Garden designer: chi è e cosa fa

Il designer di giardini è una figura professionale specializzata nella progettazione e realizzazione di spazi verdi su misura, con l’obiettivo di valorizzare ambienti esterni e creare scenari naturali armoniosi e funzionali. La sua attività non si limita alla semplice scelta di piante e fiori, ma comprende un’accurata pianificazione che tiene conto di fattori come l’esposizione solare, il tipo di terreno, il clima e la gestione delle risorse idriche.

Questo esperto deve possedere una solida formazione in botanica, design e architettura del paesaggio, oltre a competenze tecniche riguardanti materiali, arredi da esterno e sistemi di irrigazione. La sostenibilità è un aspetto sempre più centrale nel suo lavoro: il garden designer può adottare soluzioni eco-compatibili, come l’uso di specie autoctone per ridurre il consumo d’acqua e la scelta di materiali riciclabili o a basso impatto ambientale.

Oltre agli aspetti tecnici, il garden designer deve avere una spiccata sensibilità estetica e la capacità di interpretare i desideri del cliente, trasformandoli in un progetto coerente con lo stile architettonico dell’abitazione o del contesto urbano in cui opera. Attraverso schizzi, rendering e modelli tridimensionali, riesce a fornire un’anteprima dettagliata della sua visione, permettendo al cliente di immaginare il risultato finale prima della realizzazione effettiva.

Questa professione offre numerose opportunità di specializzazione, ad esempio nella progettazione di giardini verticali, orti urbani, spazi wellness all’aperto o soluzioni di verde tecnologico come i tetti giardino. Il garden designer può lavorare in proprio, collaborare con studi di architettura o aziende di giardinaggio, oppure offrire consulenze personalizzate per privati e imprese.

La storia del garden designer

La progettazione dei giardini ha radici antiche e ha subito un’evoluzione significativa nel corso dei secoli, riflettendo i cambiamenti culturali, estetici e funzionali delle diverse epoche. Già nell’antichità, le civiltà egizia, romana e persiana dedicavano grande attenzione agli spazi verdi, considerandoli luoghi di ristoro e contemplazione. Gli Egizi coltivavano giardini nei pressi dei templi e delle residenze nobiliari, spesso caratterizzati da canali d’acqua e alberi da frutto disposti geometricamente. I Romani, invece, svilupparono la villa con giardini terrazzati, arricchiti da statue, fontane e pergolati, mentre i Persiani crearono i celebri ”paradisi”, giardini chiusi suddivisi in quattro parti da corsi d’acqua, simbolo di armonia e perfezione.

Nel Medioevo, i giardini europei assunsero una funzione prevalentemente utilitaria. Nei monasteri, gli spazi verdi erano destinati alla coltivazione di erbe medicinali, ortaggi e frutta, ma spesso includevano anche piccoli giardini chiusi, noti come ”hortus conclusus”, in cui monaci e religiosi potevano meditare. Le residenze aristocratiche presentavano cortili interni con piante e pozzi, ma la concezione decorativa del giardino era ancora poco sviluppata.

Il Rinascimento segna una svolta fondamentale con la nascita dei giardini all’italiana, che riflettono i principi dell’ordine e della prospettiva propri dell’arte e dell’architettura del tempo. Questi giardini, caratterizzati da geometrie rigorose, siepi potate, statue e giochi d’acqua, diventano un’estensione della dimora e un simbolo di prestigio per le famiglie nobiliari. Ville come Villa d’Este a Tivoli o i Giardini di Boboli a Firenze rappresentano esempi iconici di questa tradizione.

Nel Seicento e nel Settecento, l’influenza della corte di Luigi XIV porta alla diffusione del giardino alla francese, esemplificato nei celebri giardini di Versailles progettati da André Le Nôtre. Questo stile enfatizza la simmetria, la prospettiva e il controllo assoluto della natura, con ampi viali, parterre disegnati con aiuole fiorite e scenografici giochi d’acqua. I giardini diventano uno strumento di potere, dimostrando la capacità dell’uomo di dominare l’ambiente naturale.

