Piante da interno: tipologie, caratteristiche e come sceglierle

Alfio Sciacca

Si pensa che per avere un angolo verde in terrazza o in casa sia necessario possedere un giardino o un ampio balcone: in realtà si può creare un piccolo angolo bucolico anche tra le mura domestiche e realizzare un’atmosfera rilassata e piacevole. Sono esseri vegetali che, oltre all’innegabile impatto scenico che donano, racchiudono una serie di benefici che rendono gli stessi ambienti più salubri, con positive ripercussioni su chi li vive quotidianamente.

Certamente ci sono una serie di accorgimenti da prendere se si vuole coltivare, mantenere rigogliosa e in salute una pianta da interno.

Che cosa sono e a cosa servono le piante da interno?

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Le piante da interno sono, nella maggior parte dei casi, di origine tropicale e il motivo è subito chiaro: sono infatti abituate a sopravvivere e crescere in ambienti caldi e con un certo livello di umidità, anche in pieno inverno.

Sono relativamente facili da coltivare, se si seguono poche regole di base che ovviamente variano a seconda del tipo di pianta. Prima di tutto richiedono innaffiature scarse durante la stagione invernale e regolari in primavera ed estate: il discorso cambia per le piante succulente, che non devono essere innaffiate durante il periodo di riposo vegetativo.

Le piante da appartamento solitamente richiedono un rinvaso, in vasi più grandi e con terriccio fresco, all’incirca 1 volta all’anno, da effettuare in primavera.

Sono poi specie vegetali che devono essere non solo innaffiate ma anche nutrite, con concimi ricchi soprattutto di fosforo, azoto e potassio, in modo da farle crescere sane e rigogliose. Si può optare sia per il concime a rilascio graduale da utilizzare 3 vole all’anno circa oppure per un prodotto liquido anche 1 volta al mese (mescolato con l’acqua delle irrigazioni).

Si ricordi poi che le piante da interno devono essere posizionate alla luce ma mai ai raggi diretti del sole, da filtrare preventivamente con una semplice tenda. Allo stesso modo è importante trattare la pianta quale essere vivente, quale effettivamente è: ciò significa che non è salutare spostarla continuamente, essendo preferibile trovarle una postazione fissa, in modo da permetterle di abituarsi e interagire con l’ambiente circostante, con positive ripercussione sul suo stato di salute.

arredare una stanza con una o più piante da interno non significa solo creare uno spazio verde in casa, bello da vedere e da godersi anche nelle più fredde giornate invernali. Le piante hanno infatti una serie di benefici, primo fra tutti quello di purificare l’aria: gli studi effettuati dalla NASA affermano che molte piante da interno contribuiscono a eliminare dall’aria sostanze come monossido di carbonio, xilene, formaldeide e benzene.

Tra le piante maggiormente apprezzate in tal senso ci sono il Potos, l’Aloe Vera, la Spatifillo, la Clorofito (nota anche come Pianta Ragno con lunghe foglie pendenti) e la Felce di Boston.
Le piante da interno, oltre a purificare l’aria, producono ossigeno e assorbono circa il 95% di anidride carbonica, grazie al fenomeno della fotosintesi: se si pensa che l’uomo, respirando, rilascia anidride carbonica, si capisce bene quanto sia importante avere una pianta in casa.
Producono umidità, impedendo all’aria di diventare troppo secca, favorendo l’insorgenza di allergie e malanni influenzali, combattendo batteri e virus.
Avere piante da interno in casa aiuta anche a migliorare l’umore, a combattere lo stress e a dormire meglio, regalando una maggiore energia e concentrazione anche sul lavoro.

Piante da interno: ecco le migliori tipologie

Spesso si parla generalmente di piante da interno, senza sapere che esistono diverse tipologie, ognuna delle quali richiede cure leggermente differenti.

Le piante sempreverdi

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Si tratta di piante che generalmente hanno un fogliame resistente e hanno un impatto altamente scenografico, anche se raramente non fioriscono.
Tra queste ci sono: il Potos, di origine tropicale, con foglie cuoriformi e perfetta anche per ambienti “difficili” come il bagno e la cucina; la Dracena o Tronchetto della Felicità, amante del caldo e molto facile da curare (a patto che la si ripari dalle correnti fredde e dai ristagni nel sottovaso); la Cordilinea, con le foglie nelle tonalità del verde-porpora e grandi fiori; l’Alocasia Black Velvet dalle foglie vellutate, perfetta per gli ambienti piccoli; il ficus benjamin, bella e resistente anche con pochissime cure.

Piante interne da fiore

Fioriscono e donano per questo colore e vivacità agli ambienti di casa: ce ne sono alcune che fioriscono più volte e altre che invece hanno infiorescenze che sbocciano una sola volta per poi morire.
Rientrano in questa categoria: le orchidee, tanto splendide quanto delicate, temendo molto le correnti fredde, la luce diretta e i ristagni idrici; l’Amarillide, pianta bulbosa dai grandi fiori rossi che sbocciano in primavera e in estate; la Medinilla Magnifica, i cui fiori sembrano grappoli di uva; la Bromelia, le cui infiorescenze ad ananas fanno la loro comparsa solo una volta; la Violetta Africana, vera bellezza con i fiorellini lilla e le foglie vellutate.

Piante Succulente

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Sono le comuni piante grasse che, nonostante siano abituate alle condizioni climatiche più estreme, hanno comunque bisogno di attente cure.
Tra le piante succulente da interno vi sono: la Sanseveria, pianta di origine africana con le foglie, disposte a rosetta, presenti tutto l’anno (gradisce a volte un passaggio all’aria aperta); l’Echeveria, originaria del Messico, resistente anche settimane senza acqua e con fiori gialli che sbocciano in estate; Cactus di Natale (o Schlumbergera), una pianta grassa con infiorescenze colorate che sbocciano proprio nel periodo dell’Avvento.

Piante Alte

Se gli spazi domestici sono abbastanza ampi, è possibile anche coltivare piante da interno che crescono molto in altezza. Tra queste ci sono: il Bambù, assai ornamentale e utile anche per creare pareti divisorie a carattere vegetale; la Kenzia, una palma tipica delle terre dell’Oceano Pacifico che può superare i 60 cm di altezza ed è molto resistente e robusta; la Yucca, una pianta che richiede camere ampie e dai soffitti alti perché col il tempo può raggiungere anche i 2 m di altezza.

Come scegliere le piante da interno: guida alla scelta

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Se si vuole arredare la propria casa con le piante da interno, non bisogna limitarsi a scegliere quella che risponde maggiormente al proprio gusto estetico. È importante considerare una serie di fattori, che possono aiutare a indirizzare la scelta sulla pianta da interno più adatta, in modo da coltivarla e prendersene cura senza che soffra troppo.
Prima di tutto è importante valutare il proprio stile di vita e la passione per le piante: se si esce spesso è infatti difficile prendersi cura delle piante, così come la mancanza di pollice verde indirizza la scelta verso tipologie di piante molto resistenti.
Se in casa ci sono animali domestici o bambini, è importante valutare se la pianta da interno ha parti velenose che, accidentalmente, possono essere ingerite o comunque venire a contatto con questi soggetti più fragili.
È fondamentale considerare lo spazio che si ha a disposizione e la temperatura di media presente in casa, in quanto generalmente le piante da interno soffrono molto gli sbalzi termici.
Anche la luce è un elemento da valutare prima di scegliere una pianta da appartamento perché richiedono tendenzialmente molta luce ma filtrata: troppa luce brucia il fogliame, poca luce invece causa una crescita lenta e un pallore delle foglie.

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