreno è estesa è utile pavimentarne una parte, in questo modo si può sfruttare lo spazio esterno per diversi usi. Se invece il giardino è piccolino, per non perdere troppo verde è possibile realizzare un pavimento piccolo, magari solo per attraversare il giardino. I pavimenti sono di differenti dimensioni e tipologie e anche questo incide molto sull’effetto ottico finale.

È chiaro che la pavimentazione idonea ad una grande distesa non è la stessa di un piccolo spazio. È bello giocare con l’alternanza di colori per creare un design particolare, tutto poi sta nella fantasia di chi progetta la pavimentazione. L’importante è sempre però avere chiara la funzione del giardino e quindi la conseguente scelta di pavimentare uno spazio. Se questa viene fatta solo per ornare al meglio lo spazio è il caso di prediligere delle mattonelle grosse e particolari, se invece la si realizza per sfruttare al meglio lo spazio è possibile optare anche per qualcosa di più conveniente e magari semplice.

Progettare la pavimentazione del giardino: valutazioni ed idee

La prima cosa da fare nella progettazione del proprio giardino è una valutazione complessiva degli elementi utili: quanto è esteso lo spazio, se c’è una simmetria da mantenere, se ci sono piante, alberi e vegetazione, se ci sono già installate fonti luminose o punti luce, se ci sono cancelli di ingresso, porte o altro.

Un lavoro ben fatto non può essere solo bello ma deve necessariamente in primo luogo essere funzionale. In un giardino le aree maggiormente realizzate sono le pavimentazioni di transito, ovvero quegli spazi che servono a collegare degli spazi, magari la zona d’ingresso con la piscina oppure l’uscita con la zona dedicata ai giochi per bambini. Un invito in sostanza a non calpestare il prato e ad attenersi a quella passeggiata. Questo è indicativo anche rispetto ai materiali da utilizzare.

Materiali e rivestimenti: come procedere

Uno degli scogli maggiori nella realizzazione della pavimentazione del proprio giardino riguarda la scelta dei materiali. I fattori da prendere in considerazione in questo senso sono: budget, estetica, funzione del pavimento. Il budget è uno degli scogli maggiori, è ovvio infatti che vi siano delle pavimentazioni incredibili realizzate in materiali innovativi e molto particolari anche da un punto di vista estetico, tuttavia è anche vero che questi stessi prodotti spesso hanno costi molto elevati, fuori dalla portata di una persona che vuole semplicemente sistemare il giardino. Fissare un tetto massimo sarà utile quando si dovranno fare i conti e capire cosa ci si può permettere.

Un altro fattore portante è l’estetica ma questa è una questione personale, ci si può fare guidare nella scelta se si hanno dubbi e perplessità. La soluzione migliore è orientarsi verso un prodotto che ben si sposi con l’ambiente circostante e che dia un senso di continuità dal punto di vista architettonico.

Una pavimentazione bellissima ma completamente discordante con il resto non ha motivo di esistere. Infine è importante considerare la destinazione ultima del pavimento che cambia completamente la scelta. Un conto è costruire un vialetto, un altro pavimentare l’intero giardino.

Ci sono mattonelle destinate ad un transito leggero, in questo caso sono più decorative e molto più particolari e quelle destinate ad un transito pesante che sono ornate meno e più resistenti. I pavimenti solitamente vengono realizzati in: gres, legno, pietra naturale o artificiale, resina, graniglia, ghiaia, piastrelle. Tutti questi materiali sono utili soprattutto per quei pavimenti più decorativi, se invece si necessita di strutture resistenti è meglio orientarsi verso cemento, masselli, cubi di pietra, sassi. Per ogni materiale e quindi mattonella proposta bisognerà valutare la resistenza agli agenti atmosferici e al freddo e la capacità antiscivolo.

Molte mattonelle pur essendo bellissime non sono adatte agli esterni poiché a contatto con l’acqua sono scivolose. Capita tuttavia che qualcuno scelga comunque di utilizzarle, senza contare il pericolo che esse rappresentano per la salute. Meglio optare sempre per un tipo di materiale e di pavimentazione pensata e realizzata esclusivamente per l’esterno. Queste saranno più resistenti anche ad eventuali danni.

Realizzare la pavimentazione da giardino: suggerimenti utili

Realizzare la pavimentazione di un giardino vuol dire in primo luogo preparare quello che andrà a sostenerla. La base di appoggio è molto importante, bisogna strutturare il tutto in modo da tener conto dell’acqua piovana. Per questo motivo la base deve avere una pendenza almeno del 2% che deve essere poi mantenuta anche con la pavimentazione.

Nel caso non ci fosse è possibile smuovere il materiale sottostante fino a 25 centimetri di profondità, utilizzando anche della sabbia per livellare il terreno.

La cosa migliore è sempre affidarsi a degli esperti, soprattutto se bisogna pavimentare spazi molto ampi. La cosa migliore, sotto la pavimentazione, è sistemare il ghiaione poiché consente facilmente la posa e la resistenza del pavimento. Queste regole sono indispensabili per la buona riuscita del pavimento. La soluzione migliore è procedere durante l’estate alla sua posa, così da avere maggior tempo di assestamento prima delle piogge invernali. L’idea sarebbe sul finire della primavera e in prossimità del periodo estivo. La pavimentazione deve essere lasciata riposare prima di poterla utilizzare, soprattutto se avrà particolare usura.

Manutenzione della pavimentazione da giardino

Una buona durata della pavimentazione comporta l’utilizzo di piccole attenzioni quotidiane e una manutenzione ordinaria e straordinaria. Prendersi cura degli esterni è tanto importante quanto degli interni, questi vanno lavati sempre e con cura, anche d’inverno quando piove. Bisogna pensare che il pavimento è a diretto contatto con le intemperie e con lo sporco intenso quindi ci vuole impegno. Scegliere dei detergenti adatti a quel prodotto, non troppo corrosivi. Prediligere poi degli strumenti che siano utili per la pulizia d’esterno. Per ravvivare i colori dopo anni d’usura è possibile fare affidamento su olio lucidante e trattamenti che è facile reperire in commercio. Queste sostanze permettono di ottenere una bellissima qualità e hanno dei costi contenuti. A tal proposito è bene ricordare che i pavimenti di legno sono un’ottima scelta poiché hanno una bellissima esposizione e sono facili da curare anche nel tempo.

Nel complesso dunque scegliere di installare una pavimentazione in giardino è un’ottima idea perché permette di sfruttarne al meglio tutti gli spazi e di poter creare degli ambienti molto comodi per un po’ di relax. Tuttavia la progettazione e realizzazione deve essere fatta molto attentamente poiché si va a creare una modifica strutturale all’ambiente che deve essere non solo realizzata attentamente da un punto di vista stilistico per non cozzare con la propria casa ma anche da un punto di vista funzionale perché deve avere lunga vita nonostante le temperature avverse e l’usura. Lasciarsi guidare dagli addetti ai lavori nell’ideazione, esecuzione e scelta dei materiali è fondamentale. Questi possono suggerire dei piccoli ma sostanziali accorgimenti dopo aver visionato l’ambiente. Una volta realizzata la pavimentazione del giardino, non resta che godersi il proprio spazio outdoor.

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Come realizzare impianto di irrigazione interrato per giardino e prato e costi

Quando si è stanchi di dover gestire la manutenzione di un giardino o di un prato irrigando continuamente la zona è necessario dotarsi di un impianto di irrigazione interrato.

Analizzare le caratteristiche del terreno

Per realizzare un efficiente impianto di irrigazione interrato occorre innanzitutto valutare le caratteristiche del terreno come la disponibilità, la pressione e la portata dell’acqua.

La disponibilità dell’acqua deve essere di almeno 25/30 litri al minuto con una pressione superiore o uguale a tre bar. Per verificare la pressione è sufficiente applicare un manometro su un rubinetto esterno qualsiasi rilevando il dato in diverse ore del giorno e della notte.

Per valutare la portata, invece, basterà sistemare un recipiente del quale si conosce il volume e misurare con un cronometro o orologio il tempo che impiega il contenitore a riempirsi. Se per esempio il recipiente è di dieci litri e si riempie in venti secondi, significa che la portata dell’acqua è pari a trenta litri al minuto.

Componenti da acquistare per realizzare un impianto di irrigazione e costi

Per realizzare un impianto di irrigazione interrato occorre acquistare una serie di prodotti necessari come:

  1. centralina per l’irrigazione;
  2. irrigatori da giardino a scomparsa;
  3. elettrovalvole per irrigazione;
  4. raccordi per irrigazione in plastica;
  5. tubi per irrigazione in polietilene;
  6. nipplo per avvitare l’irrigatore al raccordo

A seconda della grandezza del giardino o del prato, i costi per la realizzazione di un impianto sono diversi. Se la zona da coprire è di piccole dimensioni, fino a 150 metri quadri, è possibile risparmiare spendendo una cifra sui 150 euro.

Il costo della centralina è sempre lo stesso tuttavia variano i singoli costi delle altre componenti. Per un piccolo giardino, infatti, sono sufficienti otto nipplo, otto irrigatori, otto raccordi e un tubo di irrigazione di una lunghezza pari a 100 metri e un diametro di 25 millimetri.

Se l’area da coprire è più vasta il costo sarà più alto poiché si ha bisogno di un maggior numero di nipplo, raccordi e, il tubo di irrigazione deve essere più lungo.