Con l’epoca romantica dell’Ottocento, il giardino all’inglese rivoluziona la progettazione del verde, rompendo con gli schemi geometrici e abbracciando un’estetica più naturale. Ispirato ai paesaggi pittoreschi, questo tipo di giardino presenta colline artificiali, laghetti, sentieri sinuosi e gruppi di alberi disposti in modo irregolare per creare un effetto spontaneo e armonioso. Questo approccio influenza profondamente il concetto moderno di garden design, spostando l’attenzione dal controllo della natura alla sua valorizzazione.

Nel Novecento, l’evoluzione dell’urbanistica e dell’architettura moderna porta alla nascita di nuovi stili e soluzioni innovative nella progettazione dei giardini. Figure come Gertrude Jekyll, con il suo approccio pittorico all’uso del colore, e Roberto Burle Marx, con le sue composizioni astratte ispirate alla vegetazione tropicale, segnano profondamente il settore. Inoltre, l’industrializzazione e la crescita delle città stimolano lo sviluppo di spazi verdi urbani e giardini pubblici, con un’attenzione crescente verso il benessere della collettività.

Negli ultimi decenni, il garden design ha subito ulteriori trasformazioni in risposta alle sfide ambientali e ai cambiamenti climatici. La sostenibilità è diventata un elemento centrale nella progettazione del verde, con una crescente attenzione all’uso di specie autoctone, alla gestione delle risorse idriche e all’integrazione di soluzioni ecocompatibili come tetti verdi e giardini verticali. L’architetto dei giardini contemporaneo deve quindi saper bilanciare estetica e funzionalità con soluzioni che rispettino l’ambiente, promuovendo la biodiversità e riducendo l’impatto ecologico degli spazi verdi.

Oggi, il garden design continua a evolversi, integrando tecnologie innovative come l’illuminazione intelligente, i sistemi di irrigazione automatizzati e l’uso di materiali sostenibili. La crescente consapevolezza ecologica e il desiderio di vivere in ambienti più verdi stanno rendendo questa disciplina sempre più rilevante, sia nelle abitazioni private che negli spazi pubblici, con un ruolo fondamentale nella qualità della vita urbana.

Come diventare progettista del verde

Diventare un progettista del verde, o garden designer, è un percorso che fonde passione per la natura e creatività con competenze tecniche e pratiche per avere dei giardini curati. Il lavoro di un garden designer va ben oltre la semplice scelta delle piante: implica la progettazione di spazi che uniscano estetica, funzionalità e sostenibilità. Per intraprendere questa carriera è necessario sviluppare una combinazione di competenze in botanica, architettura del paesaggio, gestione del territorio, oltre a saper utilizzare i software di progettazione per tradurre le idee in progetti concreti.

Formazione accademica e corsi specifici

La base di partenza per diventare un progettista del verde è la formazione accademica, che di solito si svolge attraverso una laurea in architettura del paesaggio, scienze agrarie, scienze forestali o design del paesaggio. Questi percorsi forniscono le basi teoriche e scientifiche necessarie per comprendere l’ecosistema, le specie vegetali, la gestione degli spazi e le pratiche ecologiche, tutte fondamentali per la creazione di giardini armoniosi e sostenibili.

Tuttavia, chi proviene da un’altra area di studi, come ad esempio architettura o design industriale, può intraprendere la carriera di garden designer frequentando corsi di specializzazione. Esistono diverse opzioni, come corsi brevi e masterclass, che permettono di acquisire rapidamente competenze specifiche nella progettazione di giardini, terrazzi, giardini verticali e spazi verdi urbani. Questi corsi possono concentrarsi sia sugli aspetti pratici, come la gestione dei progetti e l’uso di software di progettazione, sia sugli aspetti teorici, come la botanica, la storia del giardino e la sostenibilità.

Esperienza sul campo

Accanto alla formazione teorica, un garden designer deve necessariamente acquisire esperienza pratica. La progettazione del verde non si impara solo sui libri, ma lavorando direttamente con le piante, i materiali e gli spazi. L’esperienza pratica può avvenire in vari modi: attraverso stage e tirocini in studi di progettazione paesaggistica, collaborando con vivai e paesaggisti per imparare le caratteristiche delle piante e i principi di manutenzione dei giardini, oppure partecipando a progetti di volontariato per la riqualificazione di spazi pubblici.