La tipologia di irrigatore scelto può influire ulteriormente sul costo finale. In commercio è possibile trovare irrigatori statici e dinamici.

I primi hanno un costo di circa 10 euro e realizzano un getto di acqua fisso che viene distribuito sull’area a 360 gradi e sono in genere da preferire se la superficie da coprire ha dimensioni ridotte.

Gli irrigatori dinamici sono la scelta migliore per realizzare un impianto di irrigazione interrato poiché la testina per la fuoriuscita dell’acqua è mobile e fuoriesce dal terreno solo quando viene attivata. Inoltre, questa tipologia di irrigatore, è perfetta per i giardini di grandi dimensioni visto che la gittata dell’acqua può arrivare fino a 30 metri. Il costo di questi componenti è di circa 20/30 euro.

Fase di progettazione per la realizzazione di un impianto di irrigazione interrato

Le fasi per realizzare un impianto di irrigazione interrato sono diverse e partono dalla progettazione.

Nella stesura del progetto occorre tracciare, con l’utilizzo di un compasso, delle circonferenze che rappresenteranno le zone coperte da ogni singolo irrigatore. I settori di cerchio devono sovrapporsi tra di loro per garantire una totale e completa copertura di tutta l’area.

Una volta disegnato il progetto a sezioni vanno scritti i singoli consumi di acqua in litri al minuto per ognuno e raggruppati gli irrigatori in zone distinte sommando, di volta in volta, il consumo di acqua che non deve mai essere maggiore alla portata disponibile valutata precedentemente. Per un’irrigazione ottimale e equilibrata ogni circuito deve avere il medesimo consumo di acqua.

Il terzo passaggio della fase di progettazione serve per disegnare il percorso delle tubazioni. I tracciati devono essere linee rette per rendere lo scavo più agevole e efficiente.

Realizzazione pratica di un impianto di irrigazione interrato

Una volta disegnato il progetto per la realizzazione dell’impianto di irrigazione si può passare alla fase pratica.

Innanzitutto va realizzata la batteria che raggruppa tutti i sistemi di chiusura e apertura delle singole valvole.

In secondo luogo deve essere evidenziato il tracciato delle tubature e il punto dove saranno collocati i singoli irrigatori tramite l’utilizzo di paletti e di una corda o scrivendo direttamente sul terreno con un gesso.

Da questo momento si può iniziare a scavare con una vanga per creare le canalette che devono avere una profondità di circa venti centimetri. Una profondità minore è sconsigliata poiché il freddo invernale potrebbe compromettere la funzionalità delle tubature.

Gli irrigatori devono essere posizionati vicino ai paletti dove sarà srotolato il tubo di polietilene. Quest’ultimo deve essere tagliato a misura dove andranno istallati i raccordi di deviazione e di giunzione di ogni singolo irrigatore. Il taglio deve essere pulito e preciso quindi meglio utilizzare un seghetto e raschiare i bordi per fare in modo che la tenuta stagna sia massima.

In seguito occorre mettere a dimora il tubo interrando tutto l’impianto facendo però attenzione a fare in modo che gi irrigatori rimangano a filo del terreno.

Dopo aver riempito di terra la canaletta si può passare alla fase del collaudo facendo svuotare completamente il circuito per far uscire eventuali detriti.

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Design giardino: cos’è, come farlo correttamente e idee originali

Chi dispone di uno spazio esterno alla propria abitazione sa quanto può essere importante personalizzare e rendere il giardino un ambiente di design. Infatti, in questi ultimi anni si è sviluppato sempre di più il concetto di design da esterno, in maniera tale da rendere il giardino un luogo stiloso ed elegante, che viene percepito come una continuazione della propria casa.

Per tantissimo tempo il giardino non è mai stato potenziato, veniva considerato uno spazio esterno in grado di dare un valore aggiunto all’abitazione ma non esisteva il concetto di rendere anche il giardino uno spazio di design.

Le possibilità di rendere tale luogo all’avanguardia e allo stesso tempo altamente funzionale sono infinite, sia che il giardino sia di grandi dimensioni e sia che sia piccolo e stretto. Il design relativo allo spazio esterno è al giorno d’oggi oggetto di studio di moltissimi architetti specializzati nel rendere questi luoghi dei prolungamenti spesso del salotto e pertanto l’arredamento risulta in linea con quello dell’intera casa.

Occuparsi di rendere il giardino un ambiente esterno attentamente curato nei minimi particolari è una vera e propria disciplina che deve tenere in considerazione la misurazione di spazi e la conformazione del territorio.

Che cos’è il design del giardino

Anche denominato con il termine internazionale di garden design, occuparsi di design del giardino significa progettare da principio lo spazio esterno utilizzando gli strumenti all’avanguardia presenti al giorno d’oggi, oltre che un arredamento funzionale e versatile.

Il giardino è ritenuto una vera e propria stanza della casa e pertanto ha bisogno di essere sfruttata in maniera adeguata. Bisogna tenere in considerazione che un giardino senza un’attenta progettazione del giardino non viene ritenuto tale ma è considerato solamente alla stegua di un pezzo di terra.

Il design del giardino quindi è strettamente correlato alla sua progettazione. Proprio per tale motivo, se non si è degli esperti nel campo, può venire in aiuto la figura del garden designer che è il professionista che si occupa di rendere tale ambiente esterno un vero spazio di design, personalizzato in base a quelli che sono i gusti delle persone che lo abitano. Sempre restando in tema di garden design, si può dire che questo può essere orientato più al moderno oppure al classico.

La parola design sta infatti a significare nel linguaggio tecnico sia una progettazione e sia un’opera realizzata con un alto livello qualitativo e artistico. Infine, si può ancora affermare che il design del giardino tiene in considerazione lo spazio in maniera ragionata, analizzando anche il contesto esterno nel quale lo spazio è posto.

Come fare correttamente il design per un progetto di giardino

Progettare il giardino è un lavoro che deve essere svolto in maniera accurata, tenendo conto di moltissimi fattori che possono impedire, ostacolare o rallentare quelli che sono i progetti iniziali. Nella fase della progettazione si deve tenere in considerazione i fattori ambientali, oltre che i dettagli tecnici e quelli relativi al contesto.

Ad esempio, se il committente desidera inserire nel proprio giardino delle piante di agrumi e ulivi, al fine di rendere l’ambiente e il giardino in stile mediterraneo, ma si trova a ridosso delle Alpi, si può comprendere come questo progetto non possa essere fattibile a causa di fattori ambientali.

La stessa cosa riguarda dettagli tecnici coma la scelta del prato: difficilmente una famiglia con bambini piccoli oppure con cani di grossa taglia deciderà di prediligere l’erba inglese perché si renderebbe troppo difficile il suo mantenimento. Infine, tenere in considerazione il contesto non significa solamente osservare l’esposizione e il clima ma vuol dire anche svolgere un’analisi attenta di cosa c’è oltre al giardino.

In parole povere osservare se c’è una strada molto trafficata, oppure un parco, il giardino di un’altra abitazione, e così via. Di conseguenza, per svolgere correttamente il design per un progetto di un giardino, si devono avere delle competenze in più ambiti.

Questi includono sapere come andrà utilizzato lo spazio in futuro e per quale scopo (solo zona relax oppure anche un ambiente dove si cucina e si pranza?); sono necessarie conoscenze botaniche al fine di introdurre le migliori specie vegetali che si integrino alla perfezione con il luogo e con il clima; fondamentale è una progettazione degli impianti; bisogna tenere in considerazione il budget disponibile ed eventuali interventi di manutenzione.

Oltre a ciò, è necessario scegliere un arredamento funzionale e che sia progettato per stare all’aperto. Il primo passo da compiere è quindi quello di svolgere un sopralluogo dell’ambiente esterno.

Questa prima tappa è fondamentale perché si inizia a farsi un’idea della composizione del terreno, dello spazio a disposizione, dell’orientamento del giardino, del contesto e ovviamente si cerca di immaginare come potrebbe risultare il giardino una volta terminati i lavori.

Dopodiché si passa alla fase della progettazione vera e propria, con la realizzazione di un modello, inserendo nella rappresentazione sulla carta tutti gli aspetti legati all’arredamento, alla divisione degli spazi e all’inserimento delle piante e dei fiori. Infine, si passa alla realizzazione. Durante questa fase non dovrebbero sorgere problemi poiché grazie al sopralluogo eseguito, tutto dovrebbe procedere secondo i piani.

Il design del giardino deve anche tenere in considerazione le vari fasi di manutenzione al fine di rendere sempre, nel corso degli anni, un luogo che valga la pena di essere messo in evidenza ed utilizzato.

Per rendere il giardino un elemento di design, bisogna includere alcuni elementi in grado di dare un valore aggiunto allo spazio e farlo risaltare ancora di più.

Ad esempio, per fare correttamente il design per un progetto di giardino, si possono decidere di inserire in contrapposizione agli elementi vegetali anche elementi minerali, impianti di irrigazione, specchi d’acqua, cascate, percorsi, pavimentazione, sistema di illuminazione efficace ed efficiente in grado di mettere in risalto alcune aree, arredi mobili e fissi, impianto sonoro e molto altro ancora.

Alcune idee originali per il design del proprio giardino

Come si è detto in precedenza, un giardino curato e di design può essere realizzato sia in stile moderno e sia in stile classico. In aggiunta a queste due categorie è possibile inserire moltissime altre sfumature che richiamano ad uno stile easy-chic, elegante, orientale, pensile, zen e molto altro ancora.

Al giorno d’oggi vengono proposte soluzioni innovative per qualsiasi spazio e qualsiasi metratura. Deve infatti arrivare il concetto che è possibile avere un giardino di design anche su un terrazzo di un appartamento. La prima idea originale con cui si può giocare moltissimo con arredamento e vegetazione è quella del design di un giardino moderno

• Prima idea: il giardino moderno

Il giardino strutturato con un design moderno presuppone un vasto utilizzo dell’ambiente e vede nello spazio esterno un prolungamento della propria casa, spesso della zona salotto. A tale proposito si può immaginare il giardino come suddiviso idealmente in due spazi. Lo spazio dedicato al relax e al living e dove si possono gustare aperitivi o un caffè dopo cena può essere evidenziato da una pedana leggermente rialzata in legno sulla quale poggia un divano arricchito da diversi cuscini e alcuni pouf. A completare l’area un tavolino basso e discreto. La zona living può essere raggiunta tramite un percorso a pavimentazione attraverso il verde e viene consigliato di ripararla con un gazebo elegante oppure da una pergola in tinta con il colore dei tessuti delle sedute. Nel caso non fosse possibile riparare l’area living, si può giocare sulla scelta di piante abbastanza importanti in grado di fare ombra alla zona. Il restante spazio può essere abbellito da sfere luminose di dimensione differente poste qual e là per rendere coreografico l’ambiente non appena scende la sera e lungo la pavimentazione che porta alla zona living una fila di faretti. Si può inoltre giocare sui colori, piantando diverse specie di fiori che vanno ad abbellire il giardino.

• Seconda idea: il giardino mediterraneo

Il giardino mediterraneo può essere un’idea originale di spazio verde per chi ama circondarsi da colori e profumi tipici del sud Italia. Uno dei requisiti che permette la buona riuscita di questo giardino è il clima che deve essere mite con inverni non rigidi. Meglio se si dispone di un’ampio spazio, vengono introdotte numerose specie mediterranee come piante di agrumi e ulivi che hanno anche la funzione di schermare l’area dall’esterno. In aggiunta a ciò, si lungo un muro esterno della casa possono essere piantate le erbe aromatiche più diffuse, che oltre a svolgere una funzione decorativa arricchiscono l’ambiente di profumi gradevoli al naso. Le varietà da prediligere sono lavanda, menta, mirto, basilico, ecc. Necessaria è anche una pergola sotto il quale disporre un lungo tavolo in legno ideale per pranzare e cenare. Si può cercare di dare un aspetto più raffinato ed elegante alla zona living inserendo morbidi tendaggi bianchi che scendono.

• Terza idea: il giardino rilassante

Il giardino rilassante, conosciuto anche con il nome di giardino zen, sicuramente un’idea originale ed innovativa per progettare il proprio spazio esterno. Innanzitutto, per poter essere rilassante è necessario isolare l’ambiente dal rumore esterno e dagli sguardi della gente.

Per l’appunto, è indicato inserire un’alta e folta siepe alla cui base si può dare un po’ di movimento grazie all’utilizzo di fiori dal profumo e dal colore delicato.

Particolarmente ideali sono piante quali le ortensie ma anche la lavanda che sprigiona il suo inimitabile aroma rilassante. Se si dispone di sufficiente spazio, si può pensare ad una zona living rialzata grazie ad una pedana in legno su cui poggia un divano con comodi cuscini e alcune poltrone. Ideale anche delimitare l’area da due piante abbastanza alte e robuste a cui legare un’amaca.

Infine, un differente percorso lungo il giardino può portare ad una piccola vasca idromassaggio parzialmente nascosta grazie a numerosi arbusti sempreverdi alternati a fiori che rendono possibile rilassarsi nella più completa pace.

Per quanto riguarda la tipologia di fiori, è bene scegliere quelli con colori rilassanti come il blu, violetto e bianco. Anche l’illuminazione è fondamentale nel giardino rilassante. È bene prediligere luci soffuse e mai dirette. Sono da preferire faretti interrati che illuminano dal basso gran parte del verde.

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Arredamento giardino: consigli e idee originali arredare il proprio giardino

Come arredare il proprio giardino: consigli utili

Il giardino rappresenta senza dubbio una parte fondamentale della casa che non deve essere trascurata. Si tratta infatti di un ambiente esterno che al giorno d’oggi viene sempre più utilizzato, non solo nei mesi estivi ma anche in quelli più freddi grazie a soluzioni adeguate che permettono di sfruttarlo al meglio.

Proprio per tale ragione è necessario provvedere ad un arredamento adeguato per renderlo il più vivibile possibile. Per arredare il giardino in modo ottimale bisogna innanzitutto tenere in considerazione alcuni fattori fondamentali come le dimensioni, lo stile d’arredo, il budget a disposizione e le proprie necessità. Se lo spazio esterno è piuttosto esiguo è opportuno scegliere un arredo non troppo ingombrante, prediligendo gli elementi essenziali che non possono mancare come ad esempio un tavolo con le sedie, un ombrellone e delle lampade per l’illuminazione.

Se invece il giardino è molto grande è possibile dare sfogo alla propria fantasia creando un vero e proprio ambiente relax con divanetti, poltrone, un barbecue per le serate in compagnia, un’area giochi per i bambini e degli elementi decorativi come fontane, sculture o altri oggetti. Dopo aver valutato lo spazio a disposizione occorre scegliere il tipo di arredamento. Solitamente in giardino è preferibile utilizzare mobili in legno oppure in vimini che rendono lo spazio all’aperto immediatamente più caldo ed accogliente.

Tuttavia se si preferisce un arredamento più moderno e all’avanguardia è possibile scegliere mobili e complementi d’arredo in altri materiali e forme geometriche e squadrate che rendono l’ambiente decisamente minimal e di classe.

Per avere un giardino ben curato poi non è necessario spendere una grande quantità di denaro: oggigiorno infatti in commercio sono disponibili tantissime soluzioni d’arredo adatte a tutte le tasche e che permettono di creare un posto esteticamente gradevole e vivibile con prodotti a basso costo. In ultimo non bisogna dimenticare di tenere conto delle proprie esigenze: chi fa spesso cene o pranzi all’aperto ad esempio avrà bisogno di un apposito spazio dedicato a questo scopo, oppure chi vuole sfruttare il giardino anche in inverno dovrà preoccuparsi di utilizzare una buona copertura.

Idee per arredare il giardino

Una delle idee più semplici da mettere in pratica ma al tempo stesso più efficaci per rendere il giardino ospitale ed accogliente consiste nell’utilizzare un tipo di illuminazione particolare.

Un esempio possono essere dei faretti da disporre sul terreno che creino una scenografia unica e un’atmosfera soffusa e magica. Anche i faretti da parete possono essere una buona soluzione in giardino poiché consentono una buona visibilità ma contribuiscono a rendere l’esterno più intimo.

Per un effetto migliore si possono utilizzare delle illuminazioni dal design inusuale e originale. È importante inoltre tenere a mente che arredare un giardino non significa limitarsi a collocare un tavolo con delle sedie, ma dare un proprio stile e una propria impronta riconoscibile all’ambiente. Ciò può essere fatto innanzitutto attraverso l’utilizzo di oggetti e accessori vari come cuscini, vasi, tende, candele o lanterne.

Arredare un giardino spendendo poco

Per arredare un giardino in modo ottimale non è necessario spendere cifre elevate ma occorre scegliere gli elementi giusti. Ad esempio è possibile prediligere delle piante poco costose e alternarle a delle piante ornamentali per creare un effetto notevole.

I mobili possono essere acquistati nei tanti negozi diffusi oggigiorno che offrono oggetti di buona qualità a costi contenuti. Facendo un giro tra i mercatini vintage inoltre è possibile accaparrarsi pezzi unici e di qualità a piccoli prezzi.

In alternativa ci si può orientare sul fai da te: non c’è niente di più divertente e rilassante che dedicarsi al bricolage. Anche le luci possono rappresentare un buon modo per arredare il giardino in modo semplice ma efficace. Basta infatti solamente un pò di creatività e fantasia per ottenere un ambiente accogliente e ospitale. Posizionando le luci in maniera strategica il giardino assumerà tutt’altro aspetto e non ci sarà bisogno di spendere troppo.

Arredare un giardino pavimentato

Il giardino pavimentato è una soluzione molto utilizzata negli ultimi tempi poiché conferisce maggiore comodità e rende lo spazio più vivibile. Un’idea piuttosto comune consiste nell’utilizzare un divanetto e delle poltrone in vimini, in legno oppure in ferro battuto accompagnati da un tavolino basso.

Se lo spazio è molto ampio è possibile disporre un gazebo oppure un ombrellone che riparerà dai raggi del sole o da eventuali precipitazioni. Anche un barbecue o una cucina possono essere un’idea intelligente per arredare un giardino pavimentato insieme ad un piccolo tavolo con delle sedie.

L’importante è non esagerare con i mobili per non rendere lo spazio troppo angusto. Anche in un giardino pavimentato è sempre bene lasciare una giusta porzione dedicata al verde: chi preferisce può disporre dei vasi con le piante e i fiori preferiti.

Piccoli giardini da copiare

Chi ha detto che un giardino per essere bello debba essere necessariamente di grandi dimensioni? Ci sono molti giardini più piccoli estremamente graziosi realizzati in modo intelligente e con alcuni accorgimenti fondamentali. Se lo spazio è poco si può giocare con i colori e con le forme realizzando ad esempio un’aiuola decisamente suggestiva.