L’esperienza sul campo è essenziale anche per sviluppare uno stile personale e per imparare a gestire in modo efficiente il processo di progettazione, dalla concezione alla realizzazione. Creare un proprio portfolio di progetti, anche su scala ridotta o in contesti privati, è un passo fondamentale per accrescere la propria visibilità e consolidare la propria esperienza.

L’importanza degli strumenti tecnologici

Per diventare un buon progettista del verde, è fondamentale saper utilizzare gli strumenti tecnologici più adatti per progettare e visualizzare i propri spazi. I software di progettazione, come AutoCAD per i disegni tecnici, SketchUp per la modellazione 3D e Photoshop per il rendering e la presentazione dei progetti, sono diventati indispensabili per chi desidera operare a livello professionale. L’uso di Revit o Rhino permette di modellare e analizzare i progetti in modo avanzato, mentre i sistemi GIS (Geographic Information Systems) sono utili per l’analisi e la progettazione di spazi verdi a livello territoriale, tenendo conto della topografia, del clima e delle condizioni ecologiche. La continua evoluzione tecnologica richiede un aggiornamento costante su nuovi materiali e tecniche di progettazione, come i tetti verdi o i sistemi di irrigazione automatizzati.

Specializzazioni e nuove tendenze

Il campo del garden design offre diverse opportunità di specializzazione, che vanno dalla progettazione di giardini verticali per migliorare la qualità dell’aria nelle città, alla realizzazione di giardini terapeutici, destinati a spazi come ospedali o scuole. Le tecniche di giardinaggio ecosostenibile stanno diventando sempre più popolari, con l’uso di piante autoctone e la progettazione di giardini a basso consumo idrico, che rispettano l’ambiente e riducono l’impatto ecologico.

Inoltre, con la crescente attenzione per l’ambiente e il benessere delle persone, il garden design ha visto emergere anche nuove aree di intervento, come la progettazione di spazi verdi nelle città ad alta densità, l’uso di piante per migliorare la biodiversità urbana e la rigenerazione di aree degradate. Le tecnologie avanzate, come l’illuminazione domotica e l’irrigazione intelligente, sono ormai parte integrante della progettazione contemporanea.

Competenze trasversali e carriera

Oltre alle competenze tecniche, un garden designer deve sviluppare competenze trasversali essenziali, come la capacità di comunicare efficacemente con clienti, architetti e fornitori, di gestire il budget e i tempi del progetto, e di risolvere problemi in modo creativo e innovativo. La sensibilità ecologica è un’altra caratteristica importante, poiché permette di progettare giardini che siano sostenibili e che favoriscano la biodiversità.

Molti garden designer scelgono di lavorare come liberi professionisti, aprendo il proprio studio e collaborando con clienti privati o pubblici. Tuttavia, esistono anche opportunità di lavoro in studi di architettura, paesaggisti e aziende di giardinaggio. Partecipare a fiere ed eventi di settore, come il Chelsea Flower Show, è un ottimo modo per restare aggiornati sulle ultime tendenze e fare networking.

La professione di garden designer è in continua evoluzione e offre opportunità di crescita, sia dal punto di vista professionale che creativo. Con l’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale e la qualità della vita nelle città, i progettisti del verde sono sempre più richiesti per progettare spazi verdi innovativi, che rispondano alle esigenze contemporanee di bellezza, funzionalità e rispetto per l’ambiente.

Il garden designer è una figura professionale affascinante e in continua evoluzione, che unisce creatività, competenze tecniche e sensibilità ecologica. Se ami la natura, la progettazione e desideri trasformare spazi anonimi come per esempio delle villette a schiera in angoli di paradiso verde, questa potrebbe essere la carriera giusta per te. Con la giusta formazione, esperienza e passione, potrai affermarti in un settore che offre molte opportunità e grandi soddisfazioni.

Alfio Sciacca
Latest posts by Alfio Sciacca (see all)

Lascia un commento