Per le colorazioni si può puntare sulle tonalità forti e vivaci oppure su nuance più tenui che richiamano quelle del mobilio.

Chi vuole godersi il giardino in totale relax può trasformare questo posto in un’oasi di quiete semplicemente collocando due sedie, un piccolo tavolo e qualche candela profumata. Anche se il giardino è piccolo inoltre si possono mettere in pratica delle idee creative, ad esempio sfruttando il recinto.

Se quest’ultimo è abbastanza alto è possibile realizzare dei roseti in verticale che decoreranno immediatamente l’ambiente. Il risultato sarà ancora migliore se i fiori utilizzati saranno caratterizzati da tonalità allegre e sature.

Idee originali per abbellire i giardini

Una delle idee più utilizzate negli ultimi tempi consiste nel realizzare dei giardini naturali adoperando la flora autoctona. Si tratta quindi di ricreare una vegetazione naturale che rispetti gli elementi di un ecosistema.

Questo tipo di giardino non necessita di molta manutenzione, non ha bisogno di prodotti chimici ed è una soluzione ideale per chi vuole rispettare l’ambiente. Anche i giardini in stile asiatico (o giardini zen) sono molto di tendenza. Essi infatti sono l’ideale per chi ricerca un mix perfetto tra relax e quiete. Generalmente essi sono caratterizzati da pietre di diverse dimensioni, piccoli corsi d’acqua e piante particolari come bambù e bonsai.

Chi preferisce un’atmosfera più selvaggia può invece ricreare un giardino roccioso. Per realizzarlo basta ben poco: composizioni, piccoli percorsi e muretti a secco sono gli elementi che non possono mai mancare in questo tipo di giardino. Da non dimenticare poi le pietre: queste ultime possono essere di ardesia, di granito oppure calcaree.

Giardini idee creative

Chi vuole un giardino in stile moderno dovrà innanzitutto curare il layout e il design, dividendo gli spazi in maniera intelligente. Ad esempio il giardino potrebbe essere diviso in due parti: una prettamente funzionale e l’altra dedicata esclusivamente a fiori e piante.

Generalmente un giardino in stile moderno dovrà essere molto ordinato e rigoroso, con alberi, piante e siepi potati con la stessa regolarità e aventi forme geometriche e pulite.

Inoltre i colori dovranno essere piuttosto neutri e basici come il bianco, il nero, il beige o il tortora. Un’altra idea all’avanguardia consiste nel creare un giardino in stile mediterraneo, ossia combinare tutte le piante che appartengono alla macchia mediterranea. Di solito viene utilizzato prevalentemente il cotto come materiale, dal momento che è caratterizzato da una tonalità terrosa.

Anche la pietra e il legno possono essere adatti a questo tipo di giardino. Per quanto riguarda i colori invece è meglio prediligere il bianco insieme ad altre tonalità più vivaci come il giallo o il blu.

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Piante Zen: quali piante utilizzare in un giardino Zen giapponese per meditazione

Cos’è un giardino Zen e perchè aiuta la meditazione?

In questo articolo illustreremo quali sono le migliori e più diffuse piante della tradizione del giardino Zen. Forniremo inoltre una guida alla scelta delle piante e alla loro posizione all’interno dello spazio.

Questa forma d’arte si è sviluppata in Giappone a partire dal Duecento. Grazie alla sua unicità, è al giorno d’oggi, uno degli stili paesaggistici più conosciuti e copiati al mondo. Molti architetti si sono cimentati nella realizzazione di questi giardini.

Nella cultura occidentale il giardino è uno spazio aperto alle necessità materiali dell’uomo. Viene sfruttato come elemento decorativo e a volte integrato con zone coltivate, per accontentare il desiderio e la necessità di un luogo dove alleviare il peso della vita quotidiana. Invece, il giardino della cultura orientale, in particolar modo il giardino giapponese Zen, è un luogo puramente meditativo e spirituale. Dove gli elementi semplici di cui è composto trovano equilibrio e alimentano le emozioni, la riflessione, la pace interiore e la serenità d’animo.

Questi giardini aiutano la meditazione grazie alla espressione concettuale di ogni elemento, appartenente alla composizione paesaggistica. Sabbia, pietre, specie vegetali e punti d’acqua sono i veri protagonisti, che devono rappresentare la semplicità, in quanto valore fondamentale del buddismo. Un giardino che è un’opera d’arte in continuo cambiamento, così come il susseguirsi delle stagioni. Esso incarna il movimento della natura e del tempo, per questo ha bisogno di essere curato e rinnovato continuamente.

Nel contatto e nella manutanzione di questi spazi ogniuno di noi trova un istante di lucida meditazione. La meditazione viene stimolata grazie alle forme del giardino, che vengono studiate nei minimi particolari per ricreare paesaggi e zone naturali esistenti in altri luoghi, riducendo la loro grandezza ad un livello tale da poter integrati dentro il giardino. Questi concetti paesaggistici vengono miniaturizzati creando una forma unica e tipica della cultura giapponese il cui esempio principale è l’arte del bonsai.

L’importanza delle piante in un giardino Zen

Le piante all’interno del giardino Zen sono state inizialmente considerate come semplici oggetti ornamentali, nel corso del tempo le stesse piante hanno assunto funzioni più attive e considerate parte fondamentale del giardino.

La scelta delle piante in un giardino zen è molto importante, in quanto grazie a delle piante di un certo tipo la meditazione all’interno del giardino può essere favorita, e inoltre piante di questo tipo possono favorire il rilassamento dei muscoli e delle sensazioni mentali e fisiche. Quando venne concepito il concetto di giardino Zen le piante non erano presenti in quanto si pensava di ottenere gli stessi effeti con elementi inerti, principalmente sabbia e rocce. In un secondo momento e gradualmente sono stati inseriti fiori, arbusti ed alberi.

Le piante hanno la capacità di rappresentare e ricreare ambienti naturali in miniatura all’interno del giardino, inspirati a paesaggi esistenti. Quindi è molto importante scegliere le piante giuste quando si sta progettando un giardino zen, in quanto possono cambiare completamente la funzionalità del giardino meditativo, e della meditazione all’interno del giardino stesso. Scegliendo alcune piante piuttosto che altre si può ottenere un effetto di giardino zen che soddisfa le proprie esigenze e necessità.

Come scegliere le piante Zen per il propio giardino di meditazione

Le piante hanno un ruolo importante. A seconda delle loro fasi di crescita. Dalla nascita fino alla morte delle stesse, ricreando un ciclo all’interno del giardino che rappresenti lo scorrere della vita e la rinascita dell’anima. Ad esempio le fioriture prolungate o specie sempreverdi, che posseggono soltanto le foglie, possono essere utilizzate di forma differente in base alla zona naturale che si vuole ricreare. La collocazione di questi componenti influenza non solo l’aspetto estetico anche quello metaforico, in base alla disposizione all’interno del giardino.

L’assortimento delle specie vegetali è definito, vengono utilizzate all’interno di un giardino tradizionale Zen essenze vegetali tipicamente asiatiche, principalmente diffuse in Giappone. Ovviamente non tutte queste piante possono crescere degnamente in tutte le zone climatiche, di conseguenza verranno utilizzate piante similari che resistono ai climi più diversi. Le linee guida per la realizzazione impongono di rendere sempre un insieme minimalista e poco caotico, prediligendo soprattutto l’armonia tra le varie componenti del giardino.

 

La scelta delle piante

Il posizionamento degli alberi in un giardino Zen segue un disegno triangolare o piramidale. Si utilizzano principalmente piante di origine Giapponese. Che siano di habitat e quote simili tra loro. Si possono collocare anche esemplari provenienti da altre zone, basta che rispettino queste indicazioni. Verranno posti uno affianco all’altro rispettando la loro posizione in natura. Simbolicamente le piante sono posizionate in base al loro carattere maschile e femminile, in solitario o accanto alla casa o vicino ai gruppi di rocce. Da tenere in conto anche la presenza di piante ovviamente particolarmente adatte ad ambiente umidi in prossimità di laghetti o zone d’ombra.

Questa è la scelta delle piante più utilizzate nella creazione di un giardino Zen raggruppando le essenze vegetali in base al loro scopo.

 

Piante all’ingresso del giardino

Seguendo le tradizioni giapponesi si possono utilizzare i rami degli alberi in modo tale da creare un arco d’ingresso del giardino. Questa disposizione è specifica, in modo tale da essere obbligati a passare sotto o in mezzo le piante d’ingresso. Un atto che influisce in forma positiva sul destino dei visitatori. Inoltre contiene un significato di umiltà e devozione. Le piante che fanno parte di questa categoria vengono definite a carattere di tipo maschile. Conseguenza vengono posizionate singolarmente e foggiate a colonna o piramide.

Pino bianco giapponese (Pinus perviflora)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

Il pino bianco giapponese è una conifera sempreverde. È diffusa in Giappone e la corteccia grigia è una delle caratteristiche tipiche di questa essenza. Il pino bianco è un ottimo tipo di pianta (albero) da utilizzare all’ingresso del giardino zen, in quanto favorisce l’interazione con la natura. Il pino bianco ha bisogno di calore e quindi di un esposizione diretta alla luce del sole. Inoltre preferisce un suolo drenante e ricco di sostanze nutritive. Può anche essere posizionato come pianta singola.

Tasso giapponese (Taxus cuspidata)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

Il tasso giapponese è una specie sempreverde. La corteccia è rossa, durante la fase adolescenziale liscia e con gli anni tende a fessurarsi, rialzarsi ed a staccarsi sotto forma di scaglie. Resistente sia al freddo sia alla siccità. Piuttosto tollerante anche nei confronti delle malattie. Questa pianta ama particolarmente ambienti freschi ed umidi, tipici dei sottoboschi; può vivere e svilupparsi correttamente anche in ambienti ombrosi, ma non subisce danni, neppure se esposta tutto il giorno al sole.

 

Piante a foglia caduca

Molto diffuso in oriente è il Ginkgo biloba unico esemplare del suo genere, è una pianta a rischio di estinzione e rappresenta una specie molto antica, dotata di foglie lobate molto ornamentali. Anche il comune salice piangente può essere utilizzato per via della sua chioma ornamentale e per l’effetto che crea durante il soffiare del vento leggero. L’Acer palmatum, grazie alla caduta delle foglie in autunno, richiama simbolicamente la caducità dell’uomo. Il momento della caduta delle foglie di questi alberi è molto importante, inoltre la loro collocazione dovrebbe essere quanto più vicina all’abitazione.

Ginko biloba

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

Il Ginko biloba è una pianta nata in Cina, che merita maggiore attenzione e cure, oltre che ad un approfondimento delle sue riconosciute propietà curative e per il suo enorme significato come simbolo di longevità e di rinascita, diffuso in tutta la cultura e la tradizione buddista.

Salice piangente (Salix babylonica)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

Il salice piangente è un albero piuttosto resistente, non è incline alle malattie e non necessita di particolari cure.

Acero rosso (Acer palmatum)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

L’acero rosso giapponese è un albero che può raggiungere diverse dimensioni.  Apprezzata dai paesaggisti per le sue caratteristiche rustiche. Molto resistente ai climi freddi, inoltre non ha bisogno di condizioni climatiche particolari. Ama crescere  in terreni ricchi di humus e drenanti.  Le foglie hanno il caratteristico colore rosso. In Giappone viene coltivato e apprezzato da secoli per il suo portamento e la bellezza del suo fogliame di colore rosso vivo, lo è anche in formato ridotto (bonsai). Viene posizionato esclusivamente accanto alle abitazioni delle case per richiamare in osserva il senso della caducità dell’uomo.

 

Piante a foglie persistenti

Un genere di piante molto vasto, che comprende vari esemplari, adatti a essere collocati ai margini del giardino come barriera naturale dall’esterno o singolarmente in posizione lontana del centro del giardino. Molte di queste piante vengono utilizzate all’interno dell’arte bonsai.

Ginepro (Juniperus communis)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

Il ginepro è un arbusto sempreverde, di altezza compresa tra 1 e 10 metri, con foglie aghiformi e bacche blu-viola, ricoperte da una pellicola opaca. Vengono utilizzati in Giappone nell’arte bonsai poiché permettono di ottenere forme molto originali e uniche.

Quercia giapponese (Lithocarpus edulis)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

Quest albero è originario del Giappone, si tratta di una specie di grande portamento. Quando si vogliono piantare all’interno di un giardino Zen va tenuto in considerazione il fatto che questa essenza vegetale ha bisogno di cure particolari e di un attenzione maggiore nel mantenimento. Temperatura, luce, l’umidità dell’ambienta e testura del terreno sono gli elementi da prendere in considerazione. Questo albero si sviluppa con molta facilità in quasi tutti i tipi di terreni. I quali vanno mantenuti umidi.

Aralia (Fatsia japonica)

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L’aralia è una pianta sempreverde. Originaria del Giappone e diffusa anche in Corea. E’ molto rustica, che riesce a sopravvivere anche nei climi freddi. Questa specie viene generalmente posizionata all’interno  delle abitazioni delle case. Come pianta per la depurazione dell’aria grazie alle sue capacità di assorbimento di elementi inquinanti aerei. Questa essenza vegetale è un arbusto pieno di ramificazioni. Il fusto ha la caratteristica di moltiplicare il numero delle ramificazioni dalla base della pianta. Altro elemento importante sono le meravigliose foglie di grandi dimensioni.

Olmo giapponese (Zelkova parviflora)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

La Zelkova parviflora è una pianta proveniente dal Giappone e dalla Cina, è considerata l’equivalente degli olmi e delle quercie europei e americani. Questa specie è, molto simile all’Olmo, con un unica differenza, le caratteristiche foglie seghettate. Il tronco ha una corteccia squamata sottile di colore grigio. Necessita di sole pieno ed è resistente ai climi più caldi. Questa essenza vegetale viene inoltre utilizzata e molto apprezzata nell’arte bonsai.

Cipresso Hinoki (Chamaecyparis obtusa)

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E ‘coltivato per il suo legno di altissima qualità in Giappone, dove viene utilizzato come materiale per la costruzione di palazzi, templi, santuari, teatri Noh tradizionali, bagni, racchette da ping-pong e Masu. Il legno ha aroma di limone, un leggero colore marrone rosato, con una grana ricca e diritta ed è molto resistente alla putrefazione. È anche un albero ornamentale popolare in parchi e giardini, sia in Giappone che in altri luoghi di clima temperato, compresi l’Europa occidentale e parti del Nord America. Un grande numero di cultivar è stato selezionato per la semina nei giardini, comprese le forme nane, le forme con foglie gialle e le forme con fogliame denso. Inoltre è spesso cresciuto come un bonsai.

Cedro del Himalaya (Cedrus deodora)

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Detto anche Cedro dell’India. Questa è una specie nativa dell’Ovest del Himalaya, Est dell’Afghanistan, Pakistan, India, Tibet e Nepal. E’ una conifera dal portamento conico. Le proprietà curative del Cedrus deodora sono ben conosciute in India nei medicamenti ayurvedici. L’inerno del tronco è profumato utilizzato per fare incensi, si può anche distillare per fare oli essenziali.

Abete (Abies procera)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

L’abete è un albero sempreverde, di grande portamento, dalla forma piramidale conica. La corteccia è liscia e grigia con caratteristiche vesciche resinose. La specie è originaria dell’America settentrionale. Viene riconosciuto in tutto il mondo come il classico albero di Natale. Quest albero viene coltivato anche per ricavarne il legno. Molto sfruttato nell’artigianato, nelle costruzioni in generale e per la produzione di carta.

 

Piante da fiore

Abbiamo accennato al fatto che è possibile utilizzare anche piante da fiore, queste dalle forme spesso aggraziate rappresentano la tipica essenza femminile, stanno a simboleggiare la rinascita, lo sviluppo e la vita che continua.

Azalea

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

L’azalea è un grande arbusto sempreverde o deciduo, èuna pianta da medio portamento. Dal fusto sottile, legnoso in parte. Dalla forma tondeggiante. le foglie di colore verde scuro, hanno forma ovale e al tatto ruvide. In primavera fioriscono. I fiori variano di colore dal rosa, al rosso o bianco. Esistono una grande quantità di ibridi, e raramente si possono incontrare specie di colore lilla o azzurro. Questa specie resiste con difficoltà ai climi freddi.

Albicocco giapponese (Prunus mume)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

Prunus mume, conosciuto come ume o albicocco giapponese, è una specie asiatica il cui fiore è stato il tema favorito dai tempi antichi nella pittura dell’est asiatico e del Vietnam. I colori dei suoi fiori va dal bianco , passando per il rosa fino al rosso intenso. Albero originario della Cina e dopo fu trasportato in Giappone e Corea. Questa specie viene coltivata tanto per i sui frutti che per i suoi fiori. La sua frutta è molto comune in Asia e viene utilizzata anche nella medicina tradizionale cinese.

 

Altre piante

Tra queste ci sono specie che data la loro natura possono crescere in piccoli gruppetti, collocati anche in zone diverse del giardino, a seconda dell’estensione dello stesso. Tra le altre piante è possibile impiegare anche il muschio, data la natura di questa tipologia di vegetali è importante che la scelta di usarlo sia fatta soltanto nel caso si abbia a disposizione un laghetto, piccolo ruscello o qualsiasi altra fonte di umidità costante. Si sviluppa prevalentemente all’ombra e in genere è presente su pietre o sassi. L’uso del muschio richiama la vastità e la purezza dei prati che solitamente dominano le colline.

Bambù (Bambusa)

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I bambú sono piante di grandi dimensioni provenienti dall’Est asiatico. Sono diffuse soprattutto nelle regioni tropicali e sub tropicali. I bambù sono piante famose per la loro forza. Inoltre esistono una enorme quantità di specie di grandezza variabile. Sono principalmente arbusti, sempreverdi. L’apparato radicale di questa pianta ha un incredibile sviluppo verticale verso il basso. Il fusto è cavo con nodi cilindrici dai quali si sviluppano le foglie. Vengono anche coltivati in tutta l’Asia per la loro robustezza, leggerezza e flessibilità. Questo materiale è utilizzato inoltre nei campi dell’artigianato e del tessile.

Canna comune (Arundo donax)

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La canna comune è una specie perenne. Il fusto è cavo, robusto e allungato, è in grado di crescere in terreni poveri. Diffusissima in quella fascia terrestre che va dal Mediterraneo passando per il Medio Oriente arrivando fino all’India. Attualmente questa essenza si può trovare piantata e al naturale in ogni parte del mondo. Forma grandi gruppi in prossimità dei terreni umidi, lungo gli argini dei fiumi e lungo le sponde di stagni e laghi, ma anche in prossimità dei confini di terreni coltivati e sulle dune di sabbia, anche vicino al mare. Si tratta di una pianta molto resistente, che ha bisogno di un’alta esposizione solare e di umidità per potersi sviluppare al meglio, però non disdegna le zone semiombreggiate.

Muschio (Bryophyta sensu stricto)

piante zen quali piante utilizzare in un giardino zen giopponese per meditazione

Sono tra le essenze vegetali più antiche conosciute dall’uomo.  Crescono in zone umide, praticamente dappertutto sui terreni, sulle rocce e sulla corteccia degli alberi. Si sviluppano principalmente in ambienti naturali come la tundra e nelle zone montuose, all’interno delle foreste nel sottobosco. Dove rappresentano la specie vegetale dominante. Le piccolissime piante dei muschi, sono formate da piccoli fusti. Le minuscole foglie, sono prive di vene all’interno, vale a dire di un sistema di trasporto dei liquidi. In particolari specie esistono delle cellule specializzate che si occupano di tale compito. Queste piante sono mancati di vere e proprie radici. Ciò che mantengono il collegamento al terreno sono invece dei filamenti sotterrani.

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Manutenzione giardino verticale: come fare la ordinaria e straordinaria, benefici e costi

Il giardinaggio verticale è un’opzione ideale per chi soggiorna nelle aree urbane, dove i terreni agricoli sono limitati. Le piante possono essere addestrate per crescere verticalmente facendo uso di supporti o telai adatti.

Quando le piante crescono in modo naturale, allenare le piante per estendersi verso l’alto non è così difficile. Il principio di base dei giardini verticali è più o meno simile all’idroponica. Il sistema di radici delle piante è supportato da un materiale fibroso che viene integrato con i nutrienti delle piante. L’irrigazione delle piante avviene tramite il materiale di supporto. I giardini verticali differiscono significativamente dalle “facciate verdi”.

Una facciata verde utilizza un sistema a traliccio per contenere le viti delle piante che sono radicate nel terreno, mentre in un giardino verticale le piante sono radicate nei moduli murari, quindi le piante traggono acqua e le sostanze nutritive dal sistema, non da terra.

I giardini verticali consentono una varietà più ampia di piante rispetto alle facciate verdi e non devi aspettare anni per la coltivazione delle viti alte. Si possono persino coltivare erbe e piante alimentari, rendendole veri e propri “giardini verticali”.

Un giardino verticale o una parete verde consente di trasformare qualsiasi parete in uno spazio artistico, colorato e rigoglioso. E’ possibile abbellire gli spazi interni e le aree del patio, creare una dichiarazione di benvenuto per la tua casa e nascondere quelle brutte recinzioni. Non tutte le aree sono facili da decorare. Alcuni hanno schemi di traffico scomodi, alcuni hanno un’illuminazione strana e alcuni sono troppo piccoli per l’introduzione di molti elementi decorativi.

L’aggiunta di verde è un modo semplice ma efficace per prendersi cura di queste aree difficili. Qualunque sia la ragione, i sistemi di giardini verticali artificiali possono fornire ulteriore vita e interesse estetico. I giardini artificiali verticali sono facili da configurare, sono resistenti e sono immediatamente verdi. Puoi pulirli facilmente con un panno umido se diventano polverosi o sporchi e forniscono una consistenza di copertura che solitamente non puoi ottenere con le piante naturali.

I giardini artificiali verticali possono essere installati praticamente ovunque. Non richiedono l’illuminazione UV, quindi non devi preoccuparti di installarli in luoghi che ricevono troppa o poca luce solare. Ad alcune persone piace cambiare la dinamica dell’illuminazione in uno spazio installando luci di inondazione vicino a giardini verticali, questo crea effetti di luce interessanti e accattivanti. Per i giardini verticali viventi, in genere occorrono diverse settimane o addirittura mesi affinché le piante crescano e si riempiano. Nel frattempo, il tuo giardino verticale apparirà scarso e sottosviluppato.

Con i sistemi di giardini verticali artificiali, otterrai risultati immediati, maturi e permanenti. Sarai in grado di vedere immediatamente i frutti dei tuoi lavori di progettazione del giardino. Lo spazio che speri di potenziare probabilmente ha già una sua unicità.

La personalizzazione del giardino verticale offre opzioni illimitate per creare qualcosa di unico nel suo genere che ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi di progettazione. Puoi scegliere quanti pannelli hai bisogno e poi decidere quali fiori e piante meglio riempire quei pannelli. Che tu preferisca muschio, sempreverdi, felci, lavanda, foglie di alloro, ficus o persino piante tropicali, potrai trovare la combinazione perfetta per accentuare il tuo muro. Ecco dunque come eseguire la manutenzione ordinaria e straordinaria del giardino verticale e quali sono i suoi benefici, vantaggi e costi.

Perché fare manutenzione di un giardino verticale, e come farla

Le piante filtrano naturalmente l’aria intorno a noi, quindi la qualità dell’aria dell’ufficio o del paesaggio dei tuoi clienti aumenterà sicuramente. Questa è una buona notizia per i clienti interessati ad aggiungere un muro verde all’esterno del loro edificio o casa.

Il fogliame aggiunto non solo darà un nuovo aspetto alla struttura, ma aiuterà anche a proteggere l’esterno dell’edificio. Le piante possono aiutare a proteggere le pareti di un edificio dalla luce solare intensa, dalle forti piogge e dalle piogge acide, che nel tempo possono danneggiare la struttura dei materiali da costruzione. Le pareti verdi possono anche aiutare a ridurre i costi energetici quando vengono aggiunte a un edificio, perché sono in grado di regolare la temperatura interna dell’edificio mentre si lavora dall’esterno. Se un muro verde è installato al chiuso, può anche aiutare a regolare i livelli di umidità.

I muri verdi possono anche aiutare a ridurre l’inquinamento acustico. Le foglie hanno una naturale capacità di assorbire i suoni e questa capacità può aiutare a ridurre rumori e rumori in eccesso sul posto di lavoro o in aree affollate. Questo può aiutare a creare un ambiente più rilassante nell’ufficio o nello spazio domestico e può aiutare a ridurre il rumore per i clienti che vivono in aree affollate. Un buon paesaggio, può anche aumentare i valori delle proprietà. Questo può essere un grande punto di vendita per i clienti che possiedono la propria attività o per coloro che cercano semplicemente di aumentare il valore della propria casa.

I muri verdi sono molto in voga e si stanno affermando con la popolarità dei clienti nel settore della progettazione del paesaggio e sono sicuri da installare su quasi tutte le strutture, al di fuori o al chiuso. Sono una buona affermazione e un punto focale nei paesaggi e aiutano anche a creare un ambiente buono e accogliente. Ogni parete verde sarà diversa a seconda del cliente, quindi sii flessibile e hai poche opzioni di design e tipo di impianto.

Assicurati di ricordare che diversi disegni e piante saranno utilizzati anche in pareti verdi all’aperto e al chiuso. Le piante per l’esterno vengono scelte in base alla zona climatica in quanto è importante utilizzare le piante corrette nelle zone corrette. Le piante sono scelte che sopravviveranno in una zona più alta del clima della posizione.

Nel complesso, ci sono tre tipi di opzioni di progettazione di pareti verdi:

  • sistema di pannelli,
  • sistema di vassoi
  • pareti autoportanti.

Le pareti indipendenti sono più comunemente utilizzate al chiuso e possono essere facilmente sostituite, sia spostando il muro o cambiando le piante su di esso. I sistemi di vassoi sono anche popolari all’interno. Con questo tipo di muro verde, le piante sono pre-coltivate e inserite nel muro.

Ciò può offrire un buon grado di versatilità che consentirà di coprire più superfici, oppure può essere progettato come arte vivente. I sistemi di pannelli hanno le piante pre-cresciute nei pannelli. Questi possono essere utilizzati sia all’interno che all’esterno e tipicamente fanno bene nella maggior parte dei climi.

L’importanza della manutenzione per i giardini verticali

La manutenzione è uno degli aspetti più importanti per un giardino verticale, sia letteralmente che figurativamente. Quando si progettano pareti verdi, una considerazione chiave è come un team di manutenzione raggiungerà tutte le parti del giardino. I giardini vanno costituiti da pannelli modulari che possono essere collegati all’esterno di un edificio, pareti interne, divisori di spazi, recinzioni o praticamente qualsiasi struttura verticale.

Benefici e vantaggi della manutenzione dei giardini verticali

I giardini verticali non sono solo belli da vedere, fanno anche bene al pianeta. I giardini verticali aiutano a ridurre l’impronta di carbonio di un edificio filtrando le sostanze inquinanti e il biossido di carbonio dall’aria, il che giova anche a coloro che vivono nelle vicinanze, migliorando la qualità dell’aria. I giardini verticali a parete esterna aiutano anche a ridurre l’assorbimento di calore, che può comportare un notevole risparmio energetico nelle aree in cui le persone si affidano al condizionamento dell’aria durante le parti più calde dell’anno. I giardini verticali offrono vantaggi economici, ambientali e fisiologici.

La ricerca mostra che la salute e il benessere delle persone negli edifici delle istituzioni è notevolmente migliorata quando l’edificio ha ampi spazi verdi. Molte strutture mediche stanno incorporando pareti verdi come un modo efficiente ed economico per ottenere questi benefici. Le pareti viventi sono eccezionalmente versatili. Possono essere collegate praticamente a qualsiasi struttura verticale, vecchia o nuova.

Possono anche essere divisori indipendenti, fornendo bellezza, insonorizzazione e sicurezza. Gli usi tipici includono: esterni + interni, ambienti Retail + Office, progetti residenziali, edifici industriali, campi da tennis e campi da golf, stadi e arene, alberghi e ristoranti, scuole e ospedali, migliorie autostradali, strutture di parcheggio, sicurezza e screening della privacy. Molti giardini verticali sono gestiti da una persona diversa dal proprietario dell’edificio.

Diversi distributori di giardini verticali offrono pacchetti di manutenzione che coprono diverse quantità di tempo. Se viene firmato un contratto di manutenzione, è molto importante che la durata e la portata del lavoro siano ben definite. Molte aziende di giardini verticali invieranno dipendenti al sito per eseguire la manutenzione, ma a volte è anche necessario che uno staff di manutenzione del sito controlli personalmente i sistemi.

In momenti come questi, il contratto di manutenzione deve essere esplicitamente dettagliato.

La manutenzione dello stabilimento si riferisce alle procedure di manutenzione necessarie entro il primo anno o due dopo la conclusione della costruzione. Durante questo periodo, attività quali la potatura, il diserbo e le verifiche di irrigazione sono fondamentali per garantire che il risultato rimanga fedele all’intento progettuale.

La manutenzione ordinaria o ricorrente è una descrizione delle cose che devono essere fatte affinché il giardino mantenga un’immagine soddisfacente. Ciò può includere il diserbo, la potatura e la rimozione della spazzatura.

La manutenzione ciclica è programmata meno frequentemente di quanto sopra. L’unica funzione della manutenzione ciclica è garantire che l’infrastruttura verticale del giardino (compresa la facciata dell’edificio) sia sicura e che vengano rispettati tutti gli standard di sicurezza associati. Questo può anche includere la potatura.

Come fare manutenzione ordinaria di un giardino verticale

  1. Assicurati di non sovrapporre il tuo giardino verticale. In zone con poca luce le piante usano pochissima acqua. Osserva le tue piante e quando iniziano a leggermente appassire, solo allora sono pronte per l’irrigazione. In alcuni casi l’irrigazione può essere eseguita una volta a settimana o anche più a lungo. Con la maturazione delle piante potresti anche trovare il bisogno di annaffiarle più spesso. L’osservazione e la regolazione continue sono consigliate.
  2. L’aggiunta di cibo vegetale è un ottimo modo per far apparire le piante al loro meglio. Ma aggiungere troppo cibo farà sì che le piante producano zuccheri extra e attirino gli insetti. Come regola generale, utilizzare quantità molto ridotte di fertilizzante.
  3. Quando hai aggiunto nuove piante, di solito vengono fornite con pellet di fertilizzante a rilascio temporaneo nel loro terreno. Quindi questo alimenterà le piante fino a 6 mesi circa. È meglio aspettare prima di inserire il fertilizzante, fino a quando le piante cominciano a sembrare un po’pallide. Devi aggiungere una pallina di fertilizzante secco nel serbatoio. Quindi osserva le piante nelle prossime settimane.
  4. Dovresti vedere un po’ di colore verde e vitalità venire lentamente dalle piante. I fertilizzanti organici sono i più facili da usare, alimentano la microbiologia nel terreno e prevengono i problemi di accumulo di sali che si ottengono con i fertilizzanti chimici. Si consiglia di utilizzare un fertilizzante a base vegetale di alghe / urea / farina. È molto facile da usare e aiuta a bilanciare i livelli di pH. Qualsiasi altro fertilizzante a base di alghe o organico funzionerà bene.
  5. Un altro consiglio fondamentale è quello di addestrare le piante nella crescita, altrimenti ci sono possibilità che si diffondano in modo ingestibile. Se è necessario, puoi tagliare le piante senza disturbare il sistema radicale. Mentre lo fai, assicurati anche che la crescita complessiva delle piante non sia influenzata.
  6. Per avere un facile accesso a tutte le piante, puoi utilizzare una scala. Questo ti aiuterà a mantenere le piante e la potatura (se necessario). Quando le piante raggiungono la piena crescita, puoi fissarle al supporto o alla struttura per evitare di cadere. Lo spago è una buona opzione per legare le piante. Le poche verdure che possono essere coltivate con successo sono i pomodori, i cetrioli e i peperoni. Ai fini della decorazione, puoi considerare la possibilità di piantare piante di edera.

Manutenzione straordinaria: cosa fare e quando

La scelta delle piante in un giardino verticale può notevolmente alleviare le procedure di manutenzione, tempo, fatica e costi.

Gli impianti di depurazione dell’aria sono per lo più a bassa manutenzione e possono essere istallati ​​sia all’interno che all’esterno. La manutenzione straordinaria e preventiva si verifica quando una parte del sistema non funziona o mostra segni di guasto immanente. I guasti sono spesso causati da un evento meteorologico estremo (come inondazioni) o da un problema a lungo termine che è passato inosservato (come le radici che bloccano i fori di drenaggio, per esempio).

La manutenzione straordinaria comprende lavori che modificano l’estetica desiderata del muro stesso. Ciò si verifica spesso dopo un cambio di proprietà o quando un progetto in errore viene rimosso o rimodellato.

L’elenco sopra riportato è del tutto normale nella progettazione del giardino verticale, ma uno degli aspetti più singolari del mantenimento di un giardino verticale rispetto a quello del grado è la differenza di altezza.

Gli equipaggi avranno spesso bisogno di strumenti aggiuntivi per raggiungere la maggior parte del giardino. A volte viene utilizzato un raccoglitore, ma nel caso in cui i giardini siano fuori dalla portata anche del più grande raccoglitore, può essere usato un sistema di sospensione. In alcuni casi vengono utilizzate sospensioni simili a quelle utilizzate per l’arrampicata su roccia. I sistemi di irrigazione utilizzati nel giardinaggio verticale sono una parte vitale per mantenere in vita il muro. Pertanto, i sistemi di irrigazione devono essere controllati regolarmente e le sostanze nutritive devono essere monitorate.

Se sono in corso altri lavori di ristrutturazione dell’edificio, è fondamentale che gli appaltatori vengano informati del giardino verticale per assicurarsi che il loro lavoro non lo danneggi inavvertitamente, ad esempio se sono programmate riparazioni relative all’acqua e l’acqua deve essere spenta per un un lungo periodo di tempo, programmando un tempo per riattivare temporaneamente l’acqua, contribuirà a garantire che il muro non si asciughi troppo.

Anche le piante stesse sono potate e monitorate per le malattie. Se le piante muoiono, le nuove piante devono essere piantate e quelle vecchie devono essere rimosse per non influire sull’estetica del muro o per causare un rischio di incendio. I rischi di incendio nei giardini verticali sono rari, a condizione che la caduta definitiva venga rimossa come parte della normale manutenzione. Se le viti sono coinvolte, devono essere tagliate una o due volte l’anno, per prevenire la crescita su finestre o altri luoghi indesiderati. Le persone disabili possono optare per il giardinaggio verticale, in quanto richiede una flessione minima. Nel complesso, la resa del giardinaggio verticale è superiore ai metodi di piantagione tradizionali.

Costi di manutenzione per un giardino verticale

I costi di un giardino verticale variano a seconda del progetto, ma in media il costo per la manutenzione di un giardino verticale completo, varia dalle 195 euro alle 265 euro. Una volta installato il giardino richiede una manutenzione continua per rimanere sano e vivace.

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Irrigazione a goccia: cos’è e come installarla nel proprio giardino

Il giardino è da sempre considerato il biglietto da visita della propria casa. È la prima cosa che vediamo e lo spazio in cui spesso passiamo le giornate e i momenti di riposo. Proprio per questo motivo si cerca continuamente di trovare delle soluzioni eccellenti per poterlo mantenere e curare nel migliore dei modi. Un giardino rigoglioso e ben tenuto infatti può essere sinonimo di bellezza per gli appassionati di giardinaggio. Un quesito che ci si pone spesso è come irrigarlo per poter ottenere un risultato gradito e proficuo. Una delle metodologie di irrigazione più usata è l’irrigazione a goccia.

Cos’è l’irrigazione a goccia?

L’irrigazione a goccia è un metodo molto utilizzato per annaffiare il giardino. Si focalizza principalmente nel far uscire poche gocce dall’irrigatore e poter apportare un’innaffiatura regolare e costante. Una piccola quantità d’acqua può giovare al giardino in modo incredibile. Essa si può concentrare su diverse parti della pianta o dell’arbusto: possono essere interessate infatti sia la parte superficiale sia parti più localizzate della pianta stessa. La dispersione dell’acqua viene fatta attraverso degli irrigatori. Essi sono pensati appositamente per adempiere al lavoro in modo automatico, infatti possono essere attivati a distanza o possono essere muniti di timer che ne predispone l’accensione motorizzata.

L’irrigazione a goccia è da una metodologia molto efficace che consente un’annaffiatura precisa e regolare che favorisce le piante a dismisura. Infatti esso ha dei notevoli vantaggi che ne vanno a facilitare l’utilizzo. Promuove infatti l’impatto e la salvaguardia dell’ambiente favorendo un risparmio energetico assoluto. È utile anche per il flusso di irrigazione e tutte le necessità che riguardano le ragioni tempistiche. Ogni pianta infatti ha particolarità diverse e infatti necessita di un’annaffiatura più frequente che può essere giornaliera o settimanale.

Questo riduce anche il dispendio di risorse in sè da parte delle persone che lasciano fare il lavoro ad un sistema automatizzato riducendo il lavoro. Bisogna sottolineare anche come questo impianto vada a favorire la crescita della pianta in sé: esso infatti non permette i ristagni d’acqua, data il moderato uso dell’acqua. Inoltre può donare agli arbusti tutte le riserve nutrizionali che servono per farle germogliare. Infine si può evidenziare come esso non permette al substrato di seccarsi lasciandolo adatto e di essere malleabile allo stesso tempo. È in grado di regolarizzare un’attività dispersiva e necessaria come l’irrigazione.

Come installare l’irrigazione a goccia?

Spesso ci si chiede come installare un impianto di irrigazione a goccia nel modo corretto. L’impianto di irrigazione è in genere una struttura semplice che viene strutturata in modo molto particolare. Ogni sua parte infatti deve essere studiata per poter essere armonizzata con tutto l’impianto per organizzarlo nel migliore dei modi. Può sembrare scontato ma il punto di partenza per poter creare ad un impianto di questo tipo è sicuramente una centralina.

Mediante questo dispositivo si può, con molta facilità, personalizzare la propria irrigazione, adattandola non solo alle proprie esigenze, ma soprattutto alle necessità di ogni singola pianta. La centralina con il controllo automatizzato infatti permette di impostare gli orari in cui avviare l’innaffiatura del giardino e la sua frequenza con cui l’irrigazione viene fatta in modo molto pratico. Il tutto una volta impostato sarà comunque modificabile. Il timer verrà impostato tenendo conto del fatto che ogni pianta è diversa dalle altre e che ognuna ha delle esigenze diverse per crescere e germogliare in modo corretto.

Bisogna poi pensare a come far arrivare l’acqua alle piante. Il metodo più veloce è l’utilizzo di una riserva di acqua costante come per esempio un pozzo. Esso permetterò di prelevare la riserva idrica in modo assolutamente costante. A sostegno del trasferimento idrico dalla riserva d’acqua maggiore fino all’emissione della stessa, possiamo trovare dei tubi che faranno da intermediario tra i due.

Questi tubi poi verranno disposti all’interno del giardino secondo le proprie esigenze in modo da coprire tutta l’area interessata. Anche la loro lunghezza è variabile: dipende infatti dalla grandezza del giardino. Ai tubi vengono collegati i rubinetti che scandaglieranno ed andranno ad irrigare le singole zone. Essi inoltre possono essere posti in superficie e quindi essere visibili o posti all’interno del terreno.

Questa seconda alternativa è tra le più utilizzate. Alla fine di questa semplice struttura idrica ci sono i gocciolatori: essi sono degli irrigatori che permettono l’innaffiatura dettagliata delle piante. Questi ultimi rappresentano la parte finale della struttura. Sono di diverse tipologie e sono adattabili secondo le esigenze delle piante. Essi verranno inseriti nel terreno, preferibilmente vicino alle piante interessate. Al momento della messa nel terreno di questi irrigatori essi vengono posti in direzione della pianta in modo che possano bagnarla al momento dell’innaffiatura.

Bisogna far attenzione a selezionare tutti i materiali e gli strumenti adatti al momento dell’installazione dell’impianto di irrigazione: essi devono essere adeguati all’uso. Inoltre l’impianto deve essere messo in sicurezza e a norma di legge.

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Coibentazione tetto: come annullare le dispersioni di calore in casa

La coibentazione degli immobili è un’operazione sempre più comune negli ultimi tempi, grazie alla molteplicità dei vantaggi ottenuti associata ad una convenienza economica che riguarda diversi aspetti.

Cosa vuol dire isolare e coibentare un tetto

Isolare e coibentare un immobile vuol dire ottenere una temperatura interna più vicina a quella ‘comfort’ in quanto si vanno a limitare notevolmente le dispersioni termiche; ciò rappresenta una termoregolazione degli ambienti di tipo ‘passivo’ in quanto, una volta realizzate, non richiedono dispendio di energia successivamente. Per questo motivo tali interventi possono essere considerati dei veri e propri investimenti nel tempo che, grazie al vantaggio offerto, garantiscono il ritorno economico nel giro di pochi anni. L’isolamento è utile sia in inverno per ridurre le dispersioni, ma anche in estate per evitare che il calore aumenti eccessivamente la temperatura interna all’abitazione, garantendo un risparmio anche sull’impiego di sistemi di raffrescamento.

Per poter limitare e ridurre le dispersioni termiche bisogna agire sulle superfici che compongono un immobile, ovvero pavimento, pareti e tetto.

Come fare la coibentazione ideale

La coibentazione ideale varia a seconda della tipologia di immobile e dal contesto in cui si trova; in caso di assenza di appartamenti al di sopra del proprio la dispersione termica attraverso il tetto è quella più rilevante, a causa del contatto diretto di questa struttura con l’ambiente esterno caratterizzato spesso da elevati sbalzi termici.

Per questo è di fondamentale importanza provvedere alla coibentazione del tetto avvalendosi di materiali di alta qualità e specifici per evitare la dispersione del calore che naturalmente tende a muoversi verso l’alto.

Materiali da utilizzare per la coibentazione del tetto

I materiali impiegati sono dotati di caratteristiche tecniche ideali per evitare che il calore li attraversi ed in questo modo fanno in modo che la temperatura interna non sia soggetta a perdite termiche rilevanti.

Sebbene l’isolamento del tetto sia di primaria importanza bisogna ricordare che la coibentazione di un immobile va considerata nella sua interezza, in quanto la disomogeneità della caratteristiche di coibentazione ed infissi può causare degli inconvenienti che rischiano di non rendere pienamente efficiente tale intervento migliorativo.

Una coibentazione a regola d’arte consente un importante risparmio in bolletta ricavato mediante un minor consumo energetico per la termoregolazione ed un vantaggio fiscale in quanto questo tipo di interventi ed il relativo costo di acquisto ed installazione è detraibile al 50%. Oltre al vantaggio finanziario personale vi è anche quello ambientale, in quanto tale intervento riduce anche le emissioni nell’ambiente.

Per eseguire l’isolamento sono utilizzabili numerosi materiali diversi a seconda delle caratteristiche tecniche e fisiche, della situazione e delle finalità specifiche che si vogliono ottenere.

La coibentazione del tetto è un elemento determinate in quanto spesso, specialmente negli immobili più datati, non è stata eseguita in maniera sufficiente da riparare questa componente a diretto contatto con l’ambiente esterno.

Si pone rimedio a questa mancanza utilizzando dei materiali dalle spiccate caratteristiche isolanti sia per tetti in legno che per quelli in cemento armato; l’isolamento viene garantito da elementi costituiti da pannelli di sughero, legno o lana di roccia, singolarmente o combinati tra loro, che garantiscono un maggiore contenimento del calore all’interno dei locali.

Tali materiali vengono venduti spesso in maniera modulare e preassemblata così da necessitare semplicemente della posa in opera in mezzo o nella facciata interna del tetto tramite collanti e la rasatura, senza precludere la possibilità di adottare rifiniture estetiche.

In base alle diverse situazioni ed alle esigenze del cliente si deciderà se intervenire con un isolamento interno, esterno o entrambi.

Vantaggi della coibentazione interna

La coibentazione interna ha il vantaggio di non necessitare di particolari permessi e lavori strutturali e contenere il calore sin dal primo strato perimetrale, tuttavia tende a ridurre gli spazi utili interni ed il volume abitativo. L’isolamento esterno riduce notevolmente l’influenza delle temperature ambientali, però necessita di interventi più invasivi, costosi e con necessità di permessi comunali ed eventualmente condominiali.

Coibentazione combinata esterna ed interna

La coibentazione combinata esterna ed interna ingloba i vantaggi termici e gli svantaggi pratici di entrambe le soluzioni, facendo lievitare i costi; può comunque risultare utile in alcuni casi, specialmente in località caratterizzate da drastici sbalzi termici o quando si ha la necessità di raggiungere una classe energetica A o superiore.

Le operazioni devono essere svolte da personale esperto e qualificato per ottenere un risultato ottimale; la coibentazione deve essere effettuata soltanto a seguito di un adeguato ed approfondito studio preliminare della situazione e delle soluzioni specifiche migliori da adottare. Un bravo tecnico è in grado di indicare al cliente le criticità del progetto e l’importanza di avere, all’interno del medesimo immobile, superfici isolanti ed infissi con caratteristiche omogenee di trasmittanza termica per evitare problemi come l’umidità interstiziale.

Al termine delle operazioni la ditta qualificata dovrà rilasciare la certificazione riguardante la realizzazione dell’isolamento ed il tecnico provvederà all’aggiornamento della classe energetica dell’abitazione.

I materiali coibentanti, spesso, oltre all’isolamento termico garantiscono anche quello acustico; tuttavia tale trattamento deve essere sempre effettuato in presenza di un tetto in buone condizioni, in caso contrario sarà meglio operare le dovute riparazioni. Infatti in caso di danni, perdite o strutture realizzate male l’intervento di coibentazione può risultare inutile e si danneggerà in breve tempo; prima di procedere è quindi bene verificare il buono stato degli strati del tetto come impermeabilizzazione, eventuali tegole, barriera al vapore, etc.

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